Nella serata di ieri, la Marvel ha annunciato il nuovo team creativo che prenderà le redini della serie regolare di Iron Man a partire dal prossimo settembre ripartendo ovviamente da #1. La tornerà ad intitolarsi semplicemente Iron Man e sarà scritta da Christopher Cantwell (Doctor Doom e già creatore dell'acclamata serie TV Halt and Catch Fire) e disegnata da Cafu (Jane Foster: Valkyrie) mentre si occuperanno delle copertine Frank D’Armata ed il leggendario Alex Ross che per questo rilancio si è anche occupato di ridisegnare l'armatura di Tony Stark.
Dopo la saga Iron Man 2020 di Dan Slott, Christos Gage e Pete Woods - attualmente in corso di pubblicazione in Italia ovviamente per Panini Comics - si tratta a tutti gli effetti un ritorno alle origini per il personaggio, come ha dichiarato lo stesso nuovo scrittore Christopher Cantwell dicendo che oltre essere un fan del personaggio sin dagli anni '80 intende rispondere alle domande "chi dovrebbe essere Iron Man oggi? Un angelo? Un dio? O solo un umile uomo?", Tony Stark quindi proverà a tornare all’idea alla base dello stesso Iron Man arrivando fino al suo cuore di metallo, entrando costantemente in conflitto con il suo ego smisurato.
Eccovi la splendida copertina del primo numero:
Cantwell vuole giocare con la dualità stessa del personaggio: l'eroe Iron Man e il milionario egocentrico Tony Stark. Via quindi tutte le innovazioni tecnologiche di ultimissima generazione e le apparizioni pubbliche. Tony tornerà in officina mentre ritorneranno a minacciare la pace Terrax, l'araldo di Galactus, e Unicorno. Che fine ha fatto Arno Stark invece?
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Diverso tempo prima dell'esordio del personaggio nel marzo 1963 su Tales of Suspense (vol. 1) n. 39, Stan Lee aveva sviluppato l'idea di un "supereroe imprenditore" al fine di creare la "quintessenza del capitalista", che andasse completamente contro lo spirito del periodo e dei lettori Marvel. Stando a Lee, la sua sfida era prendere il tipo di personaggio che a nessuno potrebbe piacere e renderlo popolare sfruttando il contrasto tra l'immagine esteriore di playboy irresponsabile e le sue sofferenze interiori. Per l'aspetto e la personalità del personaggio Lee ha tratto ispirazione da Howard Hughes sebbene invece Don Heck abbia dichiarato di non essersi servito di alcun modello specifico. La prima armatura di Iron Man, disegnata da Jack Kirby, simile per aspetto a un robot e di colore grigio (oro dal secondo episodio) venne in seguito sostituita con la classica armatura rossa e dorata a opera di Steve Ditko.
Le prime avventure di Iron Man, fortemente impregnate del sentimento anticomunista tipico della Guerra Fredda, vedevano come temi principali lo sviluppo tecnologico e la difesa nazionale ma, in seguito, si sono concentrate maggiormente sul personaggio rendendolo più complesso e affrontando temi quali l'alcolismo.
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