C’è una grande attesa per l’arrivo su Disney Plus di Andor, la nuova serie di Star Wars che ci ripoterà nei cupi anni dell’Ascesa dell’Impero, quel periodo di assestamento successivo alla caduta della Repubblica che è stato già parzialmente esplorato da diverse produzioni, non ultima Obi-Wan Kenobi. Andor sarà un prequel di Rogue One, film spin-off della saga principale in cui compariva Cassian Andor, agente ribelle interpretato da Diego Luna. Per arrivare preparati a quella che si prospetta essere una serie centrale nella definizione di uno dei periodi più complessi della cronologia di Star Wars. Abbiamo avuto la possibilità di avere un'intervista con il cast di Andor, andando a scoprire dettagli essenziali della serie in arrivo il 21 settembre su Disney+.
Intervista al cast di Andor
Una prospettiva davvero particolare quella emersa dalla nostra intervista al cast di Andor, considerato che abbiamo avuto la possibilità di vedere cosa ci aspetterà nella serie dedicata a Cassian Andor parlandone con Denise Gough e Kyler Soller, attori che interpretano due personaggi antitetici al protagonista della serie. Non dobbiamo infatti dimenticare che Andor, essendo ambientato durante l’Ascesa dell’Impero, avrà come cornice un’epoca oscura della continuity della saga, profondamente diversa dalle atmosfere più avventurose della Trilogia originale o di quella Prequel.
Nonostante questo periodo della cronologia di Star Wars sia già stato al centro di altre produzioni, da Rogue One alla recente serie di Obi-Wan Kenobi, Andor sembra esser il primo prodotto pensato appositamente per trasmettere la durezza di questi anni complicati, valorizzandone l’impatto non solamente sull’aspetto sociale della galassia, ma dando vita un ritratto emotivo intenso, focalizzato su Cassian Andor ma esteso a tutti i cittadini comuni dell’Impero.
“Abbiamo pensato a come tutto questo, dal trailer al resto, mentre lo stavamo realizzando sembrasse davvero molto riservato. Quasi non ci sembrava nemmeno reale, cioè era chiaro che si trattava di Star Wars, ci sono gli stormtroopers e gli alieni, io sono vestita come un imperiale e via dicendo…ma mi sembra reale solamente ora che sta per uscire, che inizierete a vederlo e penserete ‘Oh mio Dio!’. ‘ E’ davvero una grande scommessa. E considerato che quando abbiamo iniziato a lavorarci ero una grande fan di Star Wars, mi sono sentita profondamente legata a tutto questo, e ora mi sento orgogliosa.”
“E’ vero, me ne rendo conto solo ora, è come se iniziassi a pensare ‘Cavolo, è qualcosa di davvero, davvero grosso’”
Ha sicuramente aiutato avere alla guida di Andor Tony Gilroy, sceneggiatore e showrunner della serie, che aveva contribuito a creare il personaggio di Cassian Andor, in qualità di sceneggiatore di Rogue One. Poter mostrare cosa sia accaduto nei cinque anni precedenti a questo atipico personaggio di Star Wars è un’occasione unica, che è stata affrontata con estrema cura e rispetto del personaggio.
“Credo che Tony (Tony Gilroy, sceneggiatore e showrunner della serie, NdR) abbia fatto un ottimo lavoro nel dare alla community di Star Wars questa magnifica rappresentazione di cosa possa esser accaduto a Cassian Andore nei cinque anni prima di Rogue One. Credo abbia fatto una cosa meravligiosa, non credi?”
”Assolutamente, credo che sia strabiliante avere il finale di questa trama, per come la conosciamo nella cronologia di Star Wars, una parte così importante della continuity di Star Wars, e Tony le affronta come se investigasse questi cinque anni, vedere cosa abbia realmente portato questo escluso a diventare un ribelle, ad avviare la Ribellione e infine sacrificare se stesso per il bene più grande.”
“E’ davvero una storia incredibile, sappiamo che sarà morto e sarà devastante, io credo, perché avrete 24 episodi per conoscere davvero la storia di Cassian. E così quando rivedrete Rouge One e morirete con lui alla fine, tutto quello che avrete sarà un grande dono, perché se guardi Rogue One senza la storia precedente non sai abbastanza, da cosa sei davvero travolto? Lo fa comunque, considerato che attore superbo sia Diego, ma ora vederlo sarà devastante, sarà durissima. Sai cosa vuol dire? Guardare ogni scena in modo diverso”
Dalle parole con cui Denise Goug e Kyle Soiler raccontano la loro esperienza nei rispettivi ruoli, appare evidente come il racconto emotivo sia centrale in Andor.
La sensazione è che la serie sia probabilmente il momento narrativamente più umano della saga, proprio per questa sua volontà di non limitarsi a raccontare una parentesi della continuity del franchise, ma di presentarlo da una prospettiva differente, più quotidiana e umana
"Esatto! Credo che quello che Tony ha fatto con la squadra e con tutti noi sia avere onorato esattamente questo aspetto. Credo che Cassian Andor sia un personaggio stupendo, e meritasse di più che una semplice storia del suo passato. Dopo aver visto Rogue One pensavo ‘Dio, che personaggio concreto e complesso’. E ora possiamo vedere tutto ciò che lo ha reso tale. Le vicende umane che lo hanno reso ciò che è in Rogue One.”
La descrizione fatta da Denise Gough e Kyle Soller della loro esperienza con la lavorazione di Andor rispecchia quello che, sin dalle prime notizie sull’uscita della serie, era stato promesso. Non solo, quindi, il passato misterioso di Cassian Andor sarà finalmente scoperto, ma la presenza di altre figure chiave, come Mon Mothma, sarà utile per dare maggior consistenza alla nascita dell’Alleanza Ribelle, aspetto sinora solo accennato in produzioni come Rebels e Rogue One. Motivo per cui la creazione di una sinergia tra l’evoluzione emotiva di Cassian Andor e la nascita della futura Ribellione è stata curata con estrema attenzione nella serie, in modo da sfruttare Andor per raccontare finalmente uno dei capitoli essenziali della saga della galassia lontana, lontana.