La Vita e la Morte della Potente Thor: l'epica saga di Jane Foster [Recensione]
La Vita e la Morte della Potente Thor: in un confanetto da collezione l'emozionante saga di Jane Foster
Advertisement
a cura di Manuel Enrico
In sintesi
La Vita e la Morte della Potente Thor: in un confanetto da collezione l'emozionante saga di Jane Foster
Il ritorno di Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe in Thor: Love and Thunder è stato accolto con grande entusiasmo da parte dei fan del franchise, che hanno sempre mostrato un certo trasporto per il personaggio interpretato da Natalie Portman. Sin dai primi annunci che vedevano la Portman vicina alla produzione si è cominciato a speculare su come sarebbe tornata Jane nel Marvel Cinematic Universe, ma quando il trailer ci ha presentato una sua versione ‘potente’ è stato subito chiaro, per i lettori del Marvel Universe fumettistico, che sarebbe stato nuovamente Jason Aaron a influenzare la trama del film di Waititi, che si è ispirato a uno dei capitoli più emozionanti e strazianti di Jane Foster, recentemente raccolto in La Vita e La Morte della Potente Thor.
Per quanto comprensibile che in concomitanza con l’uscita del nuovo film del Marvel Cinematic Universe che vede Jane Foster come protagonista al fianco del Dio del Tuono, l’uscita di un cofanetto come La Vita e La Mote della Potente Thor è un’occasione per recuperare uno dei momenti più intensi del recente passato marveliano. Memore della lezione di grandi maestri della Casa della Idee, in primis Walter Simonson, durante la sua gestione dell’asgardiano, Aaron ha dato a Thor una valorizzazione emotiva che ha consentito di esplorare come raramente in precedenza la dimensione interiore del Dio del Tuono. Una visione autoriale che ha aperto anche le porte a una riscrittura del mito di Jane Foster, che da personaggio secondario del mito del Vendicatore asgardiano assurge a protagonista, a ‘degna’. Questo lungo arco narrativo ha quindi non solo dato ulteriore concretezza a una parentesi particolare del mito di Thor, ma ha consentito di assistere alla nascita di una nuova eroina, la Potente Thor.
La Vita e la Morte della Potente Thor: come rivivere l'epica saga di Jane Foster
La nascita della Potente Thor
La presenza di Jane Foster nel mito di Thor risale agli albori della vita editoriale del Dio del Tuono, ovvero in Journey into Mystery #84. Creata da Stan Lee e dal fratello Larry Lieber, Jane venne realizzata graficamente da Jack Kirby, nelle prime apparizioni il cognome era Nelson, ed era nata idealmente come interesse romantico di Donald Blake, l’identità umana del Thor dei primi anni. Nel suo ruolo di infermiera di Blake, Jane ebbe modo di entrare spesso in contatto anche con Thor, sviluppando un duplice interesse verso entrambi. Quando Thor le rivelò la sua vera identità, si scatenarono una serie di eventi che ebbero come esito finale la rimozione dalla memoria della donna di qualunque ricordo legato a Thor, un’amnesia grazie alla quale Jane ebbe modo di trovare l’amore in Keith Kincaid. Ma questa vita lieta terminò presto, con la perdita della sua famiglia e con al scoperta, poco tempo dopo, di aver contratto il cancro.
Nel medesimo periodo, Thor era divenuto indegno, sempre sotto l’attenta pianificazione di Aaron. In seguito a un sussurro al suo orecchio da parte di Nick Fury, al termine del maxi-evento Original Sin Thor perdeva la convinzione di esser degno di brandire Mjolnir, condizione che gravò pesantemente sull’asgardiano anche in successivi eventi del Marvel Universe, come Secret Empire. Occasione che ha, lasciando Mjolnir in attesa di qualcuno degno di brandirlo, richiesto che arrivasse qualcuno in grado di diventare il Potente Thor. uesto particolare momento della vita di Thor fu utile a Jason Aaron, alla guida del personaggio, che ebbe modo di poter così realizzare una sua idea:
“L’idea era scaturita dopo che Thor era divenuto indegno, un momento verso cui mi ero sempre diretto. Mi piaceva l’idea di confrontarmi con il concetto dell’esser degni e di cosa significasse essere un dio meritevole all’interno del Marvel Universe. Insomma, mostrare il dio del tuono che ogni mattina si sveglia, guarda il suo martello, e si interroghi se sia ancora degno di brandirlo. E ovviamente, un giorno scopre di non esserlo. Questo apre le porte per qualcun altro che possa impuganre Mjolnir e fare le sue veci. . Davvero, l’unico personaggio a cui abbiamo pensato è stato Jane”
E brandendo Mjolnir, Jane divenne la Potente Thor
Esser degni
Il rapporto tra Thor e il suo martello è da sempre fondato sul concetto di esser degno di brandire l’arma, una riprova della bontà d’animo dell’asgardiano, o di coloro che nel corso degli anni hanno brandito il martello. Simonson aveva mostrato Beta Ray Bill come degno di utilizzare Mjolnir, ma Aaron decise di spingere ulteriormente oltre questo aspetto con la sua scelta di affidare a Jane questo potere.
Quando Jane impugna Mjolnir, sa già di aver il cancro, e da medico è conscia di come la sua unica speranza sia la chemioterapia. Eppure, quando Mjolnir la chiama affinché sia la Potente Thor (‘Deve sempre esseci un Thor’), Jane non esita a rispondere alla chiamata. Anche se questa rischia di esser controproducente per la sua salute, considerato come uno dei poteri del martello asgardiano sia proprio quello di preservare l’organismo di chi lo brandisce dai veleni, compresa la chemio. Aaron basa su questo aspetto dell’arma magica la caratterizzazione della Potente Thor, rendendola ‘degna’ attraverso un sacrifico conscio, sapendo che l’uso di Mjolnir la avvicina costantemente alla morte.
Rimani aggiornato su tutte le nostre news ed articoli. Iscriviti al canale Telegram di CulturaPOP
Aaron imbastisce una narrazione epica, che introduce elementi ironici e intreccia la figura di Jane, intenta a meritare l’suo di Mjolnir, alla reticenza agardiana, in primis quella di Odino, di vedere la leggendaria arma di Thor in mano a questa sconosciuta. Il primo capitolo della saga della Potente Thor (La Dea del Tuono) mostra in modo evidente la difficoltà di Jane nell’accettare la sua nuova, entusiasmante vita, ma anche come farsi accettare da chi non comprende come sia possibile che Thor non sia più degno di brandire l’arma, ora in mano a lei.
La saga de La Potente Thor consente di apprezzare sotto una nuova luce Jane Foster, che proprio grazie alla sua nuova definizione da parte di Aaron ha assunto un nuovo ruolo all’interno del Marvel Universe. Momento centrale in questa sua evoluzione è l’incontrare il destino che ha abbracciato sin dal momento in cui ha impugnato Mjolnir, con il cancro che infine sconfigge il suo organismo (La Morte della potente Thor), un capitolo tra i più emozionanti e strazianti della storia del Marvel Universe, ma che non ha chiuso l’esistenza di Jane, legandola anzi ulteriormente al contesto asgardiano e portandola a esser valorizzata in successivi capitoli come La Guerra dei Regni.
La Vita e la Morte della Potente Thor
In occasione dell’uscita di Thor: Love and Thunder, Panini Comics ha riproposto il ciclo di Aaron dedicato alla Ponte Thor. Contenuti all’interno di una cofanetto in cartone dalla grafica che ripropone il tono epico della trama, con due immagini che rappresentano al meglio l’alpha e l’omega della Potente Thor, in sette volumetti di comoda lettura è riproposta la run di Aaron dedicata a Jane Foster, impreziosita da un ottavo volume dedicato all’Indegno Thor, Il Martello del cielo.
Proposto dall’editore italiano in concomitanza con il ritorno di Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe, il cofanetto La Vita e La Morte della Potente Thor è una lettura consigliata non solamente a chi è ha trovato affascinante l’eroina interpretata da Natalie Portman, ma si presenta come un arco narrativo avvincente che mostra al meglio l’apprezzata vena narrativa di Aaron, messa a disposizione di una storia straziante ed epica.
Voto Recensione di La Vita e la Morte della Potente Thor
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- Aaron rende pienamente omaggio al concetto di 'degno'
-
- Jane Foster è un figura stupenda
-
- Ciclo importante anche per il mito di Thor
-
- Cofanetto di Panini relizzato al meglio
Contro
-
- Non pervenuti
Commento
La saga de La Potente Thor consente di apprezzare sotto una nuova luce Jane Foster, che proprio grazie alla sua nuova definizione da parte di Aaron ha assunto un nuovo ruolo all’interno del Marvel Universe. Momento centrale in questa sua evoluzione è l’incontrare il destino che ha abbracciato sin dal momento in cui ha impugnato Mjolnir, con il cancro che infine sconfigge il suo organismo (La Morte della potente Thor), un capitolo tra i più emozionanti e strazianti della storia del Marvel Universe, ma che non ha chiuso l’esistenza di Jane, legandola anzi ulteriormente al contesto asgardiano e portandola a esser valorizzata in successivi capitoli come La Guerra dei Regni.