La fantascienza cinematografica è un modo affascinante, uno scrigno di meraviglie e storie spesso poco note che, una volta scoperte, possono aiutarci ad apprezzare al meglio le avventure viste sullo schermo. All’interno di questi miti del cinema si colloca a pieno titolo La Mosca, che recentemente ha visto la propria storia celebrata da un bel cofanetto, La mosca – Film Collection. Come lascia intendere il nome, questa collezione è un modo perfetto per riscoprire questo gioiello della fantascienza, andando ben più indietro del 1986, anno in cui uscì la versione firmata da David Cronenberg.
Un classico della fantascienza
A dare il via alla nascita de La Mosca fu il racconto omonimo di George Langelaan, datato 1957. Questo racconto, influenzato anche dalla Metamorfosi di Kafka, si rivelò un’ispirazione per Kurt Neumann, nome importante del cinema di fantascienza di quegli anni.
La sua idea fu quella di adattare il racconto di Langelaan miscelando fantascienza, thriller e noir.
Helena Dalambre è una donna rea confessa di uxoricidio. Il suo delirante racconto sostiene che la donna ha ucciso il marito Andrè, divenuto un essere orrendo, metà uomo e metà mosca come conseguenza di un fallito esperimento scientifico di teletrasporto. André era infatti riuscito a creare una macchina teletrasportatrice, decidendo, dopo averlo testato con successo su oggetti inanimati, di sperimentarlo anche su una cavia umana, decidendo di essere lui stesso il tester. Al momento dell’operazione, però, assieme a Andrè rimane coinvolto un piccolo insetto, una mosca.
Come conseguenza, l’esperimento ha una conseguenza nefasta: ricompare un uomo con testa e un braccio di mosca, ed una mosca con volto di uomo e una piccola zampa bianca, un braccio umano. Sconvolto dall’accaduto, Andrè inizialmente chiede alla moglie di aiutarlo a trovare la piccola mosca bianca, per rimediare all’incidente, ma quando la cosa sembra impossibile, domanda infine alla donna di ucciderlo.
L’incredibile racconto della donna, considerata un’assassina, trova una conferma nel finale della pellicola, con un epilogo da weird science perfetta.
La forza di questo primo The Fly, tradotto in Italia come L’esperimento del dottor K, era l’avere trovato una peculiare sinergia tra fantascienza e noir story. Nel dare vita a questo tormentato personaggio, Neumann ha anche cominciato a dar concretezza a quello che sarebbe poi divenuto il body horror, una visione dell’orrore basato sulla deformità, che se da un lato trova una causa in motivazioni ‘scientifiche’ (dalle mutazioni agli esperimenti folli), dall’altro vede in queste deformità un concetto di allegoria di tematiche più intime.
Visto oggi, L’esperimento del dottor K conserva il suo fascino di fantascienza old school, dove però si apprezza ancora lo sforza narrativo di concepire una storia capace di vedere nell’elemento fantascientifico un punto di partenza per spingersi oltre, arrivando a concepire una narrazione che stuzzichi lo stupore e l’ansia dello spettatore. In un’epoca di effetti speciali oggi risibili, la costruzione di una trama appassionante e con i giusti colpi di scena era essenziale. Neumann riuscì a trovare questa formula vincente, dando alla sua creazione un carisma che ancora oggi può essere apprezzato da chi riesce ad apprezzare il cinema andando oltre il semplice artificio visivo.
La Mosca di Cronenberg
Per gran parte del pubblico, La Mosca per eccellenza è quella interpretata da Jeff Goldblum e diretta da David Cronenberg nel 1986.
Il film era inteso come un remake di L’esperimento del dottor K, ma l’intenzione era quella di non seguire in modo fedele la pellicola di Neumann, ma di valorizzare maggiormente l’aspetto del body horror, spingendo in modo particolare sulla metamorfosi del personaggio. Sin dal primo momento, si decise di amplificare la mutazione dello scienziato in un essere mostruoso, non limitandosi a qualche parte del corpo, ma studiando una progressiva trasformazione da uomo ad una creatura diversa.
Inizialmente, questo progetto si scontrò con la sfiducia di Hollywood che vedeva in questo remake un’operazione troppo rischiosa. A salvare il tutto fu un nome che mai si assocerebbe ad un film così particolare: Mel Brooks. Lo storico regista di film comici e parodie, infatti, si convinse a dare una speranza a La Mosca, producendolo con la sua Brooksiflm. Dopo un balletto per la candidatura dei registi, che vide aperture verso Tim Burton, alla fine venne offerta la sedia del regista a David Cronenberg, liberatosi dal suo precedente impegno come regista di Atto di Forza.
Il ruolo del protagonista venne affidato a Jeff Goldblum per volere del regista, che lo preferì ad altri candidati celebri (Michael Keaton, Mel Gibson, James Woods).
Decisi questi aspetti, La Mosce divenne realtà!
Cronenberg riuscì a personalizzare la prima storia del 1957, andando oltre la caratterizzazione del personaggio dello scienziato. Il regista privò il protagonista della sua aria da scienziato assetato di conoscenza, preferendo presentarlo come un uomo fragile e pieno di insicurezze. La visione di Cronenberg fu una vera rivelazione, portando alla nascita di una pellicola che ancora oggi, a trent’anni dalla sua uscita, riesce a mantenere inalterato la sua potenza narrativa. Che sia merito dell’interpretazione ispirata di Goldblum o del DNA di narratore eclettico di Cronenberg, La Mosca rimane ancora oggi uno dei migliori esempi di fantascienza mescolata all’orrore, meritevole di essere citata assieme ad altri grandi film come Alien.
Perché comprare La Mosca - Film Collection?
Il cofanetto de La Mosca- Film Collection ha il merito di riproporre l’intero percorso cinematografico di questo particolare personaggio. Oltre ai due film più celebri, sono presenti anche i due seguiti, che in realtà sono produzioni secondarie per intensità narrativa e caratterizzazioni, nati più che altro per cavalcare il successo dei loro precedenti più celebri. All’interno di un’edizione antologica come quella proposta da Midnight Classic, era doveroso inserire anche questi due capitoli ‘minori’, capaci di dare all’intero ciclo una visione completa e definitiva.
A dare il tocco finale a questa ricostruzione di questo archetipo narrativo moderno sono i contenuti extra de La Mosca – Film Collection. La scoperta di aspetti come la creazione degli effetti speciali (che fruttarono a La Mosca di Cronenberg l’Oscar), o il viaggio alla scoperta della storia dell’inquietante insetto presentato all’interno del documentario esclusivo contenuto nel cofanetto sono elementi che possono entusiasmare anche il più integerrimo appassionato di cinema.