La Serie di Cuphead Stagione 3 inizia riportandoci agli inferi, dove il povero Mugman è stato catturato e imprigionato dal cattivissimo Satanasso. Nonostante trascorrano la stragrande maggioranza del tempo a litigare fra loro, in realtà i due fratelli-tazza Mugman e Cuphead sono molto legati fra loro, come, del resto, lo sono anche con Nonno Bricco. Cuphead, poi, ha ancora dei conti in sospeso con Satanasso, anche a prescindere dal rapimento di suo fratello. E allora cosa c'è di meglio di un bel viaggetto all'Inferno? Prima di iniziare con la nostra recensione vera e propria, per una visione d'insieme un po' più completa vi consigliamo di leggere anche le nostre recensioni della prima e della seconda stagione di Cuphead.
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La Serie di Cuphead Stagione 3, recensione: Satanasso è stato sconfitto?
L'umorismo è una cosa seria
Alla fine della stagione precedente avevamo lasciato il povero Mugsy nelle grinfie di Satanasso, mentre Cuphead era riuscito a impossessarsi del forcone del suo nemico. La costruzione di un racconto in cui la trama di fondo ripercorre i vari episodi come un sottile filo conduttore da un lato crea un certo senso di unità e continuità fra le diverse puntate, ma dall'altro depriva leggermente le puntate di quelle gag nonsense che sono un tratto distintivo della serie.
Un altro dettaglio da non trascurare è il fatto che abbiamo già iniziato a conoscere i personaggi della serie e il loro senso dell'umorismo, il che può rendere alcune gag e battute un po' troppo prevedibili. Diversamente da quanto potrebbe sembrare non è semplice scrivere e sceneggiare dei prodotti di intrattenimento basati su qualsivoglia forma di umorismo. Anche per quanto riguarda il nonsense, non basta buttare lì cose senza senso per suscitare una risata, e questo i creatori della Serie di Cuphead lo sanno molto bene. Tuttavia, ciò non è bastato per evitare di cadere, alle volte, nella ripetitività; questo genera, a sua volta, gag meno divertenti e incisive.
Il lato tenero di Satanasso
Anche il villain della serie, il temibilissimo e cattivissimo Satanasso, ha subito una sorta di leggero restyling per La Serie di Cuphead Stagione 3. Si tratta, però, di una scelta ponderata in vista dell'episodio speciale per Natale. Al di là di questo, però, notiamo che Satanasso sembra essere diventato più "morbido", perfino con il suo acerrimo nemico Cuphead. Se questa scelta assume un senso per l'episodio natalizio, può spiazzare leggermente vedere Satanasso comportarsi in modo meno cattivo.
Ciò non è un male di per sé; ma trattandosi del principale villain della serie magari sarebbe stato più opportuno mantenerle il suo carattere più votato al compimento di atti malvagi che pietosi. Certamente la scelta contribuisce a conferire un maggiore spessore a questo personaggio, ma in una serie comica che verte principalmente sul nonsense l'ultima cosa che si va a cercare è la profondità psicologica dei personaggi. Conoscerli poco è un espediente narrativo utile per poter far fare ai personaggi cose che possono anche sembrare incoerenti con il loro carattere, per cui definirli in maniera sommaria può contribuire a dare più carta bianca quando si vanno a scrivere le gag e le battute umoristiche.
Miss Chalice c'è, ma è solo un fantasma
Miss Chalice, come sappiamo, è un fantasma, ma in questo caso non lo è soltanto letteralmente. Il personaggio sembra, infatti, aver già scoperto tutte le sue carte migliori, per cui la sua presenza all'interno di La Serie di Cuphead Stagione 3 è un po' più marginale. Inoltre, avendo già scoperto il suo segreto il suo personaggio ha perso un po' il suo fascino. Tuttavia, questa terza stagione della serie ci offre alcuni spunti interessanti su Miss Chalice, fra cui la causa della sua morte e l'origine del suo rapporto con Satanasso.
Anche le scelte narrative fatte riguardo Miss Chalice contribuiscono a farcela conoscere meglio, anche se questo, a volte, si ripercuote sull'umorismo generale della serie.
Conclusioni
In definitiva, quindi, La Serie di Cuphead Stagione 3 si dimostra tutto sommato divertente e accattivante, anche se, in generale, molto meno rispetto alle due stagioni precedenti: le gag ci sono sempre, ma risultano, nel complesso, meno divertenti, anche per via di un uso un po' meno spinto del nonsense.
Dal punto di vista visivo, il lavoro è ineccepibile, esattamente come nelle stagioni precedenti: la colorazione non è molto accesa e verte principalmente su una tavolozza di colori quasi pastelli, con preferenza per le tonalità calde. Inoltre, la grana e le imperfezioni della pellicola rivestono come un sottile velo ogni frame. Queste scelte sono state fatte per trasmettere agli spettatori la sensazione di trovarsi di fronte a una serie di animazione degli anni passati, riprendendo, così, l'aspetto grafico e visivo del videogioco di Cuphead su cui si basa tutta la serie. Del resto, anche la presenza di gag umoristiche riprende lo stile dei vecchi cartoni animati.
Il finale, poi, può sembrare chiuso o aperto, a seconda dei punti di vista, il che si rivela essere una scelta davvero azzeccata: nel caso in cui si dovesse decidere di procedere con una quarta stagione della serie, questa potrebbe riprendere riallacciandosi al finale di La Serie di Cuphead Stagione 3, proprio come è stato fatto per le stagioni precedenti; di contro, se, invece, si dovesse scegliere di non procedere oltre con una nuova stagione, il finale di questa Stagione 3 potrebbe comunque chiudere il cerchio sulle (dis)avventure di Cuphead e Mugman.
La Serie di Cuphead Stagione 3, insieme anche alle prime due stagioni della serie animata, sono disponibili in esclusiva su Netflix.