Dopo una lunga attesa, accompagnata da un certo scetticismo da parte degli appassionati della saga, gli Yautja, i cacciatori alieni resi celebri da Predator, sono tornati in azione con Prey. Il nuovo capitolo del franchise ha abbandonato il grande schermo per migrare verso lo streaming di Disney+, che ha reso disponibile il film per i suoi sottoscrittori dal 5 agosto. Un cambio non solo di medium ma anche di collocazione temporale, quello di Prey, che in queste ore, grazie a una dichiarazione del regista Dan Trachtenberg, scopriamo esser stato ispirato da un altro popolare film action: Prey è stato influenzato da Mad Max: Fury Road.
Il nuovo film della saga di Predator, Prey, è stato ispirato da Mad Max: Fury Road
Come abbiamo evidenziato nella nostra recensione del nuovo capitolo della saga di Predator, contrariamente ai precedenti film la protagonista è una donna, la giovane indiana Naru (Amber Midthunder). La cacciatrice Comanche è una novità all’interno della saga, che, contrariamente a quanto avvenuto ad esempio per Alien, ha sempre avuto main characters maschili. Comprensibile, quindi, immaginare che sia stata la figura di Furiosa ad ispirare il personaggio di Naru, che pur andando contro le consuetudini della sua gente riesce a contrastare un inferocito Yautja.
In Mad Max: Fury Road, Charlize Theron aveva interpretato una donna dal passato tragico capace di ribellarsi al dominio di uno spietato signore della guerra, ordendo un piano per liberare altre giovani donne tenute prigioniere. Un personaggio ottimamente caratterizzato e affascinante, tanto da essersi meritata un prequel, in lavorazione in questo periodo, dove la giovane Furiosa sarà interpretata da Anya Taylor-Joy.
Parlando con GamesRadar, Tracthenberg ha svelato come la centralità dell’azione in Prey derivi dall’ispirazione di Mad Max Fury Road, che grazie all’ottimo lavoro di George Miller si è presentato come un perfetto esempio di storia dal forte contenuto adrenalinico ma capace al contempo di rivelarsi emotivamente coinvolgente:
“Diverse cose mi hanno spinto in questa direzione. Sono stato fortemente ispirato da Mad Max: Fury Road, che ha fatto scuola dicendo ‘Si può fare un film che sia fondamentalmente action e che sia comunque un gran film’. Mi sono sentito attratto da questa sfida. Ero in grado di realizzare un film che fosse tutto azione, ma che avesse anche qualcosa di emotivamente coinvolgente? Così ho pensato ‘Bhe, se potessi prendere la dinamica di un film di caccia e inserirlo in questa pellicola, potrebbe davvero avere un cuore’. E anziché vedere l’ennesima storia di qualcuno che deve sopravvivere contro gli elementi, se lo mettessi contro il più formidabile degli avversari?’ Ecco come tutte queste componenti sono divenute il cuore del film”