I migliori libri fantasy “all'italiana” del 2019

Quali i libri fantasy italiani usciti nel 2019 da recuperare prima della fine dell'anno? Ecco una lista delle produzioni nostrane che vi consigliamo di recuperare e mettere in libreria.

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a cura di Mauro Longo

Quali sono i libri fatasy italiani del 2019 da recuperare entro la fine dell'anno? Dodici mesi fa, di questi tempi, usciva su Tom's Hardware Italia un primo articolo sul fenomeno emergente dello Spaghetti Fantasy, il fantasy “all'italiana”di nuova generazione, che non scimmiotta temi e atmosfere dei libri fantasy anglosassoni, ma riscopre e riconquista il proprio spazio, il proprio stile, le proprie trame e i propri personaggi.

La lunga tradizione del fantastico italiana e mediterranea è un chiaro punto di riferimento per il piccolo contingente di autori nostrani (ormai più di venti, ancora meno di cento) che si sta pian piano unendo a questa nuova compagnia di ventura, per poter finalmente alzare la testa e gridare a lettori, colleghi ed editori il proprio meme e grido di battaglia “Mo ce ripigliamm' tutt' chell che è 'o nuost'!

In questa nuova – breve – rassegna di libri fantasy nostrani, che fa il paio con quella dell'anno scorso, vi consigliamo le più interessanti pubblicazioni di questo genere assolutamente da scoprire o riscoprire, tra quelle uscite negli ultimi dodici mesi. Andiamo a cominciare!

Zappa e Spada 2 – Padri nobili e figli della gleba, AAVV

Per molti commentatori, la nuova crociata del fantasy all'italiana nasce e prende consapevolezza con Zappa e Spada, la raccolta di Acheron Books uscita due anni fa, che brevetta il termine “Spaghetti Fantasy” e raccoglie tutta l'eredità del genere, giunta a noi dalle grandi opere italiane dei secoli e dei decenni precedenti.

Il ritorno di quest'antologia, questa volta dedicata ancor più esplicitamente a padri nobili (i fondatori italiani della fantasia eroica) e figli della gleba (gli autori che ne provano a prendere il testimone) vuole essere di nuovo la chiave d'accesso verso questo sottogenere. Come e meglio della prima antologia, la “Crociata di Pezzenti” messa in piedi da Acheron Books esplora tutti i territori del fantasy all'italiana, in lungo e in largo e senza lasciare alcuna impresa intentata. Questa volta la raccolta raduna solo penne già conclamate, tra cui spiccano i nomi eccellenti di Roberto Recchioni (tra gli autori) e Vanni Santoni (all'introduzione).

Il mestiere qui si vede, con una ridda di veterani che avanza in stretta formazione e non esita di fronte al saccheggio di tutti gli stilemi del fantastico nostrano. Anche il tema scelto quest'anno, ovvero il tributo ai classici del genere, è davvero azzeccato: in questo modo lo Spaghetti Fantasy attesta e stabilisce la propria discendenza diretta da Dante, Calvino, Buzzati, Boccaccio, Tasso, e tutti gli altri pilastri della nostra letteratura.

Il risultato è esemplare: il fantasy all'italiana riparte esattamente da qui.

Una nota interessante è la formazione mattone su mattone di un immaginario collettivo sempre più preciso: mentre la prima raccolta lasciava libertà di spaziare agli autori, ciascuno dei quali interessato a descrivere il proprio “piccolo mondo antico fantastico”, adesso sembra che i tredici scrittori coinvolti siano pronti a estrarre spunti e rimandi da ciascuno dei racconti dei colleghi, presenti e passati, forse alla ricerca di uno “shared world” che richiama il meraviglioso del Mondo dei Ladri di Robert Asprin, Lynn Abbey, Poul Anderson, Marion Zimmer Bradley e tanti altri autori americani del secolo scorso.

Con la dovuta cautela e con il rispetto che si deve ai classici del fantastico, questo “mondo dei furfanti” tutto italiano speriamo porti a nuove storie e nuovi progetti derivati. Per adesso bisogna accontentarsi delle due raccolte pubblicate e dei due librogame ambientati nello stesso mondo, sempre pubblicati da Acheron Books con il sottotitolo di Stregoneria Rusticana!

Vilupera, Luca Mazza e Jack Sensolini

Così come lo Spaghetti Western ha spaziato dalla commedia avventurosa alla tragedia più cinica e violenta, dalla parodia al western gotico, anche tra i libri fantasy all'italiana dell'ultimo anno si sono distinti già alcuni sottogeneri. Vilupera, di Mazza e Sensolini, pubblicato da Lethal Books, è un ferocissimo esempio di horror fantasy ribaldo e manesco, sconsigliato a un pubblico impressionabile.

Se l'ambientazione è assolutamente italianeggiante – eccellenti i giochi di parole e le citazioni continue operate dagli autori, a partire da toponimi come Crimini, Via Cappia, Orbino, Pianura Pagana e Pertugia – il tono è violentissimo e surreale, con una forte componente splatter e tanto humour nero, anzi nerissimo.

Nonostante il libro non sia adatto a tutti, è indubitabile che la maestria linguistica dei due autori, la loro creatività lessicale continua, la capacità di creare frasi e motti “memetici” come da insegnamento di GRR Martin (“O le lame o la fame!”) e il senso della frase che sono in grado di snocciolare di continuo rappresentano un livello altissimo nel panorama italiano, quasi irraggiungibile: su qualsiasi riga o parola si soffermi la lettura, ci troviamo di fronte a una composizione del periodo, a un'immagine e a un verso straordinari, efficaci e precisi come rasoiate.

Se vi piacciono i libri fantasy tendenti al grimdark, con forti componenti di violenza, allora troverete in Vilupera un piccolo gioiello finora ineguagliato.

Ballata di fango e ossa, Maurizio Ferrero

La Ballata di fango e ossa pubblicata da Moscabianca Edizioni rimane solidamente ancorata alle atmosfere grimdark, seppure rispetto a Vilupera gli elementi estremi e orrorifici siano molto, ma molto, più tenui.

Come stile e atmosfere siamo più dalle parti di Abercrombie che di Ariosto, anche se a dirla tutta e per chi lo conosce, ci ho trovato dentro molte idee dell'Acchiapparatti di Francesco Barbi, pubblicato una dozzina di anni fa. Nella Ballata, l'occhio del narratore segue quattro personaggi principali che coprono una canonica risma di soggetti tipici del genere: Crapaferro, il capo dei briganti, Kalogera, un'assassina mercenaria che non le manda a dire, Guidobaldo, avventuriero fanfarone, e la “Sposa Pagana”, una strega davvero disturbante e spietata. Tutti, per motivi diversi, inseguono “il Diavolo” ovvero il misterioso obiettivo di una corsa contro il tempo e contro gli altri concorrenti, fino all'immancabile tregenda finale, con tutti i confronti, i duelli e le rese dei conti del caso...

Tra i Colliferro e Vercanea, tra Karbonìa e la Farinzia, Ferrero intesse una storia veloce e brutale, tinta di nero, che si legge in pochissimo tempo: forse un po' macchinosa e tentennante all'inizio, ma che trova poi il suo ritmo e il degno finale a partire dalla metà della vicenda.

Tra tutti i libri fantasy proposti in questo articolo è il più breve, si legge in un soffio e rappresenta un buon esempio del genere, specialmente se prediligete il grimdark alle atmosfere più solari.

Il cavaliere del leone, Giovanni Melappioni

Lasciamo i toni più cupi di Vilupera e della Ballata di Ferrero per tornare al mondo cavalleresco più classico, seppure declinato in termini storici e cronachistici inappuntabili.

L'autore di questo libro è infatti Giovanni Melappioni, divulgatore storico e oplologico tra i più noti nel nostro paese, e curatore tra le altre cose della pagina Giovanni Melappioni - Raccontare la Storia.

Il cavaliere del leone è appena uscito, e rappresenta un prequel del ciclo principale di questo abilissimo romanziere. Non necessita tuttavia di letture precedenti anche se invoglia, alla fine, a recuperare tutta la saga. Non è semplice mettere Il cavaliere del leone in un articolo dedicato ai libri fantasy all'italiana dell'ultimo anno, perché questo romanzo è pienamente storico e ambientato oltralpe. E tuttavia, evitare di menzionarlo ci avrebbe privato di una segnalazione formidabile.

Innanzitutto, oltre a una perfetta ricostruzione della vita, della società e della macchina da guerra medievale, Melappioni è bravissimo a raccontare come dovevano pensare cavalieri e signori medievali: non adolescenti americani, non cinici badass ignoranti che sublimano la voglia di potenza degli autori italiani... pura e semplice nobiltà medievale, che vive come si viveva attorno all'Anno Mille e pensa come si pensava attorno all'Anno Mille. E non è facile, non è affatto facile!

Inoltre, anche se il fantastico non è presente in maniera diretta, l'influsso dei cantari medievali e cavallereschi è evidente: le quete che il protagonista affronta, il suo viaggio, le sue battaglie nel fango, le prove iniziatiche e una serie di incontri molto perturbanti e sinistri ci proiettano infatti nuovamente ai confini dei territori del fantasy, se non pienamente al loro interno.

Infine le donne, i cavalieri, le armi, gli amori e le audaci imprese: il libro è emozionante e avvincente, un vero voltapagine storico carico di eventi incalzanti e scontri. Prendetelo di corsa: si legge in un paio di giorni e lascia splendide emozioni!

La scherma del cacciatore di mostri, Jari Lanzoni

Concludiamo questa rassegna con un libretto all'apparenza inoffensivo e dal taglio manualistico: una gigantesca strizzata d'occhio a tutti gli appassionati del fantasy italiano, del mestiere delle armi, della scherma storica, delle fiabe e leggende della nostra penisola.

Autore di narrativa, giochi di ruolo e trattatistica sulle arti del combattimento medievale e rinascimentale, ma anche istruttore nazionale di scherma storica, Lanzoni condensa in questo libro tutte le proprie passioni e lo fa sotto forma di un trattato misterioso da lui ritrovato, analogo per certi versi ai tanti manuali di scherma storica occidentale su cui si basano le ricostruzioni degli studiosi e le sale di allenamento che fioccano da anni in tutta Italia.

Con la scusa di trascrivere questo Trattato dello schermire contra varie Orchi, Folletti, Streghe, et molti altri Innaturi, o creature della Selva, che anchora oggidì si vedono, di tale Johanni della Viverna, l'autore mette su carta tutta una messe di favole e leggende dedicate a questi “Innaturi” della tradizione italica (Orchi, Uomo Nero, Gatta Mammona, Basilischi e molti altri...), condendole poi con una dettagliata esposizione di vere tecniche di scherma storica riadattate per l'occasione all'uso di chi combatte i mostri per le selve del paese: poste, guardie, inganni, sgualembri, imbroccate, fendenti, mosse di cappa, spada e pugnale, e ogni sorta di trucco lecito e illecito, in un libro davvero unico nel suo genere.

Io non so se vi ritroverete mai una di queste notti, cric in pugno e cappotto al braccio, a dover fronteggiare un Orco nel bosco con la macchina in panne, ma in quel caso, se fossi in voi, sarei ben attento a usare tutti i trucchi e le mosse che trovate in questo manuale, perché potrebbero forse salvarvi la vita e l'anima...

Libri fantasy all'italiana? Sì!

Concludiamo questo articolo dicendo che il fantasy all'italiana è vivo e combatte insieme a noi: finalmente un modo per provare a riprendere in mano le fila di questo genere fantastico, troppo spesso lasciato ad autori anglosassoni solo per pigrizia.

Fatevi un bel regalo e venite a scoprire la fantasia e il talento degli autori nostrani quando finalmente sono liberi di cimentarsi in qualcosa di più vicino ai nostri paesaggi, al nostro mondo, alle nostre storie più avvincenti!

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