È tempo di grande cinema su Sky e NOW con l'iniziativa Leonardo DiCaprio Mania che parte dal prossimo 11 aprile e si conclude il 14 dedicata all'intera collezione dei film di Leonardo DiCaprio, l'attore poliedrico e dal talento sopraffino che potrebbe considerarsi la stella più splendente di Hollywood. A dirlo è il suo storico attoriale, con una lunga sfilza di produzioni cui ha partecipato spesso come protagonista e in altre occasioni indossando i panni del cattivo. Una carriera da sogno, quella di Leo, una delle più iconiche e migliori fra le tante che Hollywood può vantare. Se c’è una caratteristica che ha sempre caratterizzato un protagonista del cinema moderno, è la propria bravura. Qualcuno menzionerebbe anche il carisma, poiché serve quando si tratta di dover impersonare personaggi d'elevata caratura, come Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street o il ricco proprietario terriero Calvin Candie in Django Unchained, uno schiavista spietato e crudele con ben poche buone intenzioni.
Leonardo DiCaprio, nel corso della sua trentennale carriera, ha partecipato a ben quarantadue film e preso a parte a ruoli complessi. Ben prima che si facesse conoscere in Romeo + Giulietta di William Shakespeare al fianco di una giovanissima Claire Danes, il prodigio di Los Angeles ha preso parte a Genitori in blue jeans, sitcom statunitense suddivisa in sette stagioni che fra il 1985 e il 1992 ha fatto impazzire un numero spropositato senza uguali di spettatori. Ma procediamo con ordine.
Alla scoperta della carriera di Leonardo DiCaprio
Storia di un talento leggendario
Nato l’11 novembre del 1974, la sua prima comparsa fu in televisione nel programma Romper Room adatto ai bambini, comparendo successivamente in Santa Barbara e la prima apparizione nel b-movie Critters 3. A soli diciassette anni, affiancando il leggendario Robert De Niro, interpreta un ragazzino in Voglia di Ricominciare. Un anno dopo, facendo coppia con Johnny Depp, prende parte a un ruolo complesso, interpretando un ragazzino disabile nel film drammatico Buon compleanno Mr.Grape, mostrando alla critica e al pubblico il suo talento, ottenendo una candidatura ai Golden Globe e un’altra agli Oscar come miglior attore protagonista.
Il giovane Leonardo DiCaprio, considerato già una stella in attesa di esplodere, figurò anche in Pronti a morire, un film western in cui indossò i panni di The Kid, per poi prendere parte a Ritorno dal Nulla e in Poeti dall’Inferno, che non ebbero l’apprezzamento né dalla critica né dagli spettatori. Venne scelto, però, per interpretare Romeo Montecchi in Romeo + Giulietta, una chiave moderna della tragedia composta dal drammaturgo inglese William Shakespeare.
I primi anni di Leonardo DiCaprio nel cinema che conta furono costellati da piacevoli incontri con altri attori, che lo fecero crescere di ruolo in ruolo, e grazie alcuni di essi comprese che per farsi strada era necessario prendersi tutto il tempo necessario e mantenere la propria umiltà, un valore che non è mai venuto meno. Anche se aveva perso un’occasione della vita, rifiutando un ruolo di prestigio perché non si sentiva ancora all’altezza, fu coinvolto nel 1997 nel film La Maschera di Ferro, ispirato al romanzo il Visconte di Bragelonne, assicurandosi un Razzie Awards per il suo ruolo di re Luigi e del principe Filippo. Nel frattempo, però, quel periodo fu costellato da un successo straordinario che gli avrebbe elevato maggiormente la carriera: Titanic.
Interpretando il giovane Jack Dawson, personaggio di fantasia a bordo del transatlantico più conosciuto della cultura pop, si assicura il futuro, ottenendo un successo che lo condurrà verso altrettanti film degni di nota, partecipando a un episodio di Celebrity. E dopo un anno sabatico, arriva il momento di The Beach, un film controverso, tratto dal romanzo di Alex Garland. L’incontro con Martin Scorsese, suo attuale amico e confidente, sarà determinante per le produzioni future, che gli spianeranno la strada grazie a Gangs of New York, un film brutale e violento al fianco del leggendario Daniel Day-Lewis. Come se non ne avesse ancora abbastanza, interpreterà il ruolo di Frank Abagnale in Prova a prendermi con Tom Hanks.
Arriverà il periodo di Shutter Island al fianco di Michelle Williams e l’incontro con Christopher Nolan, al tempo apprezzato regista della trilogia de Il Cavaliere Oscuro, figurando nell’ennesimo ruolo di spessore in Inception e poco tempo dopo in Django Unchained con Quentin Tarantino, indossando i panni del crudele Calvin Candie. Leonardo DiCaprio ha poi preso parte a Il Grande Gatsby, finendo ancora una volta fra le braccia di Martin Scorsese in The Wolf of Wall Street nello smoking elegante di Jordan Belfort, iconico protagonista della scena americana successiva al mai dimenticato lunedì nero del 1987, che fece tremare i mercati quasi come il crollo del ’29.
Dopo quasi vent’anni di carriera, ottiene il suo primo Oscar in assoluto con Revenant – Redivivo, rompendo una maledizione che stava durando da fin troppo tempo. In tal senso, Leonardo DiCaprio era l’unico attore a non essersi ancora assicurato il premio più prestigioso in assoluto, e si era spesso fatto scavalcare da altri colleghi. Nel 2016 percorrerà un viaggio in giro per il mondo in Punto di non ritorno – Before the Flood, raccontando agli spettatori il tema complesso del surriscaldamento globale, che considera una battaglia decisiva da vincere prima che sia troppo tardi. Insieme a Brad Pitt, torna a lavorare per Quentin Tarantino in C’era una volta a… Hollywood, interpretando il ruolo di Rick Dalton, un ex attore di film western. Il suo ultimo film, uscito nel 2020, è invece il meraviglioso film d’autore Don’t Look Up in cui impersona i panni del dottor Mindy, un astronomo che studia le Galassie morte e insegna a una facoltà universitaria, venendo a sapere che una Cometa è in rotta di collisione con il pianeta Terra.
Leonardo DiCaprio è ancora oggi il futuro
Un'affermazione coraggiosa, direte voi. E lo è, in effetti. Leonardo DiCaprio, nel suo lungo percorso artistico, è stato capace di proiettare il suo talento in ogni personalità che si è trovato a impersonare. Una delle sue migliori interpretazioni, complessa quanto articolata e studiata con attenzione, riguarda proprio Jay Gatsby, un uomo d'affari, un magnante e un filantropo che cerca di recuperare un amore perduto, organizzando feste e comprando indumenti costosi, intrattenendosi con uomini prestigiosi della New York degli anni '20.
Inoltre, questo film lo vede ancora una volta al fianco di Baz Luhrmann, con cui ha lavorato in passato alla chiave moderna di Romeo + Giulietta. Cosa dire, in effetti, del suo ruolo in questa pellicola? In una veste teatrale e drammatica, l'opera del regista australiano ha messo alla luce un talento che stava sbocciando, e a cui ha dato preziosi consigli per accrescere le proprie capacità. Leonardo DiCaprio, semplicemente, è ancora oggi il futuro perché è un attore duttile, intelligente e maturo. Un attore moderno capace di usare un linguaggio corretto e particolareggiato. E che ha dimostrato, specialmente lavorando con James Cameron e Christopher Nolan, tutte le sue capacità attoriali, e anche qualcosina in più. Le caratteristiche certamente note, specie nei suoi ruoli, riguardano personaggi tristi e tormentati, che scoprono attraverso avvenimenti e patemi il modo per correggersi e procedere con le proprie esistenze. Un tratto riconoscibile è la speranza, con Leonardo DiCaprio che ha impersonato gli ultimi, gli umani e i più soli.
Se c’è un attore che ha interpretato più personaggi, provato approcci e cambiato spesso copione più di chiunque altro, questo è Leonardo DiCaprio, un talento che, ancora oggi, sa parlare alla cinepresa in un modo del tutto unico e personale, risultato raggiunto solo da Christian Bale. Nell’arco della sua lunga carriera, ha interpretato ruoli complessi e lavorato con i registi più importanti di Hollywood, imparando il meglio e definendo il suo percorso nel mondo del cinema com’è riuscito a Jack Nicholson e a pochi altri. Una leggenda vera e propria, d’altronde, non ha la necessità di misurare la propria bravura, neanche dopo tutte queste conquiste personali e professionali.
Ce ne siamo accorti subito dopo l’uscita di Don’t Look Up, che inizialmente in pochi avevano compreso in modo efficace. Sebbene sia un film uscito da poco, quest’ultimo ha una sua importanza, perché Leonardo DiCaprio ha dimostrato tutto il suo talento soprattutto nella produzione targata Adam McKay. E ha palesato un’umanità senza uguali, quando ha spiegato le tematiche del film a chi invece non l’ha compreso in un video sul canale ufficiale di Netflix per sensibilizzare le persone sui temi più delicati.
Da un attore del genere, non potevamo aspettarci di meglio, e basta guardare il suo portfolio attoriale per rendersene conto. Ha impersonato gli ultimi, gli innamorati e i fuggitivi, i redenti e i disperati, i malvagi e i buoni. È stato un broker, un avvocato senza laurea in giurisprudenza, uno scapestrato sul Titanic ed è stato uno scienziato con attacchi di panico e paura per il futuro. A Leonardo DiCaprio si possono solo augurare altri trent’anni del genere. Anzi, addirittura di più.