L'accademia del Bene e del Male, recensione: la Hogwarts delle nemesi

È disponibile da oggi su Netflix L'accademia del Bene e del Male, il nuovo fantasy tratto dagli incredibili romanzi di Soman Chianani.

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a cura di Livia Soreca

C'è chi aspetta ancora la lettera di Hogwarts, e chi invece vuole frequentare L'accademia del Bene e del Male. Se vi siete mai chiesti come nascano i buoni e i cattivi delle fiabe, il nuovo film su Netflix vi darà una risposta più che soddisfacente. Per godervi l'esperienza al meglio, acquistate il Fire TV Stick 4k Max con telecomando Alexa su Amazon.

Il lungometraggio si basa sui romanzi di Soman Chianani, vede alla regia Paul Feig (Ghostbusters, 2016) e vanta un cast incredibile composto fra gli altri da Charlize Theron, Kerry Washington, star della serie Scandal, Laurence Fishbourne (Hannibal), Kit Young (Tenebre e Ossa) e Michelle Yeoh, sulla bocca di tutti per il grandissimo successo di Everything Everywhere All at Once. Sophie e Agatha, interpretate da Sophia Ann Caruso e Sofia Wylie, sono le protagoniste di una fiaba moderna in cui, cercando un equilibrio tra il bene e il male, una grande amica può trasformarsi in un'oscura nemesi.

L'accademia del bene del male: una nuova fiaba

Nella cittadina di Gavaldon, Sophie, dall'aspetto principesco, stringe un legame con Agatha, creduta una strega dall'intero villaggio insieme a sua madre. Quando la prima esprime il desiderio di essere una studentessa dell'Accademia del Bene e del Male, entrambe sono catturate da una misteriosa creatura alata e portate nella tanto ambita scuola. Al contrario di come ci si aspetterebbe, la dolce Sophie è gettata nelle acque insieme ad altri studenti pronti a diventare cattivi, mentre Agatha si ritrova nell'Accademia del bene. Le due amiche tenteranno a tutti i costi di far capire il grave errore, tra sfide, cambiamenti e pericoli incombenti.

Il dualismo e la nemesi

L'incipit de' L'accademia del Bene e del Male non si concentra subito sulle protagoniste. Due fratelli, entrambi interpretati da Kit Young, si scontrano in un duello fenomenale, ricco di magia e incantesimi. Uno vestito di blu (convenzionalmente il bene), l'altro di rosso (il male); i lunghi cappotti rendono il suo duplice personaggio quasi una versione parallela di Jesper Fahey in Tenebre e Ossa. Questa è anche la prima occasione per osservare i numerosi effetti speciali e la CGI, purtroppo non sempre a fuoco nel corso della pellicola, nonostante le ambientazioni e le scenografie siano davvero stimolanti.

Questo combattimento è sin da subito fortemente simbolico nei confronti del forte e perpetuo dualismo che il film di Feig porta avanti dall'inizio alla fine: quello tra un qualunque elemento e la propria nemesi. L'amore e l'odio, la luce e l'oscurità, il sogno e l'incubo. Due scuole speculari ma opposte. La Preside buona (Kerry Waschington) sdolcinata a livelli quasi macchiettistici, quella cattiva (Charlize Theron) accecata dall'odio, ma con un sarcasmo brillante. In ogni caso, due interpretazioni simpatiche, piacevolmente fuori dalla loro comfort zone. Insomma, ogni elemento possiede un proprio riflesso, ma a sua volta orientato verso il bene o verso il male.

Un'atmosfera incantata

Con un'incredibile durata di 147 minuti, la narrazione è di ampio respiro, e il tenore così leggero, quasi da teen trama, non rende il lungometraggio eccessivo nella sua vastità. Privo di qualsiasi comicità forzata, L'accademia del Bene e del Male è un po' quella storia fantasy che abbiamo tutti sempre desiderato. Di ambientazione fiabesca, la lunga vicenda ci immerge in quel mondo in cui tutti i racconti hanno origine, con atmosfere suggestive, legate ad un tempo remoto.

Tutti gli ambienti, dalla casa di Agatha alla grande scuola sulla falsariga di Hogwarts nella saga di Harry Potter, sono resi con una minuziosa cura per i dettagli e per gli oggetti di scena, così come i costumi. Poteri sovrannaturali, creature mostruose o fatate, maghi e streghe da un lato, principi e principesse dall'altro: tutti in unico grande posto che sembra quasi il Paese delle Meraviglie.

Perché L'accademia del bene e del male è una fiaba moderna?

Se da un lato si assiste ad un racconto ambientato in quei tempi remoti delle fiabe dei fratelli Grimm, dall'altro L'accademia del bene e del male è una storia fortemente legata all'era contemporanea. Come si accennava, l'impressione è quella di guardare un vero e proprio teen drama, anche se di matrice fantasy. In un profondo tormento interiore sulla propria identità, Sophie e Agatha affrontano molti ostacoli dell'adolescenza tra i banchi di scuola, dal bullismo per il rifiuto della diversità ai primi amori e le prime difficoltà in un'amicizia che finora non è stata minacciata da niente e nessuno.

In effetti i romanzi di Chianani costituiscono anche una grande saga di formazione, oltre ad una magica avventura che, a quanto pare, potrebbe tornare sul piccolo schermo. L'epilogo del racconto, anch'esso frutto di una narrativa moderna, è in realtà molto simile a quello di un noto lungometraggio Disney. Esso, in ogni caso, si fa simbolo di un'ardente volontà di scardinare gli elementi della fiaba tradizionale, prendendosi quasi gioco di essa e dei suoi cliché (forse un po' sulla scia di Odio Favolandia, la serie di fumetti di Skottie Young).

Musica moderna, forse un po' troppo

Il comparto artistico decide di trasporre il concetto di "moderno" anche alla colonna sonora, ricca di noti brani del panorama pop internazionale. Singoli del secondo ventennio degli anni Duemila - o remix di canzoni più datate come Toxic di Britney Spears - arricchiscono il senso di fiaba moderna creando, tuttavia, un forte processo di decontestualizzazione. Pur mostrando le meccaniche della società odierna tramite un racconto di fantasia, L'accademia del bene e del male è così immersa nelle proprie atmosfere da scontrarsi, dunque, con una soundtrack molto lontana dalla natura fiabesca dell'opera, o quantomeno quella che l'adattamento di Netflix confeziona al pubblico.

In conclusione

Il nuovo film di Paul Feig è una piacevole sorpresa. La confezione di un racconto accattivante, misto ad un'estetica fiabesca e magica, non si lascia intaccare dal moderno filone di teen drama, spesso invalidante con la sua comicità imbarazzante o con situazioni banali. L'accademia del Bene e del Male è un film fantasy completo e ben articolato, che con la sua atmosfera da "Hogwarts delle nemesi" ci trasporta in un universo che può essere tanto incantato quanto maledetto. Ogni elemento possiede la propria controparte, in un contorto gioco di specchi che costituisce la vera particolarità dell'opera.

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