Spesso capita che diversi mondi d'intrattenimento vadano ad incontrarsi, portando un prodotto nato su di una specifica piattaforma a rivivere su di una diversa. Anche fra videogiochi e giochi da tavolo di tanto in tanto accade; solitamente si tratta di giochi fortemente tematizzati, con una storia ben articolata, delle miniature e degli scenari da completare. In Jetpack Joyride invece abbiamo una situazione atipica, la trasposizione da tavolo di un videogioco a scorrimento orizzontale, una categoria di videogiochi relativamente recente, affermatasi con l'avvento del touch di telefoni cellulari e tablet.
Ma come si può portare l'eccitazione e la frenesia di un videogioco del genere, in un gioco da tavolo? La risposta ce l'hanno data i ragazzi di 3 Emme Games, editore italiano che ha colto al volo l'occasione, localizzando e portando sui nostri tavoli questo bel gioco.
Vediamo di cosa si tratta
Il protagonista di Jetpack Joyride è Barry, un povero venditore porta a porta che si ritrova, ai giorni nostri, nell'ingrato compito di vendere dei grammofoni! Nel suo peregrinare, giunto alla porta di un laboratorio misterioso, riesce a scorgere al proprio interno un Jetpack, uno speciale zainetto che permette a chi lo indossa, di librarsi in aria e viaggiare velocemente a più altezze. Una volta indossato lo zainetto, avranno inizio tutti i problemi del nostro eroe, costretto ad una rocambolesca fuga attraverso le stanze del laboratorio, fra una moltitudine ostacoli da evitare. Queste sono le premesse del videogioco, ignorate nella sua trasposizione fisica.
Nel gioco da tavolo i giocatori si troveranno all'interno del laboratorio, alle prese con schemi di quattro diverse stanze da superare, sfidandosi in una prova di abilità e velocità, apponendo delle tessere di plastica gialla trasparente per simulare l'avanzamento di Barry. Nel corso della partita verranno definite delle missioni che restituiranno un punteggio se completate, potendo inoltre fare affidamento anche a speciali gadget, guadagnati al termine di ogni round.
Come si gioca
Ricevute le quattro schede laboratorio, numerate dall'uno al quattro, i giocatori comporranno il proprio quadro di gioco. Al centro del tavolo andranno poste le tessere tracciato, mescolate fra loro e messe in un mucchietto. I due mazzi di carte gadget e missione a faccia in giù e a portata di mano. Ogni partita si articolerà su di una sfida su tre round e all'inizio di ognuno, oltre a comporre un nuovo quadro, andranno rivelate tre carte missione. Lo scopo del gioco sarà quello di creare un percorso da un estremo all'altro, piazzando tessere tracciato dal lato sinistro, evitando ostacoli quali zapper, missili e laser, cercando nel contempo di raccogliere monete e risolvere le missioni. Ogni tessera raccolta andrà posta in successione alla precedente, collocandola con un'estremità adiacente in modo ortogonale. Il primo che giungerà fin oltre il bordo della quarta carta laboratorio, determinerà la fine del round, bloccando gli altri giocatori al punto raggiunto.
Questa fase di gioco, chiamata fuga, potrebbe terminare anche nel caso le tessere tracciato finissero e non fosse più possibile proseguire nel piazzamento. Alla fuga seguirà la fase: conteggio dei punti, dove i giocatori conteranno monete e eventuali stelle ottenute rispettando le richieste delle missioni. Una volta aggiornato il punteggio si procederà alla terza è ultima fase, quella di risistemazione, con la preparazione di un nuovo quadro di gioco, la rivelazione di nuove missioni e gadget, i quali andranno scelti dai giocatori in base alla classifica attuale.
Le missioni e i gadget
Le carte missioni aggiungono variabilità al gioco, portando i partecipanti a dover eseguire passaggi forzati, come ad esempio toccare la riga più bassa dello schema per almeno dieci quadrati, oppure fare un passaggio vicino agli scienziati disegnati su di ogni scheda laboratorio, dandogli "un cinque". Le carte gadget vengono rivelate al termine del round uno e due, tante quante il numero di giocatori. Alcune carte hanno delle abilità performanti per la risoluzione del percorso, altre incentivano i punteggi del giocatore. Non sono tutti equivalenti, alcuni sono nettamente più forti di altri, ma riescono a dare una bella variabilità anche combinandosi in maniera interessante con le carte missione. Ad esempio il Jetpack di frutta assegnerà 1 punto per ogni tessera che non avrà coperto alcuna moneta, se aggiunta in combinazione con la Calamita per monete, che permetterà di conteggiare anche le monete evitate per un soffio, sarà davvero una combo devastante. Certo, un'eventuale missione "non ottenere alcuna moneta in un settore completato" non potrà essere risolta, ma non è che si possa sempre avere tutto dalla vita.
Una discreta quantità di carte per stimolare i giocatori, con diciassette missioni a disposizione e sedici gadget, che si traducono in un buon numero di combinazioni e situazioni strambe. Avremmo comunque preferito qualche carta in più, non soltanto per migliorare la variabilità, ma proprio per la bellezza delle carte stesse. Immagini e diciture simpatiche che si adattano alla perfezione allo stile del gioco, regalando situazioni divertenti da leggere e da giocare.
Modalità solitario
In Jetpack Joyride esiste anche una variante giocatore solitario, dove viene a mancare la componente frenetica, sostituita da una più riflessiva e quieta. Si gareggerà contro sé stessi, sulla durata dei tre round canonici, non in una prova di velocità, ma di abilità di piazzamento e ottimizzazione.
Onestamente l'impressione è che il gioco così venga snaturato, rispetto alla modalità multigiocatore, perdendo un po' del proprio potenziale. Non è comunque un'idea malvagia, il gioco funziona bene e questa soluzione permette di divertirsi anche da soli, cosa che non può che fare piacere. Più consigliato ad amanti di rompicapo e Puzzle se giocato in solitario, e anche se onestamente non ci pare raggiunga la qualità della modalità standard, si lascia apprezzare per l'impegno, non scadendo nella banalità con prove a tempo "tanto per...", ma offrendo una valida soluzione,
Ovviamente i gusti sono gusti, a molti giocarlo da soli potrebbe soddisfare e regalare momenti piacevoli, ad altri meno, ma il giusto compromesso a nostro avviso lo raggiunge in almeno tre giocatori.
Materiali
Eccoci a uno dei tanti punti di forza del gioco, i componenti. Anche in questo caso, come per Chakra sempre edito in italia dalla 3 Emme Games, abbiamo una scatola quadrata di dimensioni ridotte, facile da essere portata comodamente in giro. Una copertina con il personaggio in primo piano, titolo del gioco a caratteri cubitali e finitura lucida a risaltare scritte e disegni. È ben chiara fin da subito la tipologia di prodotto con cui si ha a che fare.
Aprendo la scatola si resta affascinati dalla precisione dell'inserto e dal coperchio trasparente interno, essenziale per riporre la componentistica in maniera ordinata, non dovuto e quindi molto apprezzato. Sono i dettagli che conquistano.
Un blocchetto segna punti piuttosto generoso, un mazzo di carte per le missioni e un altro per i gadget. Sedici schede settore di laboratorio standard e altre otto di tipologia difficile, tutte a doppia faccia, per comporre il proprio schema di gioco in una quantità di combinazioni davvero varia e soddisfacente. Il cartoncino è adeguato al tipo di utilizzo richiesto, pur non essendo spessissimo, ma adatto allo scopo a cui è destinato.
Il vero pezzo pregiato sono le 50 tessere percorso in cinque diverse forme, di plastica semi trasparente gialla. Precise, resistenti e piacevoli da maneggiare.
Nell'insieme Jetpack Joyride ci sembra un prodotto di qualità e che soddisfa appieno l'acquirente, soprattutto grazie all'ottimo comparto grafico che ricalca fedelmente il videogioco.
Il regolamento è chiaro e ben scritto, ricco di immagini ed esempi, ma scomodo. La scelta del formato senza rilegatura porta ad una fruibilità difficoltosa, costringendo i giocatori a destreggiarsi a braccia aperte con qualcosa di simile ai Rotoli del Mar Morto. Stiamo cercando il pelo nell'uovo, anche perché a livello di componenti Jetpack Joyride è un prodotto davvero di ottima qualità.
Gioco adatto a...
Il gioco è piuttosto semplice nelle regole, quindi adatto a giovani e nuovi giocatori. Dovendo scegliere velocemente i pezzi da collocare, adattare forme ad un tragitto in cui ottimizzare il percorso per evitare ostacoli e raccogliere più monete possibile, non è consigliabile a minori di 8 anni, o comunque a giovani con differenza di età troppo ampia. I gadget vengono scelti per primi dai giocatori col punteggio più basso nella manche precedente, quindi permettono di ribilanciare eventuali disparità di bravura, ma allo stesso tempo possono risultare frustranti per via delle differenze marcate. Alcuni sono molto forti, altri decisamente meno.
Quasi superfluo dire che gli amanti dei videogiochi di questa tipologia troveranno appagamento.
Conclusione
Jetpack Joyride è un gioco davvero coinvolgente che farà breccia nei cuori dei più giovani, ma non per questo deluderà le aspettative di giocatori con più anni sulle spalle. Il ritmo di gioco veloce non è penalizzante e può essere mitigato in eventuali partite in famiglia, dosando a dovere la velocità di pesca delle tessere. Con un comparto grafico davvero eccellente e una buona scelta dei materiali, il gioco offre un'ottima offerta per qualità prezzo. L'unico dubbio è sulla longevità, ovvero quante partite possa reggere il gioco prima che ci si inizi ad annoiare. La presenza di carte missione, gadget e schemi laboratorio extra sono sicuramente d'aiuto, ma nel giro di poche partite saranno state tutte utilizzate. Il consiglio è semplicemente quello di giocare una mezz'oretta a sessione, non di più, perché come per tutte le cose, il troppo stroppia. Eravamo scettici, convinti fosse un titolo unicamente per giovanissimi, invece ha superato la prova anche fra giocatori più attempati, regalando piacevoli momenti di gioco. Conquistati!