Otto anni fa, Hollywood ha annunciato di voler aprire l'Academy Museum of Motion Pictures, il museo legato all'organizzazione che coordina e assegna gli Oscar. Con il taglio del nastro previsto per il 14 dicembre, iniziano a emergere i primi dettagli sul come verranno gestite le mostre e gli allestimenti. Spike Lee, Pedro Almódovar e altri registi collaboreranno a strutturare le prime esibizioni, accompagnati dall'esperienza sonora di Hildur Guðnadóttir e Ben Burtt, rispettivamente il compositore di Joker e un celebre veterano di LucasFilms.
«Apriremo l'Academy Museum con esibizioni e programmi che illumineranno il complesso e affascinante mondo del cinema – la sua arte, la tecnologia, gli artisti, la storia e l'impatto sociale – attraverso una gamma di voci diverse e coinvolgenti», ha dichiarato Bill Kramer, direttore del museo. «Racconteremo storie complete del fare film – celebrative, educative e a volte critiche e scomode. Dalle prospettive globali e fondate sulle impareggiabili collezioni e sulle competenze dell'Academy, queste prime esposizioni definiranno questo museo come un esempio incomparabile a qualsiasi altra esperienza similare legata al mondo del cinema».
Gli organizzatori sono ovviamente consapevoli del fatto che l'attuale emergenza sanitaria stia mettendo a repentaglio tutto ciò che ha a che vedere con raduni e conferenze, ma, questionati a riguardo, manifestano l'intenzione di non alterare la propria scaletta di marcia.
«Siamo profondamente consapevoli dello star lavorando all'apertura dell'Academy Museum in un periodo di grande sfida. Nel secolo scorso, i lungometraggi hanno riflesso e influenzato grandi problemi ed eventi storici. Le storie che raccontiamo nell'Academy Museum sono una parte di queste vicende più ampie e noi ci impegniamo a evidenziare l'impatto sociale dei film. Ci auguriamo giorni più luminosi per tutti, ovunque», ha concluso Kramer.
L'Academy Musem è situato tra Wilshire Boulevard e Fairfax Avenue, Hollywood, Los Angeles. Il palazzo conta sei piani di sale, alcune interamente dedicate ai classici della filmografia statunitense quali Il mago di Oz, The Matrix e Quarto Potere.