Finalmente ,dopo più di due anni, James May torna su Prime Video con la seconda stagione del programma in cui cerca di capire l'essenza del Paese che lo ospita. Così, dopo aver esplorato il Giappone nella prima stagione, May arriva da noi in Italia alla ricerca della tanto decantata "dolce vita" con lo speciale James May - Il nostro inviato in Italia.
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Dai Samurai agli Antichi Romani, dai cat café ai ristoranti tipici nostrani, dal ramen alla pizza, dai treni super veloci giapponesi al traffico di Roma: May si lascia alle spalle il Giappone per immergersi completamente nella cultura italiana a bordo di una Fiat Panda. Come ne uscirà?
James May - Il nostro inviato in Italia
Conduttore televisivo e giornalista motoristico inglese, May, classe 1963, ha condotto per tredici anni insieme a Jeremy Clarkson e Richard Hammond la serie automobilistico-comica Top Gear sulla BBC. Dal 2016 il trio ha realizzato quattro stagioni del programma The Grand Tour portando auto e comicità su Amazon Prime Video. Sempre di May sulla piattaforma streaming possiamo trovare Oh Cook!, un programma comico-culinario di cui è uscito anche il libro Oh Cook!: 60 easy recipes that any idiot can make.
May parte dalla sua cara Hammersmith in Inghilterra e approda in Sicilia, facendo il viaggio per lo Stivale dal basso verso l'alto. Come nella prima stagione, il programma si struttura in sei episodi da circa 50 minuti l'uno e la regia è di Tom Whitter, che ha curato anche gli altri programmi solisti di May. In queste 12 settimane "quest'uomo inglese di mezza età", come si definisce May, snocciola l'essenza dell'italianità... o almeno ci prova.
"James May ha una missione in Italia: esplorare la storia, la cultura, il paesaggio, l'industria e la gente di questo grande Paese. Riuscirà un maldestro uomo inglese di mezza età a scoprire i segreti della 'dolce vita'?"Sinossi ufficiale Prime
James nell'Italia del Sud
May parte da Palermo alla ricerca dei 10 comandamenti per godersi la dolce vita come un vero italiano. Le tappe successive sono Catania, l'Etna e paesi limitrofi. James non solo sale in cima al vulcano, ma partecipa ad un'uscita in barca coi pescatori locali, suona strumenti insoliti e degusta vino accompagnato da piatti siciliani. Fra religione, cultura e musica, May non trascura lo sport partecipando a una partita di canoa polo femminile e si fa sedurre dalla moda locale acquistando una coppola siciliana che non riscuote molto successo.
"Ti svegli mai pensando 'c***o, c'è un gigantesco vulcano a pochi passi da qui'?"Non c'è niente di meglio che sedersi a bere un bicchiere di vino mentre guardi le eruzioni da lontano, in tutta comodità."
Nella seconda puntata si arriva a Matera, si passa a Castallana Grotte, ci si godono i paesaggi pugliesi e James si cimenta nella recitazione, prepara il formaggio in un caseificio e cerca di sfuggire a pranzi infiniti, fino ad arrivare in Costiera Amalfitana per giocare a scopa, perdere e andare a Pompei.
"Finora il cibo per noi è stato un problema perché spesso ci ritroviamo nel mezzo delle riprese e diventiamo vittime dell'imboscata del pranzo italiano (...) e quel pranzo può andare avanti per tre ore!"
Non si può passare per Napoli e non avere a che fare con la pizza. Come verrà la pizza napoletana preparata da un gentiluomo inglese di mezza età? Tra traffico, clacson e caos, James scopre i segreti dei tunnel sotterranei napoletani costruiti per la famiglia Borbone e, con meno successo prova a scoprire anche i segreti per giocare i numeri al lotto.
James in centro Italia
Arrivato a Roma, James affronta il traffico della capitale e si impegna in divertimenti locali, prepara un gelato dal sapore poco italiano, approfondisce il tema del doppiaggio e si sposta a Colleferro a visitare l'azienda aerospaziale Avio. Spostandosi in Abruzzo, James fa uan capatina al Lago di Campotosto per poi proseguire verso il Gran Sasso dove si trova l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: il più grande laboratorio sotterraneo di fisica dei neutrini e delle astroparticelle. Dopo un altro momento nerd, May passa alla Contea Gentile: il villaggio degli Hobbit abruzzese.
"Gamberoni e Nazionalismo... non capita spesso, vero?"
Dalla Toscana all'Emilia Romagna, James fa visita alla Banca del Formaggio, va a Monte San Savino a giocare a Palla Bracciale e si gode il panorama delle colline in autunno. La Toscana come sempre è luogo in cui si fa il pieno di arte e cultura, specialmente a Firenze dove, fra le altre cose, James prova il piacere di disegnare il Ponte Vecchio e di farsi ritrarre all'Accademia d'Arte di Firenze. Infine, visita il Museo Galileo e Aqua Flor, un laboratorio olfattivo che crea fragranze personalizzate che realizza uno speciale profumo appositamente per questo insolito esplotare britannico.
A Maranello James ha modo di nuttire la sua passione per i motori, divertendosi a guidare una Ferrari Roma nel circuito di Fiorano, spingendosi addiritturare a lavorare nella fonderia della Ferrari per realizzare una parte del motore, o almeno per provarci. May trova anche un po' di Scozia a Barga in provincia di Lucca, un luogo in cui chiunque ha almeno un parente scozzese.
James arriva nel nord Italia
Dopo una tappa a Carrara, James lascia le colline fra Toscana ed Emilia e si dirige a Genova per capire come funziona il porto con le enormi navi porta container, per poi passare ad un altro momento nerd fatto di robot presso l'Istituto Italiano di Tecnologia.
"Quando si arriva qui si ha la sensazione di trovarsi in un posto notevole. Il modo in cui fluisce il traffico, il modo in cui sono sistemate le strade, le facciate degli edifici... tutto fa pensare che qui si svolga qualcosa di importante. Ma, tra le tante cose che fanno qui non è incluso mettere le freccia prima di svoltare improvvisamente a destra!"
Dopo aver insegnato a un robot a preparare il pesto, James va a caccia di tartufi nei boschi in Piemonte per poi sbarcare con la sua Panda a Torino e fare tappa alla sede della Juventus. Dopo aver insegnato a Giorgio Chiellini a preparare il tè ed essersi fatto sedurre dalla magia della città, May arriva fino al distretto dei laghi e in particolare sorvola il Lago di Como.
"So che tutti noi pensiamo che l'Italia sia solo pasta, Rinascimento e qualche bel vestito firmato, ma in realtà il Paese è storicamente all'avanguardia in due settori: informatica e automazione nell'industria manufatturiera."
Nell'ultima puntata James arriva a Milano per farsi aiutare da dei personal shopper a diventare un elegante uomo italiano. Fra fucili Beretta di raffinata manifattura e una sfida di Tiro al volo, May prepara del torrone e va a Cremona per farsi incantare da una liuteria artigiana, dove costruiscono violini di altissima qualità. Arrivato a Venezia, questo turista atipico visita la città e snocciola i problemi che i locali vivono con il turismo di massa. Passando a Murano May realizza un piccolo "capolavoro" di vetro soffiato per poi spostarsi verso l'ultima tappa del suo viaggio: le Dolomiti. Qui vive la notte di San Nicola in Tirolo diventando un Krampus e partecipando alla sfilata tradizionale.
"Beh, questa è l'Italia e qui le regole vengono interpretate."
Conclusioni e riflessioni
In questo momento Our Man in Italy è nella top 10 di Prime Video, al 4° posto in Italia. Il che significa che è un gran successo, senza dubbio. James May è un personaggio molto amato e il suo umorismo è inglese ma non troppo, il che significa che ogni cosa che fa ha un sottofondo comico fine ma accessibile.
Approcciandoci a questo programma noi italiani possiamo pensare che non sia abbastanza esotico per interessarci davvero, soprattutto dopo la prima parte girata in Giappone. In realtà è piacevole accorgersi che non si cade mai nello scontato, che i luoghi scelti e le esperienze vissute non sono banali, ma selezionate accuratamente per bilanciare leggerezza, cultura e scienza. Anzi, a un certo punto viene quasi da pensare che sia una specie di "viaggio da nerd", date le destinazioni tecniche, specializzate e scientifiche selezionate da May e dalla sua crew.
Nella sua ricerca dei 10 comandamenti (che poi alla fine saranno solo sette) per essere italiano e godersi la dolce vita, May entra nel vivo dell'italianità senza mai risultare prevedibile e cadere nei chliché. Certo, si creano situazioni che per noi possono sembrare stereotipate come i pranzi da tre ore l'uno, ma in realtà bisogna far pace con il fatto che l'ospitalità del sud Italia è una caratteristica reale e non ingigantita per riderci sopra.
"E ricordatevi: Dio ci ha dato l'alcol per scusarsi di averci dato l'autocoscienza."
La cosa che sicuramente piace molto è la spontaneità delle situazioni: per quanto preparato, il copione non risulta recitato o artefatto, cosa fondamentale nel caso di un reality come questo. Come già successe per la prima stagione in Giappone, May non è mai veramente fuori posto anche se vuole sembrarlo. E per quanto la sua goffaggine, sottolineata per fini umoristici, porti lo spettatore a ridere, non si ride mai di lui, ma con lui.
Ovviamente, come per la serie in Giappone, anche questa non è esente da difetti. Lo stile "buona la prima" con cui viene girato lo show fa sì che alcune parti siano più interessanti di altre. Alcune sono eccessivamente lunghe, come ad esempio quella dedicata al Parmigiano Reggiano, altre sono troppo brevi e fanno pensare a degli imprevisti occorsi in fase di girato. Alcune sequenze sono state addirittura escluse dal montaggio finale per ragioni ignote, ma questo è il rischio quando si girano i reality di questo genere: si può programmare nel dettaglio, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo.
"Facciamo sempre la paternale a questo Paese, gli diamo uno scappellotto in testa per il suo stato confusionale, ma in realtà siamo tutti inginocchiati di fronte all'Italia e agli italiani. In fondo, una piccola parte di ognuno di noi desidera fortemente essere italiano."
In definitiva, James May riesce a rendere interessante l'Italia anche per gli italiani. Che sia per le mete scelte, per la sua simpatia, per lo stile del programma o per tutte queste cose, Our Man in Italy è un progetto ben sviluppato e valido, divertente da guardare e istruttivo nelle sue parti più tecniche e folcloristiche.
James May - Il nostro inviato in Italia è disponibile su Amazon Prime Video.