Intervista a JM Miro (Oscuri Talenti - Bompiani)

La nostra intervista a JM Miro, autore di Oscuri Talenti, romanzo fantasy acclamato dalla critica pubblicato in Italia da Bompiani.

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a cura di Domenico Bottalico

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La nostra intervista a JM Miro, autore di Oscuri Talenti, romanzo fantasy ambientato nell'Inghilterra vittoriana che ha attirato l'attenzione di critica e pubblico a livello internazionale ed è stato pubblicato ad ottobre anche in Italia da Bompiani.

Intervista a JM Miro (Oscuri Talenti - Bompiani)

Oscuri Talenti è il primo romanzo fantasy di JM Miro che sotto pseudonimo ha firmato altri libri di generi diversi. Come mai il fantasy e come mai proprio in questo particolare momento storico?

Spesso è il genere che sceglie te, la storia determina un po' il genere in cui si andrà a collocare. Sono cresciuto leggendo fantasy degli anni 80, ero un ragazzino molto solo che ha trovato rifugio e consolazione in questo tipo di narrativa.

Sulla peculiare ambientazione vittoriana del romanzo, l'autore fornisce una risposta molto articolata legata alla volontà di realizzare un romanzo quanto più possibile "globale":

Avendo scritto un altro romanzo ambientato nel 19° secolo, è un mondo che già conoscono. Tuttavia era cosciente del fatto che non volevo scrivere il solito libro ambientato nella solita epoca vittoriana e così ho fatto delle ricerche e quello che è saltato fuori è che spesso abbiamo una idea di quel periodo molto a "compartimenti stagni" cioè a Londra c'è Jack Lo Squartatore ma contemporaneamente nell'ovest degli Stati Uniti c'è Billy The Kid eppure non compaiono mai insieme. In Giappone addirittura ci sono gli shogun... volevo scrivere una storia che mostrasse e abbracciasse la ricchezze di queste ambientazioni diverse, è questo il motivo per il quale, seppur il romanzo è ambientato in Scozia, fa riferimento ad altri luoghi.

JM Miro ha voluto però soffermarsi anche sulla connessione fra l'ambientazione e i protagonisti adolescenti di Oscuri Talenti:

Sapevo che i protagonisti sarebbero stati ragazzi con abilità speciali, quello che ho maturato in seconda battuta era dare background tragici o provenienti da situazioni di povertà e miseria perché il 19° secolo è stato forse il secolo peggiore per essere bambini. Questo mi ha permesso di sviluppare i loro "poteri" o "magie" di conseguenza. Per esempio c'è Ribs, una bambina che nessuno avrebbe mai nemmeno degnato di uno sguardo nella Londra vittoriana. Volevo che quella sua condizione diventasse la sua abilità: quindi ha sviluppato l'invisibilità. Poi c'è Charlie, che è nero ed è vittima di razzismo nel Sud degli USA, quindi la sua abilità è diventata quella di poter rigenerare qualsiasi sua ferita in barba agli attacchi fisici che subisce. 

Il titolo originale del romanzo è Ordinary Monsters, quali sono secondo JM Miro questi "mostri"?

Difficile dirlo, in realtà da questo racconto voglio che traspaia come da la linea che separa "buoni" e "cattivi" sia sempre sottile. Si tratta di scoprire alla fine i propri poteri, le proprie capacità e venirne a patti: li userò per fare del bene o del male? Come detto prima i protagonisti vengono da contesti complessi e le loro abilità potrebbero concorrere sia al loro riscatto ma potrebbero essere anche una possibile maledizione. In questo senso il contesto sociale del 19° sociale mi è servito per per mostrare cosa vivono i personaggi e attraverso loro le mie ansie e le mie paure come genitore di oggi che voglio esorcizzare nel romanzo.F

Pur avendo espressamente citato il fantasy, essendo ospite a Lucca Comics and Comics 2022, JM Miro confessa un'altra fonte di ispirazione:

Sono cresciuto con i fumetti di supereroi, per Oscuri Talenti ovviamente si pensa subito agli X-Men. Io ero più un lettore di Spider-Man, sarà anche per quello che ho voluto raccontare una storia con protagonisti degli adolescenti.

Sul futuro dell'universo di Oscuri Talenti, l'autore invece non si sbilancia:

Sarà una trilogia - sto finendo il secondo libro.

 

A proposito di Oscuri Talenti

Bompiani descrive così il romanzo:

1882. Londra è una città grande come il mondo, dove è facile perdersi, soprattutto se l’unico posto che finora hai chiamato casa è un paesino nel delta del Mississippi o un circo itinerante del Midwest. Charlie e Marlowe sono approdati nel Vecchio Mondo, sotto cieli carichi di nebbia e fuliggine, fino al 23 di Nickel Street West, per andare incontro a una nuova vita in un luogo dove sentirsi finalmente al sicuro, dove i loro talenti non saranno solo fonte di diffidenza, equivoci, dolore e solitudine.Ma ad attenderli c’è un terribile morvide, un non-morto, assetato di sangue, pronto a tutto per servire il suo oscuro signore.Per fortuna ci sono anche gli angeli custodi: Mrs Harrogate con la veletta sempre abbassata a coprire una voglia purpurea e la forza austera, Mr Coulton che nasconde la gentilezza sotto una dura buccia, e Alice Quicke, investigatrice privata decisa a cambiar vita. E via di nuovo, in viaggio alla volta della Scozia, verso una scuola unica nel suo genere, per sfuggire a una figura di tenebre e fumo che non si arrenderà fino a quando Charlie e Marlowe non saranno suoi. Tra meraviglie e tradimenti, passato e futuro, slanci di vita e rischi incalcolati, un manipolo di amici cercano di far luce dove tutto è tenebra, per scoprire la verità sui loro doni e sulla natura di ciò che li sta perseguitando, per arrivare a capire che a volte le gioie più grandi ci arrivano per mano dei mostri peggiori.
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