Independence Day: la storia del franchise cinematografico

Scopriamo insieme la storia dei due Independence Day e cerchiamo di capire se ci sarà un futuro del franchise nonostante il deludente sequel.

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a cura di Giovanni Arestia

Il giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti, conosciuta anche in Italia come Independence Day o Festa del 4 luglio, è la festa nazionale americana che commemora l'adozione della Dichiarazione d'indipendenza del 4 luglio 1776. Quel giorno, le allora Tredici colonie si distaccarono dal Regno di Gran Bretagna dichiarando la loro, appunto, indipendenza. Nella cinematografia questo giorno è diventato famoso grazie ad un franchise che prende lo stesso nome della giornata, ma che in realtà tratta delle tematiche totalmente differenti. Stiamo, appunto, parlando di Independence Day, saga di fantascienza la cui prima pellicola uscì nel 1996 e la seconda nel 2016 con il titolo di Independence Day - Rigenerazione. Entrambi i film sono stati diretti dal regista Roland Emmerich. Vediamo, quindi, insieme la storia di queste due pellicole e cerchiamo di capire se ci sarà un futuro.

Independence Day: un successo globale 

Il primo film del 1996 racconta di un'invasione quasi riuscita della Terra da parte di enormi astronavi aliene con l'unico scopo di sterminare l'intera razza umana e sfruttare tutte le risorse del pianeta. L'invasione inizia la mattina del 2 luglio 1996, lo stesso giorno in cui il film venne distribuito in alcune sale americane, e qui osserviamo gli alieni intenti a distruggere le più importanti metropoli del mondo uccidendo milioni di persone. Essendo un film americano che porta lo stesso nome di una delle giornate nazionali più importanti, le prime forze militari ad intervenire sono proprio quelle statunitensi, ma falliscono miseramente nei confronti di astronavi aliene dotate di tecnologie nettamente superiori. Lo stesso giorno, grazie all'intuito dello scienziato David Levinson, interpretato da Jeff Goldblum, il governo americano riesce a contrattaccare con un'azione magistrale condotta dal capitano Steven Hiller (Will Smith). Da quel momento tutte le nazioni del mondo decidono di aiutare gli Stati Uniti così da sconfiggere l'invasione aliena. La storia del film segue direttamente e liberamente le trame della classica narrativa di invasione aliena, in particolare La guerra dei mondi di H. G. Wells e il suo adattamento cinematografico del 1953. Mentre la premessa del film ha poca somiglianza, ci sono molti elementi de La Guerra dei mondi, tra cui la resistenza degli alieni contro le armi nucleari e gli alieni sconfitti tramite un virus.

Independence Day, nonostante la trama banale e piena di stereotipi, divenne il successo al botteghino più grande del 1996 raggiungendo la cifra di 817 milioni di dollari a fronte di una spesa produttiva di appena 75 milioni di dollari ed è tuttora il 25° film più redditizio di sempre. Inoltre, grazie alle celebri scene di azione e l'uso sapiente degli effetti speciali che mostrano, tra l'altro, la distruzione di monumenti simbolo degli Stati Uniti, come l'Empire State Building, la Casa Bianca e la Library Tower di Los Angeles oltre che la distruzione di intere città europee ed asiatiche, la pellicola vinse l'Oscar per gli effetti speciali proprio l'anno successivo.

La genesi della pellicola

L'idea per il film è nata quando Emmerich e Devlin andarono in Europa per promuovere il loro film Stargate. Un giornalista chiese ad Emmerich perché avesse realizzato un film con contenuti come Stargate se non credeva negli alieni. Emmerich dichiarò di essere ancora affascinato dall'idea di un arrivo alieno, e spiegò ulteriormente la sua risposta chiedendo al giornalista di immaginare come sarebbe svegliarsi una mattina e scoprire che le astronavi di 15 miglia di larghezza si stavano librando sopra le più grandi città del mondo. Emmerich si rivolse quindi a Devlin e disse:

"Penso di avere un'idea per il nostro prossimo film".

Emmerich e Devlin decisero a quel punto di ampliare l'idea incorporando un attacco su larga scala, con Devlin che all'epoca dichiaro di essere infastidito dal fatto che "nella maggior parte dei film di invasione aliena, questi scendono sulla Terra e se ne stanno nascosti o arrivano sotto forma di piccole spore e si iniettano nella parte posteriore della testa di qualcuno. " Emmerich acconsentì e così i due scrissero la sceneggiatura durante una vacanza di un mese in Messico. Dopo la scrittura mandarono la sceneggiatura alla 20th Century Fox e solo un giorno dopo averla inviata, il presidente della casa di produzione Peter Chernin diede il via libera allo sviluppo della pellicola. La pre-produzione iniziò appena tre giorni dopo, nel febbraio 1995.

La produzione tra modellini, effetti speciali e dubbi sul nome

Inizialmente si volevano fare le cose in grande tanto da chiedere la collaborazione alle forze armate statunitensi per fornire personale, veicoli e costumi per il film; tuttavia, si ritirarono quando i produttori si rifiutarono di rimuovere i riferimenti all'Area 51 dalla sceneggiatura. Alla fine, per il film furono necessari oltre 3.000 effetti speciali tanto che per le riprese spesso utilizzarono delle videocamere speciali con l'aiuto di modellini per sostituire gli effetti generati dal computer nel tentativo di risparmiare denaro e ottenere risultati più autentici. Molte delle riprese furono realizzate presso la Hughes Aircraft di Culver City, in California, dove avevano sede il dipartimento artistico del film, i team di fotografia e di motion control, il team di pirotecnica e il magazzino dei modelli.

All'epoca, altro dato interessante, fu che il dipartimento di modellistica della produzione costruì più del doppio delle miniature per la produzione di quanto non fosse mai stato realizzato per qualsiasi film creando miniature per edifici, strade, aerei, monumenti e palazzi storici. Il team di produzione costruì anche miniature per molte delle astronavi presenti nel film, tra cui un modello di cacciatorpediniere da 9,1 metri e una versione della nave madre che si estende per quasi 4 metri. Le strade, invece, furono ricreate con una inclinazione in posizione verticale e posizionate sotto una telecamera ad alta velocità montata su un'impalcatura che filma verso il basso. Tutte le esplosioni, quindi, scoppiavano sotto il modello e le fiamme si innalzavano verso la telecamera, inghiottendo il modello inclinato e creando il senso di totale distruzione che si vede nel film. Fu anche creato un modello della Casa Bianca che venne usato prima per delle riprese esterne in prospettiva e poi fu demolito per la sua scena di distruzione. Tutte le detonazioni richiesero una settimana di pianificazione e circa 40 cariche esplosive.

Gli alieni nel film sono stati progettati dallo scenografo Patrick Tatopoulos. I progetti erano minuscoli e basati su disegni di Tatopoulos quando fu incaricato da Emmerich di creare un alieno "familiare e completamente originale". Queste creature indossavano tute "biomeccaniche" basate su un altro design sempre di Tatopoulos. Queste tute erano alte 2,4 metri, dotate di 25 tentacoli e appositamente progettate per mostrare che non potevano sostenere una persona al suo interno, quindi erano proprio il prototipo perfetto per un non "uomo in tuta".

La produzione ufficiale inizò nel luglio 1995 a New York City. Una seconda unità raccolse scatti di Manhattan, Washington DC, una comunità di camper a Flagstaff, in Arizona, e la Very Large Array on the Plains di San Agustin, in New Mexico. La troupe principale girò anche nel vicino Cliffside Park, nel New Jersey, prima di trasferirsi nell'ex acciaieria Kaiser di Fontana, in California, per filmare le sequenze post-attacco di Los Angeles. La produzione si trasferì quindi a Wendover, Utah e West Wendover, Nevada, per girare le riprese nel deserto includendo l'Imperial Valley e l'aeroporto di Wendover per le scene in esterna di El Toro e dell'Area 51. Qui divenne celebre la scena in cui Bill Pullman, nel ruolo del presidente Thomas J. Whitmore, avvia il suo discorso pre-battaglia. Immediatamente prima di girare la scena, Devlin e Pullman decisero di aggiungere, alla fine del discorso, questa citazione:

"Oggi celebriamo il nostro Giorno dell'Indipendenza!".

A quel tempo, infatti, la produzione era soprannominata "ID4" perché Warner Bros. possedeva i diritti per il titolo Independence Day, e Devlin aveva sperato che se i dirigenti Fox avessero notato l'aggiunta di quel discorso, l'impatto mediatico del nuovo dialogo li avrebbe aiutati a ottenere i diritti del titolo. Effettivamente fu così e il diritto di usare il titolo fu acquisito esattamente due settimane dopo. A quel punto il team di produzione si trasferì a Bonneville Salt Flats per girare tre scene e tornò in California per girare in vari luoghi nei dintorni di Los Angeles, tra cui Hughes Aircraft dove sono stati costruiti dei set della società via cavo e interni dell'Area 51. Le riprese vennero completate il 3 novembre 1995.

Il film in origine descriveva il rifiuto di Russell Casse come volontario per la controffensiva aerea del 4 luglio a causa del suo alcolismo. Usa quindi un missile rubato legato al suo biplano rosso per svolgere la sua missione suicida. Secondo Dean Devlin, il pubblico che vide la scena nelle prime fasi di test aveva risposto bene all'ironia della scena e al valore comico. Tuttavia, la scena fu rigirata per includere l'accettazione di Russell come volontario, il suo schianto su un moderno aereo da combattimento e lui che pilotava un F-18 invece del biplano. Devlin preferiva l'alterazione della scena invece del martirio del personaggio poiché in quest modo lo spettatore assisteva a Russell che alla fine prende la decisione di sacrificare la sua vita. Purtroppo, però, vedere un biplano tenere il passo e volare tra gli F-18 era "semplicemente non credibile". Il film, quindi, fu ufficialmente completato il 20 giugno 1996 e fu presentato in anteprima ufficiale nel Mann Plaza Theatre di Los Angeles il 25 giugno 1996. Prima dell'uscita ufficiale, avvenuta il 2 luglio 1996 nonché un giorno prima della data ufficiale, fu proiettato privatamente alla Casa Bianca per il presidente Bill Clinton e la sua famiglia.

Una campagna di marketing aggressiva e mai vista prima

Per quanto riguarda la campagna di marketing, Independence Day vide una delle più massicce pubblicizzazioni mai realizzate prima d'ora. Infatti, mentre il film era ancora in fase di post-produzione, 20th Century Fox avviò una corposa campagna di marketing per promuovere il film, tanto da mettere in onda, per la prima volta, uno spot durante il Super Bowl XXX, per il quale Fox ha pagato 1,3 milioni di dollari. Il conseguente successo del film al botteghino ha portato alla moda di utilizzare il tempo di trasmissione del Super Bowl per dare il via alla campagna pubblicitaria per potenziali successi. Anche la divisione Licensing and Merchandising di Fox stipulò degli accordi di co-promozione con Apple Inc. per la pubblicizzazione dei nuovi laptop PowerBook. Trendmasters prese anche un accordo di merchandising con i produttori del film per creare una linea di giocattoli tie-in. Infine in cambio dell'inserimento di product placement, Fox prese anche degli accordi di co-promozione con Molson Coors Brewing Company e Coca-Cola.

Independence Day - Rigenerazione

Independence Day ebbe talmente tanto successo che nel 2016 gli stessi produttori decisero di realizzarne un sequel dal titolo di Independence Day - Rigenerazione. Il film è ambientato vent'anni dopo le vicende della pellicola del 1996. La comunità internazionale si è ripresa, e le Nazioni Unite hanno creato il piano di "Difesa Spaziale Terrestre" (Earth Space Defense, ESD), un programma di difesa globale che vede tutte le nazioni unite in un unico scopo. Viene utilizzata e studiata la tecnologia aliena, recuperata dai resti delle astronavi degli invasori, e vengono costruite delle basi militari sulla Luna, su Marte e su Rea, mentre l'Area 51 è diventata la sede dell'ESD. Purtroppo nessuno avrebbe mai immaginato cosa sta per accadere: un attacco alieno senza precedenti per potenza e per numero di unità e velivoli. Solo la genialità di un piccolo gruppo di uomini e donne riuscirà a salvare il mondo dell’estinzione.

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Il film fu annunciato nel 2004, anno in cui fu scritta anche una sceneggiatura che presentava, però, delle citazioni agli attentati dell'11 settembre 2001. Nel momento in cui tutto sembrava pronto, alcuni problemi inerenti al contratto di Will Smith portarono al rinvio della produzione per tanti anni. A causa di questo problema, la Fox arrivò al punto di chiedere ad Emmerich se fosse realmente necessario l'impiego di Smith nel sequel e la risposta fu:

"È assolutamente necessario per noi, per questo film e per il pubblico".

Il film finì nel dimenticatoio per anni, fino al novembre del 2009 in cui il regista, intervistato da MTV, dichiarò di essere alla lavorazione di un film ambientato più di dieci anni dopo il primo e che faccia da base per almeno altri due film ovvero Independence Day 4-Ever: Part I e Part II. Passarono appena pochi giorni e arrivò la smentita di Fox riguardo ai progetti di un franchise annunciando che erano idee personali di Emmerich e che lo studio non aveva intenzione di realizzare alcun film. Altri anni di silenzio fino a gennaio 2013, quando Roland Emmerich confermò il sequel di Independence Day e la presenza di Will Smith che aveva già firmato la partecipazione. Questa conferma durò poco, perché nel marzo dello stesso anno il regista dichiarò che il film era in fase di scrittura, ma che non ci sarebbe stato Will Smith sostituito dal figlio del Capitano Steven Hiller, Dylan Dubrow.

Si deve attendere il 26 novembre 2014 per ascoltare delle voci ufficiali provenienti questa volta non solo da Emmerich, ma anche dai produttori Dean Devlin e Harald Kloser che annunciarono che la Fox aveva dato il via libera alle riprese. I principali attori confermati furono Jeff Goldblum, che avrebbe ripreso il ruolo di David Levinson, Liam Hemsworth, Jessie Usher (Dylan Dubrow, il figlio del Capitano Steven Hiller), mentre Will Smith fu confermato tra le assenze del primo sequel con una possibile comparsa in Independence Day 4-Ever: Part II. Nel cast poi si aggiunsero Charlotte Gainsbourg, Bill Pullman, Vivica A. Fox, Travis Tope, Brent Spiner, Joey King e Sela Ward nei panni del nuovo Presidente degli Stati Uniti. Nel giugno 2015 la 20th Century Fox annunciò che il titolo del sequel sarebbe stato Independence Day - Rigenerazione e il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 24 giugno 2016 (in Italia l'8 settembre). Per quanto riguarda il successo, il secondo film non è riuscito ad eguagliare quello del predecessore tanto da non recuperare tutte le spese di produzione ottenendo comunque un leggero successo di pubblico e incassando a livello mondiale circa 390 milioni di dollari. Il successo di critica invece non arrivò mai, mantenendosi su livelli molto bassi.

Un altro sequel è molto improbabile

Arriverà un sequel? A quanto pare no, lo stesso Roland Emmerich nel 2019 ha dichiarato che la realizzazione del sequel fu un errore:

"Avrei voluto solamente realizzare un film esattamente come il primo, ma poi, nel bel mezzo della produzione, Will (Smith) ha rinunciato alla parte, perché voleva fare Suicide Squad. Avrei dovuto smettere di girare il film in quel momento, perché avevamo per le mani una sceneggiatura decisamente migliore [col suo personaggio all’interno]. Dopo che [Will Smith se ne andò] io dovetti, molto velocemente, mettere insieme un’altra sceneggiatura. E avrei dovuto semplicemente dire “no”, perché all’improvviso mi ero ritrovato a fare qualcosa che io per primo criticavo: un sequel. Ma la vita a volte va in un certo modo."

Lo stesso produttore Dean Devlin, nel corso del WonderCon 2018 ad Anaheim, in California, durante il tour promozionale del thriller/horror Bad Samaritan, riguardo ad Independence Day dichiarò:

"Non lo so. Non lo so. Attualmente e personalmente non ho intenzione di farne un altro".

Pertanto non ci resta che aspettare ulteriori aggiornamenti, ma le speranze di un sequel restano abbastanza basse anche se recentemente Roland Emmerich è tornato alla carica annunciando che, sebbene le idee restino molto confuse, Disney potrebbe essere interessata a riprendere in mano il franchise.

Piccolo bonus

Sapevate che in realtà esiste un altro Indipendence Day che, però, non fa parte del franchise canonico? Potete trovarlo nel catalogo di Amazon Prime Video sotto il nome di Independence Daysaster - La nuova minaccia ed è un film diretto da W.D. Hogan. La trama è molto semplice ed è ambientata durante la festa del 4 luglio. Mentre, infatti, l'America sta celebrando il suo giorno più importante, il pianeta Terra viene invaso dagli alieni. A cercare di contrastarli ci penserà un vigile del fuoco aiutato da una squadra di scienziati. Per farvi capire il livello della pellicola immaginate soltanto che è stata girata in quindici giorni con un budget di 1.800.000 dollari. Buona visione!

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