Le 10 cose che generano ansia nei cosplayer

Le 10 cose che generano ansia ai cosplayer perché finché c'è cosplay c'è... ansia!!!

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a cura di Milena Vigo

Il cosplay, vissuto da cosplayer ci regala da sempre tantissime emozioni, positive nel maggiore dei casi; come la soddisfazione di aver completato con le nostre mani un abito, un armatura, un accessorio importante, una scenografia, oppure di aver messo insieme un costume che desideravamo tanto realizzare, e la gioia di poter andare in fiera o ad un evento per sfoggiarlo, fare tante foto e condividere la nostra passione con gli altri.

Ma spesso quello che come risultato da la felicità, è frutto di fatiche, sofferenze, momenti di sconforto, e soprattutto ansie! Questo perché, non solo ogni persona è generalmente critica con sé stessa, ma ha sicuramente delle paure da tenere a bada, e delle aspettative che a volte non riesce a soddisfare, soprattutto quando subentra quel sentimento che tanto odiamo, chiamato appunto ansia!

L'ansia non è sempre e necessariamente un sentimento negativo; a volte è un campanello d'allarme utile ad identificare esattamente le cose alle quali teniamo maggiormente, cosa ci preoccupa e cosa crea in noi quell' adrenalina che ci manda avanti continuando a lottare per raggiungere i nostri obbiettivi, piccoli o grandi che siano.

Per questo, abbiamo preso un campione di qualche migliaia di cosplayer italiani ed insieme a loro abbiamo stilato una classifica delle 10 cose che generano ansia nei cosplayer!

Vediamole insieme!

Le 10 cose che generano ansia nei cosplayer

L'ansia sociale

Dal sondaggio è emerso che in molti cosplayer l'ansia viene generata da fattori sociali, quali la paura di essere criticati, di trovarsi a subire del body shaming, di sentirsi dire che sembrano usciti da una carnevalata, o in definitiva di non ricevere i meritati apprezzamenti per il loro lavoro, con complimenti e foto.

La maggior parte delle volte che un cosplayer decide di interpretare un personaggio portandone il costume in fiera lo fa per cercare altri fan della serie, apprezzamenti sul proprio lavoro, e senso di aggregazione. Se questi vengono a mancare la delusione è grandissima, e lascia generalmente spazio a un senso di solitudine, che non dovrebbe esistere in un'attività come questa dove l' importanza della community dovrebbe essere un concetto fondamentale.

A questo si aggiunge l' ansia di aver paura di non riuscire a passare abbastanza tempo con le persone che si incontrano in fiera, di non riconoscerle passandogli di fianco per caso, finendo per fare la figura dei maleducati, di perderle in giro tra la folla e non ritrovarsi finché la manifestazione non è giunta al termine.

Ansia da toilette

Arrivare ai bagni, facendo anche lunghe file in attesa del proprio turno, è il meno per il cosplayer che soffre di ansia da toilette! Il vero ed unico problema che si pone fra lui e l'agognato, ma nel contempo anche odiato, gabinetto è il costume; spesso ingombrante, difficile da smontare al volo, in grado di rendere questa attività semplicissima una trafila brigosa che chiaramente nessuno si augurerebbe di dover affrontare in fiera.

Generalmente il cosplayer in preda all'ansia da toilette smette di bere qualunque tipo di liquido dal momento in cui mette addosso il costume, pregando la sua vescica di aver già dato tutto prima di compiere questa operazione. Notoriamente espletare le proprie funzioni in un bagno pubblico è difficile per chiunque, complici gli spazi ristretti e talvolta la poca pulizia degli ambienti.

Vestiti lunghi, ali, ed armature di ogni genere rendono impossibili questo tipo di attività, quindi il cosplayer sarà costretto a rimuovere pazientemente il costume quando sentirà la necessità di andare alla toilette, chiedendo aiuto spesso a terzi, per poi doverselo far rimontare addosso nuovamente una volta uscito dal bagno. L'ansia da toilette subentra proprio qui, quando il suo cervello comprende che dovrà più volte al giorno, eseguire questa scocciante operazione !

Il viaggio della Speransia

Partire da ogni dove per arrivare in fiera con treni, auto, pullman e mezzi di qualunque altro tipo instaura nel cosplayer un ansia terribile. Le domande che esso si pone sono tante. Se troverà parcheggio ma ancor prima la strada giusta per arrivare alla manifestazione.

E mentre si pone questi quesiti sa che dovrà fare tutto in fretta e furia con il deficit di aver addosso la tipica stanchezza di chi si è dovuto svegliare alle 4:00 del mattino per partire alle 6:00 dopo 42 check dei bagagli e un viaggio che deve necessariamente farlo arrivare in fiera prima dell'apertura, prima che i parcheggi si esauriscano, la fila diventi chilometrica e facendogli perdere la mattinata.

Dal sondaggio è emerso che per molti il viaggio di arrivo in fiera è motivo di ansia finché non si trasforma in adrenalina, dal momento che l'orologio collabora dicendogli che si trova in perfetto orario e vede almeno in lontananza l'edificio dove viene ospitato l'evento.

Il tempo è tiransia

Non riuscire a finire il proprio costume per un determinato evento è una delle paure più grandi di qualunque cosplayer. Non importa quanto tu sia organizzato, o pronto all'imprevisto, l'imprevisto potrebbe sempre essere più pronto di te!

Calcolare male i tempi di asciugatura, di confezionamento, o di assemblamento dei pezzi può risultare un grande ostacolo per il cosplayer che è deciso a terminare in tempo il lavoro che si era prefissato di esibire l' indomani in fiera. Questo purtroppo finisce per generare notti insonni e grandissime delusioni.

Ansia da palcoscenico

Al sesto posto troviamo l'ansia da palcoscenico che comprende non solo la paura di esibirsi davanti ad un pubblico o dover sottostare al giudizio di una giuria formata da altri cosplayer, ma anche il timore che qualcosa tecnicamente vada storto nell'esibizione, come ad esempio una traccia mal funzionante, una coordinazione imperfetta con gli altri membri in scena, la compromissione della scenografia o dei propri costumi ed accessori sul palco.

Non c'è niente di più brutto che provare tante volte una scena e vederla andare male portandosi addosso la sensazione di aver fatto una brutta figura o di non aver curato tutto come si avrebbe voluto.

Dove lasciare i propri bagagli

Qualunque cosplayer avrà sempre con sé almeno un bagaglio, contenente non solo gli effetti personali, ma anche il suo costume fino a quando non lo indosserà, che verrà poi sostituito all'interno del bagaglio con un cambio di vestiti in grado di permettergli di riprendere una forma "normale" e "civile" alla fine della manifestazione.

Anche il cosplayer più spavaldo che decide di arrivare già in cosplay da casa, sa per certo che non potrà non avere con se nemmeno una borsetta. I più ingegnosi creano tasche nascoste all' interno del costume, ma chi ha troppa roba da poterla tenere addosso, sarà costretto a rivolgersi al guardaroba, non sempre presente in modalità custodita.

Ecco che in questo momento l'ansia da ubicazione sicura del bagaglio, si fa strada nel cervello del cosplayer, il quale per tutta la fiera continuerà a sperare di ritrovare sani e intatti tutti i suoi averi.

L'ansia da imprevisto generalizzato

In quarta posizione troviamo l'ansia da imprevisto generalizzato, ovvero la paura del cosplayer che qualcosa in generale possa andare storto.

Il sondaggio ha evidenziato che molti cosplayer provano ansia quando arrivano in fiera perché non sanno che situazione dovranno affrontare, dove si trovano i camerini, quanta gente ci sarà dentro e quanto tempo ci vorrà loro per prepararsi e correre ad iscriversi alla gara nella speranza di aver portato correttamente tutti i documenti e le tracce audio che servono loro.

La paura di arrivare troppo tardi al banco delle iscrizioni, e di conseguenza di dover rinunciare alla gara, è sicuramente il motivo principale del tipo di ansia descritta in questa posizione della classifica.

Ansia Metereopatica

Sul podio, in terza posizione troviamo l'ansia metereopatica, ovvero il timore di non sapere in che condizioni climatiche si troverà il giorno della manifestazione.

Questo timore genera altre ansie nel nostro campione di cosplayer; quali l'ansia di ammalarsi per il freddo, rovinarsi il costume sotto la pioggia, sentirsi male sotto al sole, e per le donne che la data della manifestazione coincida con quella del loro ciclo mestruale.

Rottura del cosplay

Dopo tanto lavoro, e tanta fatica, la cosa più brutta che possa capitare ad un cosplayer, anche a quello più meticoloso che ha effettuato per giorni il beta test del costume in casa sua, è quella della rottura di qualche pezzo del suo cosplay.

Purtroppo capita spesso che nel trasporto, o urtando qualcuno nella folla, avendo assemblato dei pezzi del costume in fretta, o con tecniche non testate precedentemente qualche parte del cosplay si rompa nel bel mezzo della fiera. È una cosa tanto comune quanto odiata dai cosplayer, in grado di invalidare loro una gara importante, o anche semplicemente una giornata di divertimento.

Dimenticansia

In prima posizione, grazie alla maggior parte dei voti si classifica la dimenticansia! Non esiste cosplayer che non abbia mai dimenticato, o rischiato di dimenticare un pezzo del proprio cosplay a casa. L' ansia più grande di un cosplayer, dal risultato del nostro sondaggio, è proprio questa!

Ma a quanto si evince dalle loro risposte, non si tratta solo dimenticare un pezzo a casa, alcuni ci hanno anche confidato di aver il terrore di lasciare qualche sacchetto contenente pezzi del cosplay, o un arma impacchettata ben bene, sul treno a causa del trambusto e della situazione caotica che si crea quando hai la testa sovra pensiero e tanti bagagli con te.

Il nostro consiglio per chi soffre l' ansia da cosplay è sempre lo stesso: take it easy and have fun!

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