Andrea Lattanzio: ecco l'intervista al primo italiano a “vincere” su LEGO Ideas

Cultura Pop intervista Andrea Lattanzio, l'autore del primo progetto italiano ad essere prodotto come set LEGO Ideas!

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a cura di Francesco Frangioja

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A pochi giorni dall’annuncio dell'arrivo sugli scaffali del set LEGO Ideas #21338 BaitaCultura Pop ha avuto l’opportunità di intervistare Andrea Lattanzio, noto nella community degli appassionati di mattoncini con il suo nome d'arte Norton74 e autore del primo progetto italiano ad aggiudicarsi la possibilità di essere prodotto come set LEGO Ideas!

Prima di proseguire con l'intervista però, vi segnaliamo una importante serie di appuntamenti Meet & Greet (o firma-copie, per dirla all'italiana) che LEGO Italia ha organizzato presso alcuni LEGO Certified Store selezionati. Andrea Lattanzio, l’ideatore del nuovissimo set BAITA incontrerà i fan e svelerà le curiosità e i segreti che hanno portato alla realizzazione del suo bellissimo progetto Made in Italy. È infatti la prima volta in assoluto che sulla piattaforma LEGO Ideas, una creazione nata e proposta da un Fan Designer italiano, viene trasformata in un vero e proprio set LEGO ufficiale. Nel corso dell'evento, tutti coloro che acquisteranno il set potranno chiedere ad Andrea un autografo con dedica: un’occasione imperdibile per rendere unica e speciale la propria copia.

Ecco il calendario:

  • Milano, 3 febbraio dalle 16 alle 18, presso il LEGO Certified Store di Piazza San Babila (angolo Corso Monforte 2)
  • Firenze, 10 febbraio dalle 16 alle 18, presso il LEGO Certified Store di Via dei Calzaiuoli
  • Napoli, 11 febbraio dalle 10 alle 12, presso il LEGO Certified Store di Via Scarlatti.

Oltre alle date italiane, sono previsti analoghi eventi con protagonista Andrea Lattanzio anche in Francia:

  • il 1° febbraio a Grenoble, dalle 10 alle 12, presso il LEGO Certified Store del Centro Commerciale Grand'Place
  • il 4 febbraio a Nizza, dalle 10 alle 12 (data particolarmente interessante per i nostri lettori che risiedono in Liguria), presso il LEGO Certified Store Centro Commerciale Cap 3000

Il set LEGO Ideas #21338 Baita sarà in vendita per tutti dal 4 febbraio ma, per tutti gli appassionati iscritti al programma LOYALTY dei LEGO Certified Store, è prevista la possibilità di acquistare in anteprima il set nei 29 negozi italiani dal 1º al 3 febbraio. Al tempo stesso, anche gli iscritti al programma LEGO VIP, potranno acquistare il set su lego.com dal 1° al 3 febbraio.


L'intervista ad Andrea Lattanzio

Ciao Andrea, benvenuto sulle pagine di Cultura Pop. Raccontaci qualcosa di te. Cosa fa Andrea Lattanzio nella vita?

Innanzitutto vi ringrazio per questa opportunità, per me è sempre un piacere, e un onore, poter condividere la mia passione con altri AFOL e appassionati, ancor di più adesso che l’A-Frame Cabin è diventato set ufficiale LEGO IDEAS. Sono nato a Milano il 4 maggio del 1974 (si, proprio il May the 4th be with you Day), sono sposato e ho due figli. Mi occupo di raccolta fondi e comunicazione presso un’importante Organizzazione Non Profit italiana impegnata nel contrastare la povertà e lo spreco alimentare. Da sempre sono appassionato di auto e moto d’epoca e quando posso mi piace sia fare qualche giro sulla mia moto BMW del 1980 sia metterci le mani per sistemarla e prepararla. A dire il vero ho sempre meno tempo libero e quello che mi rimane lo dedico quasi esclusivamente ai mattoncini LEGO.

Che approccio aveva Andrea Lattanzio da piccolo con i mattoncini LEGO?

Come per la maggior parte degli AFOL anche per me i mattoncini LEGO sono stati i compagni di gioco preferiti durante i lunghi pomeriggi della mia infanzia. Ricordo ore e ore montando, smontando e cercando il pezzo giusto a volte da solo e a volte con qualche amico. Inoltre con un fratello più grande di quasi 6 anni i mattoncini erano una presenza fissa in casa mia, me li sono trovati tra le mani da subito. Negli anni ’70 giocavo con i suoi Technic e Classic Space, poi sono arrivati i miei primi set: City, treni 12V e Castello Giallo. Quanti ricordi! Amavo montare seguendo le istruzioni e solo raramente costruivo modelli di fantasia, poso dire che con gli anni ho cambiato attitudine.

La Dark Age del giovane Andrea Lattanzio da cosa era caratterizzata? Cosa ti ha spinto ad "uscirne"?

Con l’arrivo dell’adolescenza tutto il LEGO era finito nella casa di campagna, fortunatamente nulla era stato regalato o buttato via (e devo ringraziare mia mamma per questo). Stavo probabilmente vivendo la mia dark age (il periodo della vita durante il quale i mattoncini si mettono da parte o se ne perde l'interesse) anche se spesso tornavo a sbirciare i vecchi set e i mattoncini nella mansarda quasi sapessi che un giorno ci avrei giocato ancora. Nei primi anni duemila, complice il web, ho scoperto la comunità di appassionati LEGO in giro per il mondo e stentavo a credere che cosa potessero costruire, ero incredulo. La scintilla era scoccata e la voglia di mettermi in gioco, è proprio il caso di dirlo, ha fatto il resto. Iniziai a costruire le prime MOC e anno dopo anno mi sono trovato sempre più coinvolto in questo fantastico mondo fatto di mattoncini colorati.

Il primo set che ti ricordi da piccolo e quello che ti sei preso dopo la Dark Age da Andrea Lattanzio adulto?

Il mio primissimo set è stato probabilmente una piccola auto dei pompieri, set no. 602, ma il set che preferisco e a cui sono più legato, soprattutto per una questione affettiva, è sicuramente il Castello Giallo, set N. 375. Mi fu regalato dai miei genitori il giorno del mio sesto compleanno nel 1980, mi ricordo benissimo quel giorno mi sentivo il bambino più felice del mondo. Ho sempre apprezzato anche la serie Model Team degli anni ottanta e novanta e successivamente i modelli della serie Creator Expert. Sicuramente hanno influenzato molto i miei primi lavori. Dopo la dark age ho riscoperto il mio LEGO di quando ero bambino e per molti anni ho montato, e smontato, i miei vecchi set. Il primo set che ho acquistato in “età adulta” è stato probabilmente il Volkswagen T1 Camper Van (no. 10220) che ho praticamente subito smontato e trasformato in “telonato”.

Il set invece che hai Andrea Lattanzio bambino o adolescente ha sempre desiderato e che mai ha avuto?

Ho sempre desiderato il set 5571 della serie Model team, il famoso Giant Truck, o Black Cat per via del gatto nero posto sulla sommità del radiatore. Per me è uno dei modelli più belli e realistici mai realizzati da LEGO e ancora oggi, dopo quasi trent’anni, ha ancora molto da dire.

[Sarà per questo motivo che tra le prime MOC più note di Andrea troviamo una serie di bellissimi truck? - NdR]

Parliamo ora del tuo progetto. Come mai hai scelto questo soggetto?

L’A-Frame Cabin fa parte di una serie di case rurali che ho iniziato a costruire a partire dal 2019, la prima delle quali è stata la baracca dello sceriffo Hoppers della serie TV di Netflix Stranger Things. Nei mesi successivi ne sono seguite altre fino a quando, nel luglio del 2020, mi è capitato tra le mani un bellissimo libro fotografico con decine di immagini di case di campagna di tutti i tipi, alcune molto bizzarre e particolari. Tra queste spiccavano anche alcune strane casupole a forma di “A” e proprio da li è nata la decisione di ricrearne una con i mattoncini LEGO. Per costruirla al meglio mi sono documentato e ho scoperto che queste particolari abitazioni, ovvero le A-Frame Cabin, praticamente sconosciute da noi, negli Stati Uniti sono un fenomeno di massa, quasi il sogno proibito di migliaia di americani. Ne esistono di diversi tipi, colori e allestimenti ma tutte sono contraddistinte dalla tipica forma ad “A”. Posso dire che è stato amore a prima vista e subito, tempi tecnici permettendo, mi sono messo all’opera.

Da cosa sei partito nel progettarlo? Su carta? Costruzione a mano libera? Software?

Come sempre ho iniziato con uno schizzo su carta, mi ha aiutato a mettere a fuoco le forme principali di quello che poi sarei andato a costruire. Avevo le idee chiare sin da subito: una sagoma a forma di “A”, i due tetti spioventi di colore reddish brown, la facciata in medium nougat e la base in light bluish grey. E il risultato mi ha dato ragione: colori, forme e dimensioni hanno dato vita a una costruzione armoniosa e molto piacevole alla vista.

Come lo costruisci? Subito con i pezzi o con prima un passaggio da PC?

Non ho mai utilizzato programmi di digital design per le mie MOC, penso che sia molto importante lasciare spazio all’improvvisazione durante la fase di costruzione e questo è possibile solo avendo i mattoncini tra le mani. Adoro “ravanare” tra i pezzi sfusi per trovare delle soluzioni inaspettate e originali, in altre parole per trovare delle NPU (New Part Usage). Inoltre per me fotografare la MOC è importante tanto quanto costruirla e non c’è rendering che possa eguagliare una foto vera con luci, ombre e colori naturali.

Quanto ci hai messo ad arrivare alla versione finale del progetto? Quante modifiche hai fatto nel mentre?

Per costruire l’A-Frame Cabin ho impiegato circa due settimane, ovviamente potendo costruire solo la sera e nei weekend. Come ho detto in precedenza avevo le idee chiare sin da subito e un modello reale, in questo caso un’immagine di un libro, a cui ispirarmi e per cui ho fatto poche modifiche e sono andato spedito.

Come mai la scelta di candidare il progetto sulla piattaforma LEGO Ideas?

In passato avevo già provato a candidare alcuni miei progetti, mi riferisco in particolare alla mia officina per il restauro dei vecchi Volkswagen e poi, sempre nel 2014 ma qualche mese più tardi, il Volkswagen Surfer pick-up. Entrambi non riuscirono a raggiungere il traguardo finale utile per entrare in review anche se superarono, e di molto, i 3.000 voti. Stiamo parlando di 8 anni fa ma sembra un secolo pensando a quanto sia cambiata la piattaforma LEGO IDEAS, soprattutto in termini di popolarità e quindi di utenti iscritti, oggi a quota oltre 2 milioni (!). Feci un altro tentativo nel 2016 ma più per accontentare un mio fan che insisteva molto e intravedeva un facile successo che puntualmente non arrivò. Lasciai perdere per molti anni fino a quando nel 2021 decisi di riprovarci più o meno seriamente. La cosa curiosa è che la mia prima scelta fu proprio il diorama di Into the Wild, molto popolare soprattutto nel nord America, ma LEGO respinse la candidatura. Mi ritrovai quindi a marzo del 2021 a un bivio: rinunciare e metterci una pietra sopra oppure ritentare con un’altra mia creazione. Ormai sappiamo tutti come è andata a finire: quasi per caso candidai l’A-Frame Cabin, una MOC che avevo costruito e presentato nell’autunno del 2020 e che era diventata molto popolare nella comunità AFOL internazionale e non solo. Dopo soli 42 giorni il progetto raggiunse i 10.000 voti e Norton74, cioè io, entrava a far parte finalmente del tanto ambito club dei LEGO IDEAS 10K member. Il resto è storia di questi giorni, meglio di così non poteva andare.

Come hai impostato la tua campagna di "marketing" per raggiungere 10K?

Come detto in precedenza l’A-Frame Cabin è stato candidato dopo essere stato presentato alla community ben 5 mesi prima, nell’ottobre del 2020. Per questo motivo avevo a disposizione molte fotografie e testi già pronti da poter utilizzare. Quindi ho preparato una serie di “post” che ho principalmente condiviso sui miei canali social. Fortunatamente ho moltissimi follower sia su Facebook, Instagram e Flickr e quindi il progetto ha goduto da subito di ampia visibilità. Non è mancato poi il passaparola tra amici e parenti che ha integrato la campagna “social”. Inoltre ogni 1.000 voti presentavo un “update” sulla piattaforma e anche quello ha aiutato a mantenere il progetto “vivo”. In quarantadue giorni il progetto ha raggiunto i tanto agognati 10.000 voti, niente male direi!

 Come è stato l'approccio al progetto da parte dei Designer LEGO e come è stato collaborare con loro?

Dopo avermi comunicato che il mio progetto era stato scelto il team dei designer LEGO IDEAS ha pianificato una serie di incontri – in remoto – per mettere a punto insieme il modello finale. Lavorare con i designer è stato molto piacevole e formativo. Da subito mi hanno coinvolto nella definizione del set non solo informandomi dei progressi ma chiedendomi sempre il mio parere, le mie impressioni e soprattutto indicazioni e suggerimenti. Un’esperienza unica e molto divertente, non mi dispiacerebbe affatto ripeterla…

I Designer hanno introdotto molte modifiche al tuo progetto originale? Come le hai accettate?

Personalmente sono molto soddisfatto del risultato finale. Ero conscio e consapevole che alcune cose dovevano essere modificate. Era necessario passare da una MOC, quindi da un prototipo, ad un set ufficiale che sarebbe finito sugli scaffali degli store di tutto il mondo. E per poter essere venduto il set deve rispettare parametri quali solidità, sicurezza, giocabilità e vincoli di budget. Del progetto originale è stato mantenuto quasi tutto. Gli alberi ovviamente sono diversi ma non poteva essere altrimenti: i pini della MOC sono molto belli ma troppo fragili, impossibile inserirli in un set ufficiale. Tutti gli appassionati sono stati felicissimi di ritrovare i martelli nel muretto a secco alla base della casa, ed è stata una scelta azzeccata. Anche forme e colori sono gli stessi. Presenti anche la legnaia sulla sinistra, la sedia a dondolo realizzata con le fruste come la mia e molti altri dettagli visti nel prototipo. Più di così non potevo chiedere.

Quali sono state le modifiche più importanti e che beneficio hanno portato?

Le modifiche principali riguardano la struttura dell’edificio, il set è molto stabile e soprattutto giocabile. I tetti si possono togliere completamente per ammirare ogni dettaglio all’interno. E’ possibile poi togliere il primo piano. Inoltre la parte posteriore è chiusa e questo è piaciuto molto agli AFOLs. Possiamo quasi dire che è una nuova modalità di gioco introdotta da LEGO. Poi la differenza più evidente riguarda gli alberi che per motivi di stabilità sono stati sostituiti con quelli più robusti e che comunque incorniciamo molto bene la piccola casetta.

Raccontaci del momento in cui hai saputo di aver vinto...

I mesi successivi al raggiungimento dei 10.000 voti sono stati mesi di trepida attesa fino a quando è giunta la comunicazione in cui il team dei designer LEGO IDEAS confermava la scelta del progetto come prossimo set LEGO IDEAS. Ovviamente sono impazzito dalla gioia e ancora oggi dopo mesi non mi sembra vero. L’annuncio ufficiale è arrivato poi il 22 febbraio 2022, una data tra l’altro molto particolare a livello numerologico, e finalmente ho potuto condividere questo ingombrante segreto con tutto il mondo, compresa la mia famiglia a cui non avevo detto niente per paura di pericolosi leaks. L’unica persona con cui avevo condiviso la notizia era mia moglie. E’ stata davvero un’emozione incredibile, stento ancora a crederci! E non da meno è stato il momento della presentazione del set ufficiale, venerdì 13 gennaio 2023, una giornata memorabile in cui ho ricevuto centinaia, forse migliaia, di messaggi e commenti di congratulazioni.

A tuo parere, qual è la MOC migliore di Andrea Lattanzio?

Non è facile rispondere a questa domanda, ogni MOC ha qualcosa di unico ed è legata ad un ricordo o a un periodo della mia vita. Sicuramente la serie di “case rurali” che ho costruito a partire dal 2019 sono tra le mie preferite e rappresentano perfettamente il mio stile che è diventato riconoscibile, come fosse un “marchio di fabbrica”. Tra tutte scelgo sicuramente l’A-Frame Cabin ma è una scelta scontata visto tutto quello che è successo negli ultimi giorni… ma anche The Blue Cottage, The General Store, Joe’s Cottage, Into the Wild. Oltre alle “case rurali” sono molto legato anche all’officina Volkswagen che ho costruito nel 2014 ed è stata quella che ha fatto conoscere i miei lavori a livello internazionale. Inoltre nessuno mai in passato aveva realizzato un’officina in quella scala così completa e ricca di dettagli, penso rappresenti una “pietra miliare” nel mondo delle MOC. Infine anche il Guardiano degli Abissi e l’ultimissimo Outpost with Outhouse sono tra i miei preferiti. Ma in generale amo tutte le mie creazioni, sono come una parte di me.

Hai qualche anticipazione sul tuo prossimo progetto che vuoi condividere con i lettori?

Al momento, e per le prossime settimane, sono concentrato nel promuovere il nuovo set LEGO IDEAS e voglio godermi appieno questo momento unico. Per il resto ho molte idee in testa, come al solito, ma niente di preciso e pianificato. Si vedrà strada facendo.

 Vuoi raccontarci qualche aneddoto particolare di questa esperienza?

Il giorno che il set ufficiale è stato presentato, il 13 gennaio, stavo tranquillamente lavorando in ufficio e pensavo di avere tutto il tempo necessario per preparare una bella foto con il set e un testo da postare sui miei social per ringraziare tutti. La data prevista per l’annuncio era infatti il 18 gennaio. Le mie copie le avevo ricevute giusto il giorno prima. Poi, nel primissimo pomeriggio del 13 gennaio, LEGO mi comunica che a causa del leak del giorno precedente, che aveva fatto letteralmente il giro del web, cioè il 12 gennaio, avevano deciso dopo lunghe discussioni di anticipare l’annuncio al giorno stesso alle 15.00. Sono andato nel panico: ho preso le mie cose e con una scusa ho lasciato l’ufficio e sono scappato a casa per fare una foto al volo e postare il ringraziamento. Alla fine ce l’ho fatta e alle 16.00 su tutti i miei canali social c’ero io con una faccia stralunata e con il set in mano. Da lì in poi si è scatenata una pioggia di messaggi, commenti e telefonate. L’accoglienza del set è stata oltre le aspettative e tutti gli appassionati hanno espresso giudizi più che positivi sull’A-Frame Cabin “ufficiale” (con qualche riserva solo sugli alberi). Ora non ci resta che aspettare il primo di febbraio e vedere cosa succederà.

Secondo la percezione di Andrea Lattanzio in quanto Fan Designer, che cosa rende un progetto adatto a diventare un set LEGO Ideas?

Come ho detto in precedenza la cosa più importante è trovare un’idea nuova, qualcosa di unico che non è ancora stata prodotta da LEGO, e non è facile. Personalmente poi preferisco i set senza IP, penso che rispecchino maggiormente lo spirito LEGO originale, sono più economici e possono essere customizzati usando la propria creatività e fantasia. Anche i colori e i dettagli fanno la differenza.

Ci sono degli easter eggs nel progetto, vero?

Trovare idee originali, le cosiddette Easter Egg, da inserire nel set è stato divertente. Sono stato molto coinvolto dai designers in questa fase. Il più bello è secondo me è il tile decorato con un mio lavoro a cui sono molto legato, il Blue Cottage. Lo potete vedere al piano superiore sopra il letto, tributo migliore non poteva esserci! Ci sono anche due set IDEAS in micro scale: la macchina da scrivere (è nera ma il tavolo è di colore sand green come il set 1:1) e la meravigliosa Casa sull'Albero. Inoltre c’è un piccolo omaggio al nostro paese, lo scoprirete nelle fase iniziali di montaggio.


Ringraziamo Andrea Lattanzio per questa bella intervista che ci ha concesso e vi lasciamo andare alla scoperta del suo meraviglioso set, del quale abbiamo parlato in questo nostro articolo.

Se volete ulteriori approfondimenti, vi lasciamo di seguito i profili social del nostro amico Andrea "Norton74" Lattanzio:

Instagram: https://www.instagram.com/nortonsevenfour/

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