L'Isola di Fuoco - La Maledizione di Vul-Kar: recensione, ritorno sulla mitica isola

Abbiamo provato la nuova edizione de L'isola di Fuoco edita in italia da Asmodee. Meglio la nuova versione o quella vecchia e storica? Ecco cosa ne pensiamo!

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a cura di Mabelle Sasso

Ritorna l’Isola di Fuoco in tutta la sua monumentale plancia "occupa tavolo". Alcuni giochi di società che hanno animato i pomeriggi dell'infanzia dei nati negli anni ‘80 hanno un posto d’onore nei ricordi di chi ci ha giocato o di chi non è mai riuscito a giocare nemmeno una partita ma era comunque stregato da quelle pubblicità -spesso martellanti- che descrivevano giochi mai visti prima. Tra questi, sicuramente spicca L’Isola di Fuoco, la cui nuova edizione è pubblicata da Asmodee Italia.

L’Isola di Fuoco. Un po’ di storia

Prima di proseguire nella nostra analisi della nuova versione de l’Isola di Fuoco edita da Asmodee Italia occorre partire dal principio. Quando pensiamo a questo gioco da tavolo la prima cosa a cui corre la memoria è lo spot televisivo, in cui un gruppo di coraggiosi bambini si ritrovava catapultato per davvero all’interno del gioco, in una sorta di Jumanji ante litteram. Questo genere di comunicazione così efficace rendeva questo gioco uno dei più amati e desiderati dell’epoca.

L’Isola di Fuoco è un gioco del 1986, arrivato in Italia nel 1988 ed edito da MB, in cui un gruppo di esploratori si ritrovava su una remota isola vulcanica.Lo scopo del gioco era quello di appropriarsi del grande rubino custodito dal minaccioso idolo “sputa-palle” di fuoco, che dall’alto della sua montagna dominava l’isola. Una volta entrati in possesso del tesoro bisognava scappare dall’isola, cercando di sopravvivere ai suoi pericoli e guardandosi dagli altri giocatori che avrebbero cercato di rubare il rubino.Si trattava di gioco semplice ed immediato, dove il concetto di esplorazione della plancia di gioco era reso più avvincente dall’elemento competitivo e dalla peculiare meccanica delle palle di fuoco, che aggiungeva tensione e divertimento per ogni pallina fatta rotolare sull’isola.

Riemergere dalle proprie ceneri

Come detto in apertura, L’isola di Fuoco (quella vintage) occupa un posto nel cuore di molti appassionati, ma fino a due anni fa chi voleva giocare con questo gioco da tavolo poteva farlo solo nel caso in cui fosse in possesso di una copia d’epoca, poiché il titolo era andato fuori produzione, spesso recuperata nel circuito dei giochi di antiquariato a caro prezzo.Nel 2017 Restoration Games ha lanciato una campagna crowdfunding su Kickstarter per produrre una nuova edizione di questo mitico gioco. Il progetto portato avanti da Restoration Games, però, non voleva essere una mera ristampa dell’originale, bensì avrebbe aggiunto un tocco moderno al grande classico. In questo modo la nuova edizione, che partiva da contesto tipico di una “operazione nostalgia” tanto inseguita negli ultimi anni e avrebbe goduto di una personalità propria.

L’edizione italiana

All’inizio dell’anno Asmodee Italia aveva annunciato che avrebbe localizzato L'Isola di Fuoco - La Maledizione di Vul-Kar per il mercato italiano. Finalmente anche chi non era riuscito a partecipare alla campagna Kickstarter o chi era rimasto intimorito dalla barriera linguistica, avrebbe potuto tornare in possesso di questo gioco. La questione barriera linguistica, infatti, non è del tutto da sottovalutare, trattandosi di un gioco adatto anche ai bambini (dai 7 anni in su) che può essere giocato dai più giovani in maniera totalmente indipendente senza il supporto di un adulto.

L’edizione prodotta con il crowdfunding ha però raccolto qualche lamentela riguardo ai materiali utilizzati. Infatti leggendo le varie recensioni tra i commenti negativi registrati criticavano la plastica della plancia di gioco e il cartone della scatola, entrambi ritenuti molto leggeri e quindi facili da danneggiare.Dopo aver provato il gioco, abbiamo trovato la plastica utilizzata per il tabellone è di qualità accettabile pur se sottile, non si può dire la stessa cosa per il cartone utilizzato per la scatola, che risulta molto leggero e può segnarsi facilmente.

Fatta questa premessa passiamo ad analizzare l’aspetto estetico della scatola.L’Isola di Fuoco è un gioco di grandi dimensioni, a partire dalla scatola le cui dimensioni sono 45,6 x 30,3 x 11 cm. L’illustrazione sul fronte della scatola differisce dalla grafica del gioco originale che metteva al centro dell’attenzione il minaccioso idolo di fuoco. Nella controparte moderna sono i personaggi a conquistare il centro dell’azione, mentre l’isola è relegata a elemento di sfondo. La stampa dell’illustrazione è arricchita da una lavorazione lucido/opaco che gli conferisce un tocco tridimensionale.

Da questi primi elementi di grafica si può iniziare ad intravedere la volontà degli autori di questa riedizione che questo gioco vuole avere avere un’identità propria e non vivere all’ombra dell’operazione nostalgia.

Vintage e nuovo: edizioni a confronto

Capovolgendo la scatola e andando ad osservare la parte inferiore possiamo invece trovare un’illustrazione riepilogativa del gioco insieme ad un piccola infografica che paragona l’edizione attuale con quella originale edita da MB.

Avendo a disposizione entrambi i giochi abbiamo voluto effettivamente fare un confronto diretto tra le due edizioni.L'Isola di Fuoco - La Maledizione di Vul-Kar spicca in altezza a fianco al suo antenato. Sebbene le dimensioni siano molto simili la plancia della nuova edizione rivela molti più dettagli e risulta più varia per via del numero di percorsi presenti.

La preparazione del gioco

La prima preparazione del gioco ha richiesto diverso tempo, circa mezz’ora, perché si tratta di un gioco composto da moltissimi accessori e componenti.Si comincia posizionando i tre elementi che compongono la plancia, a cui vanno poi aggiunti biglie, palme, biglie tizzoni, token tesoro e ovviamente la grande testa di Vul-Kar a guardia del gigantesco rubino. A parte occorre montare l’elicottero con cui i personaggi arriveranno e se ne andranno dall’isola e le Fauci del Destino, ovvero un contenitore in cui depositare tutti i token tesoro che verranno scartati durante il gioco. La preparazione dell’isola sarà completo posizionando due pareti di cartoncino sui fianchi dell’isola, il indicatore del Cataclisma, le carte di gioco (carte azioni, souvenir e luoghi di interesse) e le palle di fuoco.

Una volta completata la preparazione si potrà cominciare la partita.Prima di proseguire oltre ci sono un paio di considerazioni da fare su alcuni dei componenti che rendono questo gioco così imponente.

L’aspetto che più ci ha delusi è stato scoprire che Vul-Kar non è in grado di ruotare su se stesso come invece era solito fare nell’edizione originale MB. In questa edizione (similmente a quella originale prodotta con la campagna Kickstarter) il grande idolo è posto su un incastro a stella e per compiere la rotazione occorrerà sollevarlo leggermente e posizionarlo in corrispondenza di alcuni segni sul tabellone. Questo dettaglio anche se non troppo vistoso è qualcosa che ha leggermente incrinato la sospensione dell’incredulità legata a questo gioco.

L’altra riflessione è sulla necessità fisica di avere effettivamente il modello dell’elicottero e quello delle Fauci. Si tratta infatti di due elementi realizzati in cartotecnica, che ai fini del gioco sono molto più che marginali. Se utilizzate molto il gioco potreste valutare di farne a meno, dato che il loro ruolo non ha impatto sul gioco.

Riporre il gioco

Per riporre il gioco nella sua scatola basterà impilare al contrario le tre parti di isola, e sfruttare gli spazi della scatola per alloggiare gli elementi più voluminosi come le pareti e Vul- Kar. Tutti gli accessori invece dovranno essere posti all’interno della cavità ottenuta posizionando la plancia al contrario.Attenzione perché riporre in maniera casuale i vari elementi farà si che la scatola non si chiuda perfettamente, rimanendo sollevata di circa 1-2 cm.

Come si Gioca

L’Isola di Fuoco di Asmodee Italia è un gioco per 2-4 giocatori, dai 7 anni in su. Si tratta di un gioco di società molto più strutturato rispetto al suo predecessore, ma è caratterizzato da una curva di apprendimento abbastanza rapida.Qualche meccanica, come la rotazione delle palme e la raccolta dei tesori non sono descritte in modo chiarissimo: questo potrebbe portare a situazioni confuse, nel caso in cui stiano giocando bambini o persone che non hanno confidenza con i giochi da tavolo.

Lo scopo del gioco sarà quello di fare più punti. Per ottenere questo obiettivo si potranno compiere diverse azioni: conquistare il Cuore di Vul-Kar, raccogliere i tesori disseminati per tutta l’isola e scattare delle fotografie in alcuni punti di interesse.A differenza del classico del 1986 in questa edizione non sarà più necessario possedere il mitico rubino, anzi pianificando con attenzione la propria esplorazione si potrà vincere anche solo raccogliendo i tesori o facendo solo le fotografie. In questo senso riteniamo che questo sacrifichi un po’ l’importanza del Cuore che nella versione originale era la conditio sine qua non per vincere la partita.

Il gioco sarà strutturato in turni in cui ogni giocatore potrà intraprendere 4 azioni, elencate in una comoda carta riassuntiva. Durante il proprio turno si potrà giocare una carta azione, che determinerà l’eventuale movimento del personaggio e gli eventi che si scateneranno sull’isola, come ad esempio i tizzoni e i Cataclismi. Durante la fase di movimento sarà possibile raccogliere tutti i tesori con che si troveranno sul proprio cammino.Gli eventi come le biglie tizzone e i Cataclismi prevederanno l’utilizzo delle biglie colorate: queste palle di fuoco travolgeranno tutto ciò che troveranno sul loro percorso.

Il Cataclisma rappresenta l'elemento più forte ed azzeccato di questa edizione. Si tratta di una meccanica estremamente divertente da giocare in grado di far montare subito una fortissima tensione al tavolo di gioco. Il nuovo Vul-Kar infatti è stato progettato per essere una fonte di caos ed imprevedibilità, grazie ai tre scivoli posti nella sua bocca. Ogni volta che si lancerà una palla di fuoco dalla testa dell’idolo non si potrà mai essere del tutto sicuri del percorso che questa intraprenderà, con esiti a volte disastrosi.Per aggiungere pericolosità a questo evento straordinario, man mano che il gioco proseguirà più potente sarà il Cataclisma aumentando il numero di palle di fuoco che Vul-Kar potrà lanciare.

Fase finale del gioco

Il gioco entrerà nella sua fase finale nel momento in cui vengono soddisfatte alcune condizioni: qualcuno ha fatto tre fotografie a tre luoghi dell’isola oppure se il Cataclisma ha accumulato 4 biglie rosse. A questo punto i giocatori dovranno cercare di fare ritorno all’eliporto per salire sull’elicottero che li porterà in salvo. In ogni caso il gioco terminerà entro due turni dall’inizio della fase finale. Terminato il gioco si procederà a contare i punti di ogni giocatore e quello con più punti avrà vinto la partita

Longevità del gioco e espansioni future

Questa nuova edizione dell’Isola di Fuoco è un gioco divertente, che invoglia ad essere rigiocato più volte. Nella versione americana sono state pubblicate anche tre espansioni - Fireball Island: Crouching Tiger, Hidden Bees!, Fireball Island: The Last Adventurer e Fireball Island: Wreck Of The Crimson Cutlass - che aggiungono ulteriori elementi e meccaniche.

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