3... 2... 1... Ignition! Lo Space Shuttle Discovery vola di nuovo!

Il Gruppo LEGO e la ex-astronauta NASA Kathy Sullivan hanno presentato oggi il nuovo set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery.

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a cura di Francesco Frangioja

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Il Gruppo LEGO e la ex-astronauta Kathy Sullivan, la prima donna ad effettuare una EVA (Extra-Vehicular Activity) proprio durante la missione STS-31, hanno presentato oggi il nuovo, meraviglioso set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery.

Aggiornamento: a partire dalle ore 10:00 di domani, 14 aprile, sarà finalmente possibile riscattare con 1.800 punti VIP il modello della Sonda Ulisse che era stata annunciata in occasione del lancio del set, lo scorso 1° aprile. Pronti a consumare il vostro tasto F5?


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La presentazione del set è avvenuta nel corso di una interessante intervista (i membri del programma LEGO VIP la possono vedere qui - in inglese) a Kathy Sullivan, che fece parte dell'equipaggio della missione STS-31, tenutasi presso il COSI (Center of Science and Industry), un museo della scienza e centro ricerche situato a Columbus, nello stato americano dell'Ohio. Durante l'intervista, ha rivelato alcuni, incredibili dettagli della missione che ha portato in orbita il telescopio spaziale Hubble, il quale ha reso possibile per la NASA e per gli scienziati di tutto il mondo, l'esplorazione dell'universo come mai prima di allora era stato possibile. Nel corso della stessa intervista, la geologa ed ex-astronauta ha espresso le proprie idee e dato i propri consigli per incoraggiare bambini, ragazzi e giovani in generale ad intraprendere carriere lavorative e professionali in ambito STEM, oltre a condividere con l'intervistatore e con il pubblico alcune riflessioni sul futuro dell'esplorazione spaziale.

Questo nuovo set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery inaugura la campagna LEGO Go beyond, ideata a seguito dei risultati dello studio commissionato da The LEGO Group sull'interesse per l'esplorazione spaziale da parte del pubblico, i cui risultati sono stati impressionanti:
  • il 72% delle persone intervistate ha indicato l'esplorazione spaziale come essenzialeindispensabile
  • approfondire la conoscenza dell'universo e fare nuove scoperte in campo scientifico sono state le indicate come le principali motivazioni per le quali compiere missioni nello spazio, seguite quanto ad importanza dall'approfondire la conoscenza del nostro pianeta
  • il 24% delle persone intervistate ritiene possibile la scoperta di nuovi pianeti, mentre il 13% ritiene probabile la scoperta di forme di vita aliene nell'arco dei prossimi 30 anni
  • il 71% degli intervistati ritiene che possa esserci vita su altri pianeti
  • oltre la metà degli intervistati (52%) ritiene che forme di turismo spaziale possano vedere la luce entro i prossimi 30 anni, mentre il 32% di costoro ritiene il turismo spaziale sarà nella forma di viaggi molto costosi ed esclusivi nell'atmosfera terrestre
  • il 68% degli intervistati ha dichiarato che sarebbe pronto a partire per lo spazio qualora fosse invitato a farlo

Indice degli argomenti


Il set: presentazione e caratteristiche

Ideato e progettato per gli appassionati adulti dell'esplorazione spaziale, il nuovo set è una riproduzione molto dettagliata dell'Orbiter OV-103 Discovery, e in particolare della missione STS-31 del 24 aprile 1990, quando nel vano di carico dello Space Shuttle Discovery venne caricato il telescopio spaziale Hubble affinché venisse portato in orbita.

Da allora, il telescopio Hubble ha condiviso con tutta l'umanità immagini meravigliose dello spazio profondo, portando a scoperte nell'astrofisica e nell'esplorazione dello spazio.

Il set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery è composto da 2.354 pezzi ed è incredibilmente dettagliato nel rispecchiare fedelmente la controparte reale: include infatti il carrello di atterraggio funzionante e le porte del vano di carico che si aprono come nel velivolo reale. Le porte stesse sono anche dotate di adesivi riflettenti per replicare i radiatori di raffreddamento che si trovano sul vero Orbiter.

Nella parte posteriore del LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery trovano posto i tre motori principali utilizzati per il lancio in orbita. Questi sono affiancati su entrambi i lati dai motori più piccoli e progettati per consentire le manovre in orbita e per quelle che consentono il rientro nell'atmosfera alla fine della missione. Le superfici di controllo mobili sul bordo posteriore delle ali e della coda servono poi a controllare rollio, beccheggio e imbardata come nei normali aeromobili. I piani di coda servono come freno di velocità per aiutare il controllo dell'aeromobile in fase di atterraggio e il roll-out sulla pista dopo l'atterraggio. Ricordiamoci infatti che gli Space Shuttle rientravano in atmosfera e venivano portati all'atterraggio in volo planato.

Non è solo l'esterno dello Space Shuttle che è incredibilmente accurato. Anche l'interno dell'aeronave, dalla cabina al ponte di volo superiore,  passando per il ponte di volo inferiore e per il vano di carico, presenta una quantità di dettagli farà felici i costruttori di questo spettacolare modello e per gli appassionati dei viaggi e delle missioni spaziali. La cabina dell'equipaggio è completa di cinque posti a sedere, collocati ed orientati esattamente come lo furono quelli reali durante la missione STS-31. La cabina di pilotaggio può essere rimossa per dare accesso e visibilità al ponte inferiore. Il tutto è completato dalla riproduzione dei vari pannelli di controllo per il volo e, per quanto riguarda il vano di carico, del particolare del braccio robotico SRMS (Remote Manipulator System). Il ponte inferiore contiene la riproduzione degli armadietti di stoccaggio dei vari materiali e dell'equipaggiamento necessari durante la missione, lo spazio per il quinto membro dell'equipaggio e l'air-lock necessario per consentire agli astronauti di accedere al vano di carico dopo aver indossato la propria tuta spaziale.

Il vano di carico per i payload  stesso contiene l'antenna in banda Ku per le comunicazioni, telecamere per l'equipaggio per monitorare le operazioni all'interno dell'alloggiamento, e il braccio RMS pronto ad afferrare e rilasciare in posizione nell'orbita prefissata il telescopio Hubble, anch'esso riprodotto con i mattoncini,  così che possa svolgere la propria missione.

La stessa attenzione ai dettagli e la stessa cura per i particolari è stata applicata alla riproduzione del telescopio spaziale Hubble, con il suo alloggiamento dello specchio incernierato proprio come nel telescopio reale e i nuovi array solari in lamina d'oro, nonché il design realistico, riflettente e argentato degli stessi. Il modello in mattoncini del telescopio Hubble potrà essere stivato nel vano di carico, pronto per essere collegato al braccio RMS per il dispiegamento proprio come nella missione STS-31. In alternativa, potrà essere collocato esternamente al Discovery, proprio come se stesse davvero orbitando nello spazio nello svolgere la sua importantissima missione, aiutandoci a documentare le stelle e il nostro universo.

Milan Madge, il Designer LEGO che ha sviluppato il set ha dichiarato:

"Lo Space Shuttle è il veicolo più complesso mai realizzato, quindi, come potete immaginare, ricrearlo con i mattoncini LEGO è stata una sfida emozionante. Nel veicolo reale ogni centimetro di spazio è stato utilizzato in modi ingegnosi. Generalmente, in un modello LEGO possiamo contare sulle dimensioni per ospitare la struttura che tiene insieme l'intero set, ma per questo Space Shuttle Discovery avevamo bisogno di creare un esterno liscio e un interno capace di contenere il payload. Aggiungete la necessità di includere un carrello di atterraggio funzionante e avrete un vero e proprio puzzle. Questa è stata senza dubbio la parte più impegnativa di questo modello - cercare di accoppiare il carrello di atterraggio anteriore e quello principale senza togliere spazio al vano del carico utile e senza compromettere la struttura del modello. La mia parte preferita del set sono i minuscoli sedili blu che hanno portato 5 esseri umani lontano dal loro pianeta natale in una missione che ci ha permesso di scoprire parti dell'universo mai viste prima!"

Il set viene fornito completo di stand e targhette informative per entrambi i modelli (Discovery e Hubble), così da poterlo esporre in casa o in ufficio con tutto il rispetto e l'ammirazione che merita.


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Per gli iscritti al programma LEGO VIP, ci sarà la possibilità di acquistare, utilizzando l'apposito voucher da 1.800 punti VIP, anche un secondo modello da inserire nel vano di carico del set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery: il modello della Sonda Spaziale Ulisse, portata in orbita e lanciata dall'equipaggio del Discovery nel suo viaggio di esplorazione spaziale verso il nostro Sole durante la missione STS-41 del 6 ottobre 1990. Sviluppata in collaborazione da ESA (Agenzia Spaziale Europea) e dalla NASA per lo studio del Sole e della eliosfera da un'orbita ad elevata inclinazione rispetto al piano dell'eclittica. Originariamente denominata International Solar Polar Mission, fu poi battezzata come l'eroe greco Ulisse che si avventurò per mare verso rotte inesplorate.

Caratteristiche e numeri

  • Età: 18+
  • Misure del modello: altezza 21,78 cm, larghezza 34,60 cm, lunghezza 55,46 cm
  • 2.354 pezzi
  • Include funzioni quali carrello di atterraggio funzionante, portelloni del vano di carico apribili, elevoni e timone di coda orientabili
  • Il modello del telescopio spaziale Hubble può essere chiuso e inserito nel vano di carico oppure esposto separatamente con i pannelli solari dispiegati
  • Prezzo: 179,99 euro

Il set LEGO #10283 NASA Space Shuttle Discovery sarà disponibile direttamente nei LEGO (Certified) Store e su LEGO.com dal 1° aprile 2021.


La storia del programma Space Shuttle

La storia dello Space Shuttle (STS - Space Transportation System) ha inizio a partire dai primi anni settanta con lo sviluppo di un veicolo spaziale riutilizzabile, con il quale la NASA sperava di continuare i suoi progetti e programmi spaziali con una notevole riduzione dei costi di accesso allo spazio. La complessità del progetto, i problemi relativi alla sicurezza, i due incidenti fatali e i costi operativi di funzionamento (500 milioni di dollari per lancio) hanno progressivamente disatteso queste aspettative fino alla sua definitiva dismissione nel 2011. Nell'ambito del programma STS, sono stati costruiti cinque Space Shuttle (se non si conta l'Enterprise, il primo esemplare costruito con finalità di collaudo che fu utilizzato dalla NASA solo per prove a terra e test di volo planato entro il confine dell'atmosfera terrestre e per questo battezzato Structural Test Article). Scopriamo insieme questi fantastici velivoli, vere e proprie astronavi.

Enterprise (denominazione NASA: OV-101 | STA-099)

Il nome del primo prototipo di Space Shuttle avrebbe dovuto chiamarsi Constitution in onore della Costituzione degli Stati Uniti, ma una massiva raccolta firme da parte dei tanti fan del franchise Star Trek fece si che il nome venisse cambiato in Enterprise, in omaggio ad una delle più famose astronavi di sempre. Alla cerimonia di inaugurazione fu infatti presente gran parte del cast della serie e dei film, compreso l'ideatore della serie Gene Roddenberry. Questo primo esemplare e prototipo era privo di motori e dello scudo termico, in quanto venne costruito con sole finalità di collaudo e test. Fu infatti utilizzato dalla NASA solo per prove a terra e per i test di volo planato entro il confine dell'atmosfera terrestre. Per questo motivo venne battezzato Structural Test Article. Per i test di volo, veniva portato in quota da un Boeing 747 SCA (Shuttle Carrier Aircraft) appositamente modificato e poi sganciato una volta raggiunta la quota operativa. Il suo primo volo ebbe luogo il 15 febbraio 1977, mentre l'ultimo è datato 26 ottobre 1977.

Columbia (designazione NASA: OV-102)

Lo Space Shuttle Columbia fu il primo Orbiter completo ad essere costruito (dopo l'Enterprise, che era "solo" un prototipo e fu utilizzato "solo" come Structural Test Article). Deve il proprio nome a quello della nave capitanata da Robert Gray che esplorò il Pacifico nord occidentale e divenne il primo vascello statunitense a circumnavigare il globo. Il nome rende anche omaggio all'omonimo modulo di comando della missione Apollo 11. Il primo volo del Columbia (STS-1) fu comandato da John Young (un veterano dello spazio proveniente dai programmi Gemini e Apollo) e pilotato da Robert Crippen, mai stato nello spazio in precedenza, ma appartenente all'equipaggio di supporto per missioni Skylab e Apollo-Sojuz. Il 1º febbraio 2003 il Columbia si disintegrò nell'atmosfera durante il volo di rientro dalla sua ventottesima missione (STS-107) compite nell'arco di 22 anni. L'esplosione avvenne nei cieli sopra il Texas, a 63 km di altezza e a circa 5 km/s (circa 20.000 kmh). Nessuno dei membri dell'equipaggio ebbe modo di sopravvivere.

  • Prima missione: STS-1 del 12 aprile 1981
  • Ultima missione: STS-107 del 16 gennaio 2003, dalla quale non fece ritorno a causa dell'incidente fatale avvenuto nel corso della fase di rientro il successivo 1° febbraio 2003


Challenger (designazione NASA: OV-099)

Lo Space Shuttle Challenger fu il secondo Orbiter a prendere servizio e venne costruito a partire dall'Enterprise (STA-099|OV-101). Inizialmente non era stato pensato per eseguire viaggi spaziali: fu destinato al programma STS dopo che fu scoperto che era più economico ricostruire un Orbiter a partire dall'Enterprise che costruirne uno zero. Anche il Challenger andò distrutto in missione: contrariamente al Columbia, distruttosi in fase di rientro, il Challenger andò distrutto in fase di decollo. I detriti raccolti sono depositati in silos missilistici decommissionati alla base aerea di Cape Canaveral.

  • Prima missione: STS-6 del 4 aprile 1983
  • Ultima missione: STS-51-L del 28 gennaio 1986, missione che terminò solo 73 secondi dopo il decollo, il guasto ad un componente difettoso del valore di pochi dollari ne causò l'esplosione


Discovery (designazione NASA: OV-103)

Lo Space Shuttle Discovery fu il terzo Orbiter ad entrare in servizio attivo ed è anche il più vecchio dei tre rimasti. Deve il proprio nome alla nave HMS Discovery, che trasportò l'esploratore James Cook nell'ultimo dei suoi tre viaggi principali. Sebbene non ufficialmente, lo Space Shuttle deve il proprio nome anche all'astronave del film "2001: Odissea nello spazio". Fu lo Space Shuttle che, nel corso delle missione STS-31 del 30 agosto 1984, mise in orbita il Telescopio Spaziale Hubble. Due delle tre missioni di manutenzione del telescopio vennero effettuate con la stessa aeronave. Ha inoltre portato in orbita e lanciato la sonda Ulisse per l'esplorazione e l'analisi del nostro sole. Fu proprio il Discovery a riprendere i voli del programma STS dopo i disastri del Challenger e del Columbia.

  • Prima missione: STS-41-D del 30 agosto 1984
  • Ultima missione: STS-133 del 24 febbraio 2011


Atlantis (designazione NASA: OV-104)

Lo Space Shuttle Atlantis fu il quarto Orbiter in ordine di costruzione e ad entrare in servizio attivo. A seguito dei disastri degli Space Shuttle Columbia e Challenger, è uno dei tre Space Shuttle ancora rimasti. Deve il proprio nome alla prima nave statunitense di ricerca oceanografica, un veliero a due alberi utilizzato dal Woods Hole Oceanographic Institution dal 1930 al 1966. Insieme al successivo Space Shuttle Endeavour, contribuì alla realizzazione e alla successiva manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con ben 9 missioni, portandone in orbita una serie di moduli. Dopo la chiusura del programma STS e il successivo pensionamento dei tre Orbiter, lo Space Shuttle Atlantis è stato destinato al John F. Kennedy Space Center in Florida, dove è sistemato con i portelloni del vano di carico aperti e il Canadarm (SRMS) esteso, proprio come se fosse ancora nello spazio ad orbitare intorno alla Terra.

  • Prima missione: STS-51-J del 3 ottobre 1985
  • Ultima missione: STS-135 del 8 luglio 2011


Endeavour (designazione NASA: OV-105)

Lo Space Shuttle Atlantis è stato il sesto (ed ultimo) Orbiter ad essere costruito e ad entrare in servizio attivo, andando a sostituire lo Space Shuttle Challenger, perso nell'incidente del 28 gennaio 1986. Fu l'ultimo a raggiungere le profondità dello spazio. Deve il proprio nome alla HMS Endeavour, la nave del XVIII secolo comandata dall'esploratore James Cook ma anche al modulo di comando dell'Apollo 15. Anche quest'ultimo Orbiter, come il predecessore Space Shuttle Atlantis, contribuì alla realizzazione e alla manutenzione della della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), oltre al trasporto da e verso la ISS di vari equipaggi della stazione stessa. Dopo la chiusura del programma STS e il successivo ritiro dal servizio attivo di tutti gli Orbiter, lo Space Shuttle Endeavour è stato destinato al California Science Center di Los Angeles.

  • Prima missione: STS-49 del 7 maggio 1992
  • Ultima missione: STS-134 del 16 maggio 2011


SRMS - Remote Manipulator System

Il Remote Manipulator System (SRMS) o Canadarm è il nome del braccio robotico che, alloggiato nel vano di carco di tutti gli Orbiter, veniva utilizzato per estrarre i payload dal vano stesso e per posizionarli in orbita e/o nella posizione prevista e richiesta (come fu per esempio per il Telescopio Spaziale Hubble, per la sonda Ulisse o per i moduli della ISS). Viene chiamato anche in quanto veniva prodotto dalla SPAR Aerospace, un'azienda con sede in Canada. Il braccio robotico è lungo 15,2 metri, un diametro di 38 cm e 6 gradi di libertà. Pesante 410 kg, possiede sei giunti che corrispondono grossolanamente alle articolazioni di un braccio umano: due giunzioni per l'imbardata e il beccheggio della "spalla", una giunzione per il beccheggio del "gomito" e tre giunzioni per l'imbardata, il beccheggio e il rollio del "polso". All'estremità opposto rispetto a quella fissata al longherone della stiva di carico è presente il dispositivo che afferra gli oggetti. Sono presenti inoltre due bracci più leggeri, chiamati braccio superiore e braccio inferiore. Quello superiore collega le giunzioni della "spalla" e del "gomito" e quello inferiore il "gomito" e del "polso".


OBSS - Orbiter Boom Sensor System

L'Orbiter Boom Sensor System (OBSS) è un braccio alla cui estremità è presente un insieme di strumenti e di sensori che può essere afferrato e manipolato dal Remote Manipulator System (SRMS) presente a bordo dello Space Shuttle. E' utilizzato per osservare le parti critiche dell'Orbiter, così da poter rilevare eventuali danni allo scudo termico. In particolare, tramite le telecamere ed i sensori dell'OBSS è possibile controllare il bordo/profilo anteriore delle ali, il muso e il compartimento dell'equipaggio. L'ispezione viene effettuata dopo il decollo e prima del rientro. I dati sono inviati a terra dove gli ingegneri controllano lo stato dell'Orbiter. L'OBSS è stato introdotto come parte del programma di "Ritorno al volo" dopo il disastro dello Space Shuttle Columbia del 2003, causato proprio da un danneggiamento dello scudo termico durante il decollo.


Lo Space Shuttle in mattoncini: tutti i principali set ufficiali

Lo Space Shuttle ha una lunga tradizione di versioni in mattoncini LEGO. Riproduzioni della iconica astronave che è stata e che è così iconica e così importante nell'immaginario collettivo sono apparsi regolarmente nel catalogo dei set LEGO sin dalla fine degli anni '80, a volte come parte di un set più ampio, a volte come modello indipendente. Set come il #6339 Shuttle Launch Pad del 1995, il #8480 Space Shuttle del 1996  o l'ultimo Space Shuttle "grande" completo di serbatoi esterni e razzo vettore del set #10231 Shuttle Expedition del 2011 sono ancora oggi tra i più ricercati dai collezionisti e dagli appassionati dei viaggi spaziali. Scopriamo insieme tutti i principali set che hanno avuto lo Space Shuttle come protagonista.

Curiosità: tra il 2010 e il 2011, vennero prodotte due versioni dello stesso set, ovvero il Creator Expert #10213 Shuttle Adventure (2010) e il Creator Expert #10231 Shuttle Expedition (2011). In realtà i due set erano esattamente identici, se non fosse che nel set Creator Expert #10231 Shuttle Expedition del 2011 i problemi strutturali che riguardavano il modulo centrale del razzo vettore vennero risolti rinforzando e progettando meglio la struttura interna al fine di renderlo più robusto e giocabile. Si tentò infatti di risolvere i problemi di robustezza e di difficile giocabilità (il modello del razzo vettore cedeva tra le mani di chi ci stava giocando) riscontrati nel precedente set Creator Expert #10213 Shuttle Adventure del 2010 con un kit di riparazione per il quale si poteva fare richiesta al Servizio di Assistenza Clienti LEGO, ma la numerosità delle richieste fu tale che venne presa la decisione di produrre nuovamente il set con una nuova struttura interna per il razzo vettore, il set Creator Expert #10231 Shuttle Expedition per l'appunto. A riprova, il set del 2011 è composto da 1.230 pezzi contro i 1.204 pezzi del precedente set del 2010. Nelle immagini qui sotto, a sinistra le istruzioni del set #10213 e a destra le istruzioni del set #10231., dalle quali si possono notare le modifiche alla struttura del grande serbatoio centrale.

#31091 Shuttle Transporter (LEGO Creator - 2019)

Il set include un camion con rimorchio a pianale e la riproduzione dello Space Shuttle completo di portelloni del vano di carico apribili, del Remote Manipulator System funzionante e di un satellite da collocare in orbita.

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#31066 Space Shuttle Explorer (LEGO Creator - 2017)

Il modello riproduce l'iconica astronave Space Shuttle, caratterizzato dal classico schema di colori bianco e nero. Il modello include i grandi motori, il vano di carico con portelloni apribili, il Remote Manipulator System funzionante e un satellite da collocare in orbita. La cabina di pilotaggio può contenere la minifigure dell'astronauta, che a propria volta potrà essere completata con una Extravehicular Mobility Unit (EMU - Sistema per la Mobilità Extraveicolare) costruibile.» Clicca qui per acquistare il set su Amazon.it


#60078 Utility Shuttle (LEGO City | Space - 2015)

Il modello riproduce una variante/versione di Space Shuttle stilizzata. Il modello include portelloni della stiva di carico apribili, il modello costruibile di un satellite da posizionare in orbita e due minifigure di astronauti complete di accessori e attrezzi.» Clicca qui per acquistare il set su Amazon.it


#10231 Shuttle Expedition (Creator Expert - 2011)

Le caratteristiche del set sono le stesse del suo predecessore, il set #10231 Shuttle Expedition. Rispetto a quest'ultimo, è stato aggiornato il progetto della struttura interna del grande serbatoio centrale, che è stato reso più robusto, stabile e giocabile.

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#10213 Shuttle Adventure (Creator Expert - 2010)

Con un'altezza di 44 cm e una apertura alare di 25,5 cm, questa dettagliata e realistica ricostruzione dello Space Shuttle include rampa di lancio, serbatoio del carburante e razzi booster staccabili, un satellite costruibile, dispiegabile grazie al Remote Manipulator System funzionante e completo di antenna pieghevole e di pannelli solari. Il modello dello Space Shuttle include dettagli realistici quali i grandi motori posteriori, il carrello di atterraggio retraibile, una cabina di pilotaggio apribile con posti a sedere per 2 astronauti (minifigure), il vano di carico con portelloni apribili e completo di Remote Manipulator System. Completano il set un veicolo di manutenzione a terra e la base di lancio completa di fari per illuminare il decollo. Sono tre le minifigure incluse: due astronauti e un membro dell'equipaggio di servizio.

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#3367 Space Shuttle (LEGO City | Space - 2011)

Riproduzione semplificata per i costruttori più piccoli dell'iconico Space Shuttle. Il modello include i portelloni del vano di carico apribili, il braccio robotico del Remote Manipulator System funzionante e un modello costruibile di Telescopio Spaziale Hubble da posizionare in orbita! La minifigure di un astronauta completa di tuta spaziale è anch'essa inclusa nel set.

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7470 Space Shuttle Discovery-STS-31 (Discovery Channel - 2003)

Il modello ricrea una delle più famose missioni dello Space Shuttle Discovery: il dispiegamento del Telescopio Spaziale Hubble. Il modello include i portelloni del vano di carico apribili, il Remote Manipulator System funzionante e un modello costruibile del Telescopio Spaziale Hubble.

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8480 Space Shuttle (LEGO Technic - 1996)

Il set è stato il primo (e finora unico) modello a tema spaziale LEGO Technic. È stato anche il secondo modello motorizzato diverso da un Universal Set LEGO Technic. Così come nel set LEGO Technic 8880 venne introdotta per la prima volta una trasmissione sincronizzata, nel set Space Shuttle la stessa è stata utilizzata per creare una trasmissione a commutazione di funzione che permette al singolo motore 9V di pilotare 4 funzioni separate. Al motore 9V è stato poi accoppiato un micro motore indipendente su un altro circuito. Infine, sono incluse anche un paio di funzioni completamente meccaniche: l'azionamento del carrello di atterraggio e degli alettoni. L'accensione (e la illuminazione) dei motori è realizzata tramite un (per allora) nuovo sistema composto da 8 cavi in fibra ottica, che instradati attraverso i motori principali si accendono in modo sequenziale quando l'unità di illuminazione alla quale sono collegati viene alimentata. Il modello era anche ricostruibile come Sommergibile.» Clicca qui per acquistare il set su eBay.it


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