Intervista a Adriano Barone e Fabio Guaglione: "Mr Evidence, che differenza c'è tra noi e loro?"

A Lucca Comics and Games 2022 sarà presentato in anteprima Mr Evidence e tal proposito abbiamo intervistato Adriano Barone e Fabio Guaglione.

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a cura di Manuel Enrico

A pochi giorni da Lucca Comics and Games 2022 abbiamo avuto la possibilità di addentrarci all’interno di uno dei nuovi mondi della Sergio Bonelli Editore, Mr Evidence, in compagnia di due degli autori dell’opera. Fabio Guaglione e Adriano Barone ci hanno guidato nei corridoi del Mulholland Institute per scoprire alcuni dettagli su questa nuova produzione della casa editrice milanese, che verrà presentata proprio durante la manifestazione lucchese, assieme ad altri attesi titoli, come Nathan Never/JLA:  Doppio universo, di cui abbiamo parlato proprio con Adriano Barone (trovate la nostra intervista qui). Mr. Evidence promette di essere un racconto dalla forte personalità, in cui diverse suggestioni narrative troveranno modo di intrecciarsi per offrire ai lettori un concept narrativo unico e avvincente. Non potevano quindi esserci migliori anfitrioni di Adriano Barone e Fabio Guaglione per Mr Evidence, che esordirà con il suo primo volume, La prova della tua esistenza, in anteprima a Lucca Comics and Games 2022.

Intervista ad Adriano Barone e Fabio Guaglione: "In Mr Evidence i personaggi sono tasselli di un puzzle incredibile"

Per avvicinarci al meglio alla lettura di Mr. Evidence, abbiamo quindi chiesto ad Adriano Barone e Fabio Guaglione di raccontarci qualche anticipazione della loro storia, incuriositi soprattutto dal fatto che i personaggi di Mr Evidence non sono i tradizionali protagonisti delle storie a fumetti. Ci troviamo davanti a un gruppo di pazienti psichiatrici, ognuno con una particolare patologia, che li ha portati a esser ricoverati nell’Istituto Mulholland. Un incipit narrativo intrigante, come è nata l’idea di questa origin story?

In realtà sono nati prima i personaggi e le loro caratteristiche, e solo successivamente è nato il loro background. Ci sono state diverse lunghissime e articolate conversazioni tra me e Fabio per capire, facendo retro-engineering, quali potessero essere le basi realistiche delle loro condizioni, che poi abbiamo “stretchato” (si tratta pur sempre di un fumetto d’avventura e di genere) fino a definire ancora di più le loro capacità e le loro “features” psicologiche ed emotive. L’idea era di avere dei protagonisti fragili, con caratterizzazioni anche estreme (ma giustificate narrativamente), che fossero in qualche modo specchi di un rapporto col reale sempre più distaccato, sofferente, doloroso.
Il concept di base è di Fabio Resinaro, ovvero una serie crime che avesse per protagonisti quattro individui disfunzionali che trovano nelle indagini di casi particolarmente complessi la loro funzionalità. Un team di quattro Sherlock Holmes borderline, diciamo. Abbiamo preso questo concept, abbiamo evoluto l’orizzonte narrativo sconfinandolo nel drama e nello spy (anche se nel primo volume ancora non si evince) e mentre ci lavoravamo ci siamo detti che sarebbe stata un’occasione meravigliosa per dar vita a personaggi molto contemporanei, ovvero caratterizzati più dai loro disagi psicologici che dai loro punti di forza. In questo senso, è vero che non sono protagonisti tradizionali, ma in un certo senso ognuno di loro incarna una debolezza archetipica dell’animo umano. Insomma, sono freaks in cui speriamo che i lettori si possano riconoscere e rispecchiare. Tutto inizia nel Mulholland Institute, è vero… ma già dal volume 2 usciremo da quelle mura e la serie diventerà una caccia all’uomo on the road. Mr. Spoiler.

I personaggi che abbiamo conosciuto sono prigionieri, più che della struttura, del proprio stato mentale, ne sono fortemente caratterizzati. Diverse situazioni cliniche significano, in questo caso, differenti modi di socializzare e di percepire il mondo circostante e gli stimoli sensoriali che se ne ricevono. Come avete costruito questa dinamica relazionale?

: Una volta definiti i personaggi, ovvero i loro conflitti interiori e i loro bisogni, abbiamo definito la “chimica” del gruppo. Ognuno di loro ha bisogno dell’altro per riparare una parte frammentata del proprio Io. C’è chi non prova nessun sentimento e vorrebbe, chi invece potrebbe ma ha scelto di non farlo. C’è chi non sa riconoscere i propri ricordi e chi invece sa rievocarli tramite la memoria del dolore. Abbiamo incentrato ogni personaggio su un modo di vivere il mondo sia a livello intellettuale che emotivo, dando forma sia a delle ferite che a dei vantaggi cognitivi. Queste caratteristiche ci permettono di fare interagire i loro cervelli non sono al fine di risolvere un enigma, ma anche per provare a risolvere loro stessi. Sono come i pezzi di uno stesso puzzle, e noi li amiamo anche per questo. Parte della difficoltà del primo volume è stato proprio trovare il bilanciamento di scrittura tra diversi elementi: l’inizio di una storia, l’introduzione di quattro personaggi, e il reciproco conoscersi e instaurare una dinamica relazionale (di ognuno con gli altri tre). Il tutto, senza risultare noiosi. Questo ha preso diverse pagine, ma secondo noi era necessario anche per far conoscere e affezionare il lettore a questi quattro pazzi.
All’inizio la dinamica relazionale tra i protagonisti in un certo senso non esiste e la sua nascita viene mostrata in diretta al lettore all’inizio della storia: nonostante siano ospiti dello stesso istituto psichiatrico, i nostri non si sono mai “parlati davvero”. Una serie di eventi li “costringe” a parlare tra loro, e mano a mano cominciamo a capire che ruoli ricoprono all’interno di un ipotetico gruppo (anche se forse è il caso di parlare di “famiglia per caso”: in questo senso i nostri protagonisti possono essere considerati – tra le possibili interpretazioni - una versione contemporanea e quasi esistenzialista dei Fantastici Quattro della Marvel, con un accento molto spinto sul disagio verso la propria condizione sia fisica che psicologica). Dal n. 3 – è difficile spiegarlo senza fare spoiler – la condizione in cui erano all’interno del Mulholland cambierà, e da una situazione a cui si erano abituati, e in cui le loro… chiamiamole “patologie” erano relativamente sotto controllo, qualcuno di loro comincerà a risentire degli effetti del mondo reale rispetto a sé stesso.

Parte integrante della caratterizzazione dei personaggi è la creazione di un linguaggio non verbale, ricco di piccoli segnali delle patologie che gli affliggono. Fabrizio Des Dorides è stato preciso nel dare vigore a questi segnali, quali sono state le vostre indicazioni in tal senso?

Fabrizio non è stato solo preciso, è stato straordinario. Mi viene da dire che l’impegno che ha messo nei disegni del n. 1 eccede la professionalità e ha dell’eroico: io e Fabio siamo stati ossessivi oltre la decenza nel dettagliare quale dovesse essere il body language e quali dovessero essere le espressioni del viso dei vari personaggi e lui ha realizzato questa visione in modo mirabile. Questo perché Mr. Evidence è un fumetto investigativo, quindi nonostante ci siano scene d’azione, molta parte di esso è costituito da dialoghi: e questi dialoghi sono molto articolati e sono super caratterizzati, ogni personaggio ha una propria voce chiara e distinta. E questi dialoghi andavano supportati da disegni che raccontassero il personaggio, appunto tramite postura del corpo ed espressioni dei volti.
Un po’ per il mio mondo di provenienza, ovvero l’audiovisivo, un po’ per il DNA del progetto, la componente attoriale – ma se vogliamo anche di regia – di Mr.Evidence è molto importante. Quindi nella sceneggiatura abbiamo aggiunto una serie di indicazioni che magari a volte non si mettono negli script fumettistici (e Adriano mi sgridava ogni volta!) ma servivano a far capire il mood della scena, l’umore dei personaggi che – per un disegnatore eccelso come Fabrizio – si sarebbe andato a tradurre in una gamma vasta di sfumature: dalla postura della schiena all’inarcamento delle sopracciglia. Poi ovvio, nelle varie fasi di layout e matite abbiamo supervisionato tutto in maniera manicale: quindi la postura della schiena di Mr. Pain – eretto, nobile - è quasi l’opposto di quella di Mr.Truth – insicuro, ingobbito. La colonna portante dei dialoghi di cui parla Adriano si rifà ad un format quasi da serie tv. Spesso quindi abbiamo parlato con Fabrizio di come far “recitare” i personaggi, e questo crediamo conferisca al fumetto una certa immedesimazione. Come a dire: non sono solo personaggi disegnati, sono proprio vivi.  

Mr Evidence - La prova della tua esistenza a Lucca Comics and Games 2022

Mr Evidence - La prova della tua esistenza è un volume cartonato formato 22x30 cm da 80 pagine. I testi sono di Adriano Barone e Fabio Guaglione mentre disegni di Fabrizio Des Dorides con chine di Michele Pasta, i colori sono di Alessia Pastorello, Stefania Aquaro, Adele Matera e Beatrice Galli. La copertina è firmata da Carmine Di Giandomenico. Il volume sarà disponibile in anteprima a Lucca Comics and Games 2022 presso lo stand Sergio Bonelli Editore come da tradizione situato a fianco della fontana in piazza Antelminelli. Mentre arriverà ufficialmente in libreria, fumetteria e tramite lo shop ufficiale del sito Sergio Bonelli Editore dal 18 novembre prossimo.

  • Acquistate Mr Evidence - La prova della tua esistenza sullo shop ufficiale del sito Sergio Bonelli Editore cliccando QUI

Durante Lucca Comics and Games 2022, Mr Evidence sarà protagonista lunedì 31 ottobre all'incontro "Le novità Sergio Bonelli Editore a Lucca Comics: Eternity e Mr. Evidence" previsto alle 15 presso la Chiesa di San Girolamo. Interverranno Michele Masiero, Alessandro Bilotta, Sergio Gerasi, Fabio Guaglione e Adriano Barone. Sarà possibile incontrare il team di Mr Evidence per le sessioni di firma copie allo stand Sergio Bonelli Editore nei seguenti giorni e orari:

  • Venerdì 28 ottobre - 11:00/12:00 - Adriano Barone, Fabrizio Des Dorides
  • Sabato 29 ottobre - 12:00/13:00 - Adriano Barone, Fabio Guaglione, Fabrizio Des Dorides
  • Sabato 29 ottobre - 16:00/17:00 - Fabrizio Des Dorides
  • Domenica 30 ottobre - 10:00/11:00 - Fabrizio Des Dorides, Adriano Barone
  • Domenica 30 ottobre - 17:00/18:30 - Carmine Di Giandomenico, Fabio Guaglione (Presso Oratorio San Giuseppe)
  • Lunedì 31 ottobre - 14:00/15:00 - Carmine Di Giandomenico
  • Lunedì 31 ottobre - 10:00/11:00 - Carmine Di Giandomenico, Fabio Guaglione (Presso Oratorio San Giuseppe)
  • Lunedì 31 ottobre - 17:00/18:00 - Fabio Guaglione (Presso Oratorio San Giuseppe)
  • Martedì 1 novembre - 12:00/13:00 - Fabio Guaglione, Carmine Di Giandomenico (Presso Oratorio San Giuseppe)
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