I fan di JoJo là fuori di certo stavano aspettando con l'acquolina in bocca l'anime di Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 1 (se invece siete alla ricerca delle uscite del manga originale scritto e illustrato dal Maestro Hirohiko Araki, date un'occhiata a questa ricca pagina su Amazon), magistralmente realizzato ancora una volta da David Production in collaborazione con Warner Bros. Japan.
- Recuperate il nostro articolo: Le Bizzarre Avventure di JoJo: un manga che ha riscritto le regole
Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 1
Secondo il parere di alcuni fan di JoJo, Stone Ocean è una delle serie meno apprezzate, anzi, probabilmente la meno apprezzata. Il consiglio allora è questo: non lasciatevi influenzare, e godetevi questa straordinaria stagione, i cui primi 12 episodi sono davvero intensi, ricchi di colpi di scena e di Stand con poteri a dir poco bizzarri, in perfetto stile JoJo.
Prima però di procedere con la recensione vera e propria di JoJo Stone Ocean Parte 1, dovete sapere che, purtroppo, persistono i problemi legati ai diritti d'autore sui nomi delle band e i titoli dei brani menzionati esplicitamente nel manga originale di Hirohiko Araki.
Per farvi solo l'esempio dello Stand della protagonista, Joline Cujoh (a lei piace firmarsi così), nel doppiaggio italiano, ma anche se guardate la versione originale in giapponese con i sottotitoli in italiano, viene chiamato Stone Ocean, mentre il suo vero nome è Stone Free, come lo storico brano del 1966 che fa da lato B al singolo di Hey Joe di Jimi Hendrix:
Purtroppo, parte dei significati delle scelte dei nomi si perde del tutto, mentre altre volte sembra quasi inspiegabile: ad esempio, che bisogno c'era di modificare il nome dello Stand Kiss chiamandolo Smack, visto che "kiss" può essere semplicemente la parola in inglese che sta per "bacio"? C'è un motivo ben preciso però per cui la sesta parte della saga generazionale di JoJo si chiama Stone Ocean, mentre lo Stand di Joline si chiama Stone Free, ed è la stessa Joline a spiegarcelo nell'anime di JoJo Stone Ocean Parte 1, come potete vedere anche dal trailer qui di seguito:
Stone Free Vs. Stone Ocean
Joline Kujo deve scontare una pena di 15 anni in un carcere di massima sicurezza a causa di un incidente stradale in cui è stata coinvolta. Lì conoscerà diversi individui bizzarri, alcuni dei quali saranno parte della sua squadra, mentre altri faranno parte dello schieramento opposto. Questi primi 12 episodi di JoJo Stone Ocean Parte 1 sono ambientati quasi interamente nel carcere di Green Dolphin Street, nome ispirato a quello del brano di Miles Davis del 1958:
Ora, però, non pensiate che si tratti di una specie di Orange Is the New Black con gli Stand! Il paragone fa di certo sorridere, ma non è attinente. Quando Joline scopre il suo potere, naturalmente non ne comprende bene il significato, un po' come avvenne anche a suo padre da ragazzo, quando scoprì che una forza misteriosa, il suo invincibile Star Platinum, lo proteggeva anche dai proiettili. Questo non è il solo parallelismo fra le vicende di padre e figlia, ma riteniamo sia meglio non approfondire ulteriormente questo aspetto, per evitare spoiler massicci su JoJo Stone Ocean Parte 1.
Poiché la ragazza è detenuta in un carcere di pietre e cemento, la serie si intitola Stone Ocean, "Oceano di Pietra", per cui non può essere anche il nome dello Stand di Joline, che sceglie invece di chiamarlo Stone Free per simboleggiare il fatto che quel bizzarro "potere mentale" la renderà un giorno finalmente libera dall'oceano di pietra in cui è intrappolata.
Si tratta di una sfumatura di significato dall'importanza non indifferente (diversamente da Golden Wind/Gold Experience, ad esempio), perché il nome della saga e quello dello Stand della protagonista sono intimamente collegati, ma purtroppo nelle traduzioni in italiano si perde, ed è un peccato.
JoJo Stone Ocean Parte 1: cosa vi aspetta
Uno dei primi dettagli che potreste notare guardando già il primo episodio di JoJo Stone Ocean Parte 1 è la bizzarra scelta cromatica, particolarità questa, però, che abbiamo potuto riscontrare anche nelle serie precedenti, soprattutto in Diamond Is Unbreakable. Visivamente, ancora una volta David Production rende giustizia alla mano del Maestro Araki e all'evoluzione del suo stile e del suo tratto, sempre riconoscibile, nonostante i cambiamenti.
Anche in questo caso, senza scendere nei dettagli, se siete anche dei fan di One Piece di certo noterete che il nome di Emporio Alniño è fin troppo simile a quello di Emporio Ivankov; inoltre, il potere di un certo Whitesnake (leggendaria band rock fondata dal cantante David Coverdale dopo aver lasciato i Deep Purple) ricorda in parte quello di un personaggio di One Piece (se lo rivelassimo, sarebbe uno spoiler davvero pesante, per cui vi lasceremo scoprirlo). Insomma, Oda conosce, ama e omaggia JoJo molto spesso nella sua straordinaria opera!
JoJo Stone Ocean Parte 1 è a tutti gli effetti un JoJo: colori ultra saturati, tanti Stand uno più bizzarro dell'altro e una trama che più che dipanarsi sembra infittirsi sempre più, un po' come i "fili" di Stone Free! Grande importanza dunque alla narrazione, ma senza dimenticare l'azione, anche se si svolge "fra quattro mura". Qualcuno sta cercando di far fuori Joline, ma perché? Per fortuna anche suo padre è un portatore di Stand, ma sembra che la ragazza non gli sia troppo affezionata: suo padre è sempre assente nella sua vita per via del suo lavoro di biologo marino (???), ma le cose stanno davvero così? Chi sono i nemici e perché c'è sempre qualcuno che vuole sterminare l'intera discendenza dei Joestar?
Alcune di queste domande troveranno risposta nei primi 12 episodi di JoJo Stone Ocean Parte 1, mentre per le altre dovremo attendere la messa in onda delle puntate relative agli archi narrativi successivi. Al momento attuale, non ci sono ancora conferme ufficiali da parte di Netflix riguardo il numero totale degli episodi di Stone Ocean, ma è facile ipotizzare che, anche questa volta, saranno 39.
I primi 12, entusiasmanti episodi di JoJo Stone Ocean Parte 1 sono disponibili in esclusiva su Netflix a questo indirizzo, insieme a Phantom Blood/Battle Tendency e Stardust Crusaders.