Quella de La Casa di Terra e Sangue, il primo volume della trilogia di Crescent City di Sarah J. Maas, pubblicato da Mondadori il 14 Luglio 2020, è un'ambientazione Urban Fantasy meno che tradizionale.
Angeli, Fae, Streghe, Lupi Mannari e Vampiri (nonché folletti, sfingi, tritoni e tutto quello che potete immaginare) camminano alla luce del sole (almeno quelli di loro che possono). Non solo: col passare dei secoli hanno preso il controllo della società, relegando gli umani allo status inferiore che da sempre è loro caratteristica.
Se vi siete mai chiesti cosa succederebbe se le creature magiche e sexy dei romanzi per ragazze decidessero di prendere il controllo del mondo, Crescent City è la saga che fa per voi.
La vicenda
Bryce Quinlan è una mezza Fae che lavora in una galleria d'arte per sbarcare il lunario e convive con la potentissima Danika Fendyr, erede della più potente stirpe di Lupi (mannari, s'intende) della città. Ma una serie di omicidi efferati sta per sconvolgere la città, e il coinvolgimento di Bryce è doloroso quanto scomodo. La ragazza infatti, si ritrova legata alle creature più potenti di Crescent City, e sarà difficile capire chi sta davvero dalla sua parte.
Le indagini cominciano a due anni dai primi omicidi, e insieme a Hunt Athalar, un angelo (caduto) bicentenario, Bryce dovrà strappare una dopo l'altra tutte le maschere di una città che, complice la vita molto lunga dei suoi abitanti, ha avuto tutto il tempo di nascondere moltissimi segreti.
L'ambientazione
La casa di terra e sangue è un Urban Fantasy atipico, dove il tema non è più quello delle creature sovrannaturali che devono nascondersi nella società umana ma, paradossalmente, quello degli umani che devono cercare di non farsi divorare (letteralmente e metaforicamente) da esseri infinitamente più potenti di loro. Il paradigma dell'Urban Fantasy è stravolto: la minoranza, la razza in via d'estinzione, non è più la protagonista, e la magia è di uso comune. Gli umani sono relegati sullo sfondo di quest'opera, che risponde a una domanda che tutti gli appassionati del genere si sono fatti almeno una volta durante le loro letture.
E quindi ecco cosa succede: grazie a secoli e secoli di vita le creature magiche di Midgard (i cosiddetti Vanir) hanno preso il controllo delle terre appartenute ai loro avi, presumibilmente riconquistandole agli umani in un conflitto non meglio specificato. In tutto il mondo (Midgard, appunto), gli Asteri (creature infuse del potere stellare) hanno ottenuto il controllo su tutto, imponendo la loro legge su Angeli, Lupi, Vampiri, Fae, creature del cielo e della terra, Maghi e Streghe e tutto ciò che ha del potere magico.
Le classi sociali sono determinate dal livello di potere di una creatura, che viene misurato al momento della Discesa (il rituale per ottenere la lunga vita e il pieno dei propri poteri). Durante questa cerimonia, contestualmente, il potere liberato viene donato alla città, e alimenta energeticamente le case e l'attrezzatura che potremmo definire 'magitech' e che comprende tutto, dalle macchine ai cellulari. In questo mondo la magia è parte della vita comune, e gli sfortunati sono gli umani, destinati alla povertà e al disprezzo di creature evidentemente superiori: in aspetto, potere e possibilità.
I temi...
Governatori spietati, terroristi umani e Immortali vendicativi sono al centro della vicenda: non ci sono davvero parti da prendere, non c'è giustizia, c'è solo quello che possiamo immaginare farebbero delle creature con tutto il tempo e il potere del mondo a disposizione. Politica e vizio. La città vissuta da Bryce Quinlan è una città di lusso, scintillante nella sua meraviglia. Tutto è splendente, gli uomini troppo affascinanti, le donne irraggiungibili. Solo la piccola oasi della casa della protagonista, unico punto in cui si accumulano birra e patatine, coinvolgono il lettore offrendo chiaramente un punto di vista esterno e condivisibile.
L'ingiustizia sociale è velatamente al centro della vicenda: in questo mondo esistono gli schiavi. Coloro che si sono ribellati alla Repubblica degli Asteri si ritrovano marchiati con la sigla SPQM (dove la M sta per Midgard e il resto non va spiegato, giusto?) e diventano oggetto di compravendita o vengono messi al servizio della popolazione (ad esempio nelle forze dell'ordine).Tutto è molto imperiale e romano, e in un breve flash si scopre che gli Asteri dimorano in una città di colline verdeggianti attraversata dal fiume Tiber. Niente di nuovo sul fronte occidentale, come si suol dire.
...e il linguaggio
Parliamo di linguaggio. Quello di strada, per essere precisi.La protagonista è libertina e sboccata, e viene presentata come una ragazza che ama prendere le sue decisioni da sola, nel bene e – più spesso – nel male. Dopo circa seicento lunghe pagine da principessa in pericolo, all'improvviso, sul finale, diventa una discendente di Xena, un incrocio tra Buffy e Wonder Woman, cosa che aveva evidentemente tenuto nascosto nonostante le costanti minacce alla propria vita. E questo destabilizza un po', c'è da dirlo. Ma non è una cosa inusuale.
Alzi la mano chi ha amato Anita Blake.Perché Bryce Quinlan è evidentemente della stessa scuola. Nonostante i rimbecchi sui cosiddetti maschi alpha ('stronzi alpha', come dice lei ogni dieci righe, e perdonate il francesismo) gli occhi della giovane, aitante e rossa Quinlan non possono che osservare, in ordine, occhi, pettorali e fondoschiena di tutti gli uomini che incontra, compreso suo fratello il Principe della Corte Fatata, modestamente investito del sobrio titolo di Figlio delle Stelle.
Il libro è irriverente e smaliziato, e niente è lasciato all'immaginazione del lettore: tutto, anche i pensieri più segreti dei protagonisti e quello che avviene dove non batte il sole, è descritto minuziosamente, con dovizia di particolari: ecco spiegate le settecento e rotte pagine. Imprecazioni, nomignoli non proprio educati e battute sconce rendono il libro adatto a una serie della HBO. Attenta la scelta di definire uomini e donne, invece, maschi e femmine, trattandosi di individui di razza prevalentemente non umana: una scelta stilistica piuttosto particolare.
L'ispirazione
Sicuramente c'è molto Mondo di Tenebra nella descrizione dei poteri delle varie razze sovrannaturali. Ma non solo quello. L'ambientazione, in generale, sembrerebbe avere una base nordica. Il mondo infatti si chiama Midgard, i suoi abitanti dalle lunghissime vite Vanir e ci sono molti riferimenti alle divinità nordiche e altri mondi in giro per il libro. Nonostante ciò, la Repubblica degli Asteri, con il suo esercito diviso in Legioni, i Governatori, gli schiavi e così via, è di chiara matrice Romana.
La parte Fae (o fatata, se vogliamo) è chiaramente albionica, con la sacra isola di Avallen, la Spada del Principe delle Stelle che può essere estratta solo dal Prescelto e così via. L'autrice ha cercato di condensare un po' tutto il mondo leggendario, dalle origini ai tempi moderni, attingendo a piene mani da gran parte del mondo mitologico. Un lavoro molto ampio e piuttosto difficile da spiegare in un solo volume.
L'edizione italiana
C'è qualcosina da aggiungere sull'edizione. Nonostante la meravigliosa resa della copertina originale, la traduzione pecca un po' nell'adattamento. Gli appassionati del Mondo di Tenebra inorridiranno di fronte alle 'Linee Temporanee', così come all'indecisione sull'uso dei termini 'Luceprimaria' e 'Primaluce'. Alcuni modi di dire tipici dell'americano stonano in Italiano, e ci sarebbe voluto un adattamento meno letterale, forse.
L'autrice
Sarah J. Maas è un volto noto del Fantasy in Italia. È arrivata grazie alla Mondadori nel 2013, con la serie del Trono di Ghiaccio, per un totale di sette volumi usciti tra il 2013 e il 2020, una saga Fantasy abbastanza classica con protagonista Caelena Sardothien, una giovane assassina. Nel 2019, poi, sempre Mondadori pubblica una nuova serie Fantasy ambientata nella corte fatata: La Corte di Rose e Spine, arrivata al suo terzo volume a Settembre 2019.
Conclusioni
La casa di terra e sangue piacerà agli appassionati di Urban Fantasy che cercano una storia leggera (nonostante la mole) e godibile sotto l'ombrellone, per compensare l'emozione di una Serie TV anche senza Netflix a portata di mano. Chi ha amato Laurell K. Hamilton e Anne Rice non rimarrà deluso da questa serie, che inizia con settecento pagine molto cariche e promette sviluppi interessanti.