Le Cronache Perdute di Dragonlance è una delle più importanti trilogie dei così detti Cicli Secondari che fanno parte dell'enorme corpus di romanzi che hanno contribuito a sviluppare la lore di Dragonlance, una delle ambientazioni “storiche” e più amate di Advanced Dungeons & Dragons. La prima particolarità di questa trilogia è che i suoi romanzi fungono da raccordo per quelli della storica trilogia principale ovvero quella de Le Cronache di Dragonlance: di fatto gli avvenimenti delle due trilogie si svolgono parallelamente. L'altra particolarità è che Le Cronache Perdute di Dragonlance furono pubblicate originariamente fra il 2006 e il 2008, oltre due decenni dopo Le Cronache di Dragonlance, e sono scritte da Margaret Weis e Tracy Hickman ovvero i due scrittori che maggiormente hanno legato il loro nome a Dragonlance e che avevano dato inizio a tutto proprio con la pubblicazione de Le Cronache di Dragonlance a partire dal 1985.
Recuperate il nostro articolo: La guida ai romanzi di Dragonlance
I 5 migliori motivi per leggere Le Cronache Perdute di Dragonlance
- I dungeons di Dungeons and Dragons
- Gli artefatti magici
- Lord Soth
- Una, due, tre compagnie?
- Caotico Neutrale
I dungeons di Dungeons and Dragons
Dungeons and Dragons ovvero, molto liberamente, sotterranei e draghi. I draghi sono centralissimi nella lore di Dragonlance ma bisogna riconoscere anche ai primi due libri della trilogia de Le Cronache Perdute di Dragonlance ovvero I Draghi degli Abissi dei Nani e I Draghi dei Signori dei Cieli di mettere al centro della narrazione anche la componente dei "sotterranei". Che sia la pericolosa spedizione di Flint e Tass all'interno della Tomba di Re Duncan, irta di pericoli e trabochetti, nel regno sottorraneo di Thorbardin oppure quella disperata nel gelido Icereach di Laurana con Sturm, Flint, Tasslehoff e i tre Cavalieri di Solamnia, capeggiati da Sir Derek Crownguard, per recuperare il mitico Globo dei Draghi dal labirinto di ghiacchio del mago elfo oscuro Feal-Thas, è indubbio come questi primi due libri della trilogia riescano perfettamente a narrare, con la giusta tensione e drammaticità, le meccaniche di dungeon crawling che rappresentano una delle fasi più divertenti, ma anche più pericolose, di ogni sessione di D&D.
Gli artefatti magici
Le Cronache Perdute di Dragonlance introducono o reintroducono una serie di artefatti magici. Queste tipologie di oggetti dalle incredibili proprietà sono da sempre bramati da qualsiasi avventuriero ma spesso nascondono dagli indesiderati effetti collaterali. Il più importante fra questi oggetti magici con cui gli Eroi delle Lance fanno i conti ne Le Cronache è senz'altro il Martello di Kharas anche conosciuto come Martello dell'Onore. Si tratta di un martello benedetto dal Dio Reorx e con il quale, in combinazione con il Braccio d'Argento dell'Ergoth, è possibile forgire una Dragonlance. Appartenuto al condottiero nano Kharas, che combattè al fianco dei Cavalieri di Solamnia, contro Takhisis, venne da lui stesso nascosto dopo che, successivamente al Cataclisma quando i nani sigillarono le porte del loro regno di Thorbardin, vi fu una guerra civile fra i vari clan sobillata dal perfido Fistandantilus. La leggenda vuole che colui che ritrovi il Martello sia dichiarato il vero Re dei Nani, un aspetto che mettere in seria difficoltà Flint Fireforge.
Fra gli altri artefatti magici importanti incontrati e/o posseduti dagli Eroi delle Lance c'è l'Elmo di Grallen. Originariamente ritrovato da Raistlin all'interno della fortenzza Skullcap ne I Draghi degli Abissi dei Nani, venne indossato da Sturm Brightblade che finì per essere posseduto dallo spirito del principe Grallen, un principe dei nani, figlio del Sommo Re Duncan, morto secoli prima durante le Guerre di Porta dei Nani. Fu poi indossato da Flint Fireforge durante il Consiglio dei Thane a Thorbardin e venne usato per entrare nella tomba di Re Duncan. Poi c'è Wyrmslayer ovvero la leggendaria la spada incantata appartenuta al Re degli Elfi Kith-Kanan. La sua particolarità è quella di essere, fra le altre cose, un flagello per i draghi malvagi: fu forgiata dagli Elfi di Qualinesti durante la Seconda Guerra dei Draghi al fine di respingere i draghi malvagi di Silvanesti. Quando gli Eroi delle Lance si infiltrarono nella Sla-Mori penetrarono nella tomba dimenticata di Kith-Kanan, caddero in un'imboscata di un mostro dalla forma di una lumaca gigantesca. Questo mostro li attaccò, e sputò acido sulla spada di Tanis, fondendola. Senza spada, Tanis cercò una nuova arma e la trovò sul trono/sepoltura di Kith-Kanan, dove forse lo stesso spirito di Kith-Kanan gli consegnò la lama.
Lord Soth
Le protagoniste assolute de I Draghi dei Signori dei Cieli sono le due rivali, anche e soprattutto in amore, Laurana e Kitiara. Se la prima si trasformerà da principessa a guerriera e sarà forgiata dall'impresa contro Feal-Thas di cui abbiamo accennato poco sopra, Kitiara si ritroverà accusata dall'Imperatore Ariakas di aver cospirato contro di lui organizzando la rivolta a Pax Tharkas e l'assassinio del Signore dei Draghi Verminaard. Pur risparmiandola, Ariakas affida a Kitiara una missione ritenuta impossibile: trascorrere la notte a Dargaard Keep e convincere il suo signore, Lord Soth, a schierarsi dalla parte di Takhisis.
Pur avendo esordito ufficialmente ne I Draghi dell’Alba di Primavera, è in I Draghi dei Signori dei Cieli che il tragico background di Soth viene narrato gettando nuova luce su quello che è considerato uno dei più grandi villain mai apparsi in Dungeons and Dragons. Sir Loran Soth era una Cavaliere di Solamnia che si invaghi della sacerdotessa elfica Isolde Denissa che condusse a corte. Possessivo, geloso e ossessionato dalla sua successione, Soth assassinò prima la moglie quando questa diede alla luce un figlio deforme e poi lasciò morire Isolde, che divenne la sua seconda moglie, proprio all'alba del grande Cataclisma convinto che questa l'avesse tradito. Fu proprio Isolde a maledirlo condannandolo ad una vita eterna di tormenti e trasformandolo in Lord Soth, il Cavaliere della Morte che guida uno stuolo di non-morti e ghoul, perennemente accompagnato dal lamento delle sacerdotesse elfiche trasformatesi in banshee. Anche e
Tracy Hickman ha raccontato di aver creato il personaggio perché aveva bisogno di un antagonista abbastanza potente da contrapporre agli Eroi delle Lance durante la battaglia alla Torre del Sommo Chierico, e in quel momento Lord Soth entrò improvvisamente nella sua mente con storia e personalità complete. Lord Soth confesserà di essere affascinato da Kitiara e di volerne possedere l'anima tanto da schierarsi al suo fianco non solo durante Le Cronache ma anche nel ciclo de Le Leggende decisione che gli costerà un "breve" esilio anche nel Semipiano del Terrore meglio noto come Ravenloft.
Una, due, tre compagnie?
Una delle peculiarità e dei pregi de Le Cronache Perdute di Dragonlance è quello di poter presentare più storie, anche all'interno dello stesso libro, tutte dal tono sicuramente diverso rispetto a quello delle storiche Le Cronache di Dragonlance. Nello specifico questa trilogia divide la compagnia degli Eroi delle Lance mostrando percorsi e quest alternative, angoli di Krynn poco conosciuti e vecchi personaggi da una nuova prospettive e nuovi personaggi. Non si tratta di una necessità meramente narrativa, dettata dal dover "colmare i buchi" de Le Cronache, bensì di mantenere fede all'ispirazione iniziale dietro la creazione di Dragonlance ovvero unire le classiche meccaniche esplorative e di dungeon crawling con una trama di ampio respiro che si dislocasse in un mondo ricco e vibrante.
Caotico Neutrale
Ne I draghi dell'alba di primavera, Raistlin abbandona suo fratello Caramon ed il resto dei suoi compagni proprio quando la nave su cui stanno viaggiando è spinta da Skie, il drago blu di Kitiara, al centro del Mare di Sangue di Istar. Raistlin infatti decide di utilizzare il Globo dei Draghi di cui è entrato in possesso a Silvanesti per teletrasportarsi lontano, ma dove di preciso? Lo ritroviamo, in I Draghi dei Signori del Tempo ovvero il terzo ed ultimo libro della trilogia de Le Cronache Perdute di Dragonlance, a Neraka dove completa il suo passaggio da Veste Rossa a Veste Nera. È indubbio che Raistlin sia uno dei personaggi più affascinanti di tutta la lore di Dungeons and Dragons ma in questo libro, che lo vede assoluto protagonista, è interessante notare anche come gli autori riescano benissimo a fargli interpretare l'allineamento caotico neutrale.
Il mago infatti lavora per il proprio tornaconto in un pericolosissimo doppiogioco: da un lato si allea di fatto con Takhisis, la Regina delle Tenebre, ma dall'altro ne scopre il piano per spazzere via tutti gli Dei da Krynn e con essi la magia che lo costringe a lavorare con la resistenza che si è formata a Neraka composta da alcuni insospettabili figure. In tutto pende sulla testa del mago anche il patto stretto con l'arcimago Fistandantilus che gli ha sì concesso incredibili poteri ma rischia di divorargli l'anima.
Le Cronache Perdute di Dragonlance: i volumi
I Draghi degli Abissi dei Nani
Gli eventi raccontati qui, fra cui il ritrovamento del Martello di Kharas, sono collocati fra I Draghi del Crepuscolo d'Autunno e I Draghi della Notte d'Inverno.
I nostri eroi sono tornati, ma i loro nemici mortali non demordono, per cui andranno incontro a nuove avventure e a nuove insidie nei primi mesi della Guerra delle Lance. I compagni credono di aver ucciso il malvagio Signore dei Draghi Verminaard. Hanno salvato i profughi di Pax Tharkas e li hanno portati in una valle nelle montagne di Kharolis. Tanis e Flint vengono inviati a cercare il regno nanico di Thorbardin, da tempo perduto, sperando di persuadere i nani a dare rifugio ai profughi per l'inverno. Mentre gli eroi corrono contro il tempo per salvare le vite degli innocenti che dipendono da loro, Flint è costretto a fare una scelta difficile, da cui potrebbe dipendere il futuro di Krynn. E l'unico su cui può contare è Tasslehoff Burrfoot, lo spensierato kender.
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I Draghi dei Signori dei Cieli
Gli eventi raccontati qui, fra cui l'incontro tra Kitiara e Lord Soth, la storia di Laurana e il recupero del Globo dei Draghi, si collocano prima de I Draghi della Notte d'Inverno.
Kitiara scopre che il suo amante di un tempo, Tanis Mezzelfo, e i suoi amici sono responsabili della morte del Signore dei Draghi Verminaard. La scoperta espone al pericolo Kit, poiché l'Imperatore Ariakas viene a sapere della connessione e sospetta che Kit abbia organizzato l'assassinio. Ordina allora alla sua strega, l'esotica Iolanthe, di spiare Kit, che segna il suo destino nel momento in cui si getta alla ricerca di Tanis, un atto che convince Ariakas che è davvero una traditrice. Ma Kit non è tipo da accettare una condanna a morte senza battere ciglio. La rivale di Kit, Laurana, inizia il suo viaggio verso il destino dirigendosi a Icereach con Sturm, Flint, Tasslehoff e tre Cavalieri di Solamnia, guidati da Sir Derek Crownguard. I cavalieri sono alla ricerca di un mitico Globo dei Draghi che sarà la salvezza di Solamnia. Quello che nessuno di loro sa è che sono caduti in una trappola mortale tesa dal mago elfo oscuro Feal-Thas...
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I Draghi dei Signori del Tempo
Gli eventi raccontati qui, nello specifico il patto fra Raistlin e Fistandantilus, si collocano prima de I Draghi dell'Alba di Primavera.
Il mondo celebra l'Alba di Primavera. La Guerra delle Lance sta volgendo al termine, nel bene e nel male. Il mago Raistlin Majere tesse i suoi intrighi con la Regina delle Tenebre. Takhisis ha in programma di distruggere gli dei della magia nella Notte degli Occhi, quando tutti i maghi si riuniranno presso la Torre di Wayreth. Raistlin deve trovare un modo per sventare la trama, anche se questo significa combattere contro la sorella, la Signora dei Draghi Kitiara, e il suo terrificante alleato, il cavaliere della morte, Lord Soth. Ma Raistlin deve ancora sconfiggere il suo ultimo nemico: l'arcimago Fistandantilus, che, a sua volta, cerca di uccidere Raistlin e di rubargli l'anima. Il futuro di Krynn sembra ormai scritto. Tutti pensano di sapere come andrà a finire la storia, ma una sola notte e una fatidica decisione di Raistlin Majere potrebbero rimettere tutto in gioco.