Il giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti, conosciuta anche in Italia come Independence Day o Festa del 4 luglio, è la festa nazionale degli Stati Uniti che commemora l'adozione della Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America il 4 luglio 1776. Quel giorno le allora Tredici colonie si distaccarono dal Regno di Gran Bretagna dichiarando la loro, appunto, indipendenza. Nella cultura statunitense, per ovvi motivi, questo giorno ha acquisito un'importanza notevole, ma vediamo anche alcuni esempi in cui il 4 luglio si inserisce prepotentemente anche nella cultura Pop.
Cinema e serie tv
Impossibile non citare il celebre franchise fantascientifico Independence Day che vede la realizzazione di due pellicole una del 1996 e una del 2016 col titolo Independence Day - Rigenerazione. Entrambi i film sono stati diretti da Roland Emmerich e prodotti dalla 20th Century Fox. Il primo si concentra su diversi gruppi di persone che convergono nel deserto del Nevada all'indomani di un attacco mondiale da parte di una razza extraterrestre di origine sconosciuta. Insieme alle altre nazioni mondiali, lanciano un contrattacco proprio il 4 luglio, il Giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti. Quello che sembrava essere la fine del genere umano sotto il potere schiacciante di una razza aliena non identificata, si rivela essere il miglior modo per celebrare il 4 luglio. Il sequel, invece, si svolge venti anni dopo gli eventi del primo film, durante i quali le Nazioni Unite hanno collaborato per formare Earth Space Defense (ESD), un'organizzazione internazionale di difesa e ricerca militare. Attraverso il reverse engineering, il mondo ha sfruttato il potere della tecnologia aliena e gettato le basi per resistere a una seconda invasione ancora più grossa e potente della prima. Non si sa ancora in che modo e se il franchise avrà dei sequel, ma al momento pare essersi bloccato.
Tra i film che trattano il tema del 4 luglio vi è certamente Nato il quattro luglio, film del 1989 diretto da Oliver Stone con Tom Cruise nel ruolo del protagonista Ron Kovic. Il film è dedicato alla memoria dell'attivista politico Abbie Hoffman e racconta la storia di un Marine che torna dal Vietnam nel 1968, paralizzato e impotente. Attraverso le dure esperienze di vita riservate a un veterano invalido, arriva a una presa di coscienza pacifista e porta la sua testimonianza alla Convenzione Democratica del 1976.
Sempre tra le pellicole cinematografiche che citano il 4 luglio vi sono:
- 1776
- Top Gun
- Mr. Smith Goes to Washington
- I ragazzi vincenti
- Forrest Gump
- Yankee Doodle Dandy
- Lo squalo
- National Treasure
- Ragazze vincenti
- Il presidente - Una storia d'amore
- Fievel sbarca in America
- Il giorno più lungo
- Captain America - Il primo Vendicatore
- The Music Man
- Air Force One
- American Graffiti
- Glory
Infine tra le serie televisive spiccano certamente:
- The Andy Griffith Show
- Black Lightning
- Five Came Back
- GLOW
- One Day at a Time
- Parks and Recreation
- Shooter
- TURN: Washington's' Spies
- The War
- The West Wing
Romanzi, fumetti e riviste
Il filone fantascientifico legato ad Independence Day ha avuto talmente tanto successo da vederne la realizzazione anche di alcuni romanzi, fumetti e altre opere editoriali. I primi sono: Independence Day (1996), Independence Day: Silent Zone (1998), Independence Day: Crucible (2016) e Independence Day: Resurgence (2016). Il primo libro della serie non è altro che il romanzo del primo film. L'autore Stephen Molstad ha scritto il romanzo per aiutare a promuovere il film poco prima della sua uscita. Questo serviva per approfondire ulteriormente i personaggi, le situazioni e i concetti generali non esplorati nel film. Il romanzo presenta il finale del film come era originariamente sceneggiato, con il personaggio interpretato da Randy Quaid che ruba un missile e lo lancia sul suo biplano. Dopo il successo del film, Molstad decise di scrivere un altro romanzo nel febbraio 1998. Questo è ambientato tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 e illustra in dettaglio la prima carriera del Dr. Brackish Okun. Il terzo romanzo, scritto sempre da Molstad, è ambientato in Arabia Saudita il 3 luglio e ruota attorno al Capitano Cummins e al Colonnello Thompson, i due ufficiali della Royal Air Force visti mentre ricevevano il messaggio in codice Morse nel film.
Il quarto, invece, fu pubblicato a cavallo tra gli eventi di Independence Day e il suo sequel. Il romanzo si concentra sul retroscena di Resurgence 20 anni dopo la "Guerra del 1996" e introduce nuovi personaggi come l'orfano Jake Morrison e il capo tribù Dikembe Umbutu, la cui battaglia di terra in Africa rivela che gli alieni sono riusciti a far sbarcare l'unico distruttore di città sopravvissuto da qualche parte in Congo durante l'attacco iniziale. Spiega anche i postumi degli umani le cui menti sono state controllate dagli alieni durante l'invasione, tra cui Umbutu e il presidente Whitmore. Segue anche l'ascesa di David Levinson alla testa della Difesa spaziale terrestre (ESD), il figlio di Steve Hiller Dylan e la sua amicizia con Jake e Patricia Whitmore, e la morte prematura di Steve causata da un incidente durante il test di velivoli con tecnologia aliena progettata dall'ESD. Infine Independence Day: Resurgence è il romanzo dell'omonimo film ed è stato pubblicato il 21 giugno 2016, tre giorni prima dell'uscita ufficiale della pellicola. Il romanzo include molte scene della sceneggiatura originale che sono state rimosse dalla versione cinematografica finale, tra cui una scena di apertura alternativa che presenta il wormhole che causa la distruzione di una base lunare su Rhea, e alcune altre scene presentate in un ordine diverso.
Per quanto riguarda i fumetti che seguono il filone cinematografico, questi si dividono sostanzialmente in due categorie: Marvel e Titan Comics. I primi vennero pubblicati nel 1996 con il nome di Independence Day e comprendevano il numero 0, numero numero 0 variant, numero 1, numero 2 e numero 1 del libro in brossura commerciale). I vari numeri si basavano sui primi due romanzi. Nel 2016 Titan Comics decise di pubblicare una serie di fumetti intitolata Independence Day: Dark Fathom che è stata prodotta per promuovere e condurre agli eventi del secondo film.
Tra i fumetti che invece citano il 4 luglio vi sono:
- Adventure Comics (DC, 1938 series) numero 446
- Superman salutes the Bicentennial Limited Collectors' Edition (DC, 1972 series) #C-47
- Our Army at War (DC, 1952 series) #295
- Katy Keene Comics Digest Magazine (Archie, 1987 series) #7
- Richie Rich & Casper (Harvey, 1974 series) #12
- Richie Rich & Jackie Jokers (Harvey, 1973 series) #15
- Celebrate the Century [Super Heroes Stamp Album] (DC / United States Postal Service, 1998 series) #8
- All-American Comics (DC, 1939 series) #4
- All-Star Comics (DC, 1940 series) #9
- All-Star Comics (DC, 1940 series) #12
- All-Star Comics (DC, 1940 series) #22
- Musse Pigg & C:o (Hemmets Journal, 1980 series) #7/1984
- Cartoons Magazine (H. H. Windsor, 1913 series) #v11#6
- Agent Carter #1
- New Funnies (Dell, 1942 series) #101
- Frisky Fables (Novelty / Premium / Curtis, 1945 series) #v2#4
- Frisky Fables (Novelty / Premium / Curtis, 1945 series) #v3#4
- Looney Tunes and Merrie Melodies Comics (Dell, 1941 series) #10
- The Drama of America #1
- Fighting American (Marvel, 1989 series)
- Action Comics (DC, 1938 series) #463
- Superman Returns: The Prequels (DC, 2006 series)
- Miss America Comics (Marvel, 1944 series) #1
- SHIELD [Nick Fury and His Agents of SHIELD] (Marvel, 1973 series) #2
- Strange Tales (Marvel, 1951 series) #167
- Holiday Comics (Star Publications, 1951 series) #3
- Superman (DC, 1939 series) #24
- Tick Tock Tales (Magazine Enterprises, 1946 series) #19
- Adventures of Superman (DC, 2013 series) #16
- Captain America Annual (Marvel, 1971 series) #6
- World's Finest Comics (DC, 1941 series) #6
- Shield-Wizard Comics (Archie, 1940 series) #5
- Captain America: Sam Wilson (Marvel, 2015 series) #7
- Captain Marvel Adventures (Fawcett, 1941 series) #26
- Captain America: Steve Rogers (Marvel, 2016 series) #1
- Superman: The Golden Age (DC, 2016 series) #1
- Walt Disney's Comics and Stories (Dell, 1940 series) #v2#10
- American Flagg! (First, 1983 series) #1
- America In Action (Mayflower House, 1945 series) #1
- Action Comics (DC, 1938 series) #803
- Justice League of America (DC, 2013 series) #1
- Uncle Sam Quarterly (Quality Comics, 1941 series) #8
- Uncle Sam and the Freedom Fighters (DC, 2007 series) #8
- Life with Archie (Archie, 1958 series) #172
- Batman: The Long Halloween (DC, 1996 series) #10
- Metallica (Malibu, 1993 series) #1
- Marvel Treasury Special Featuring Captain America's Bicentennial Battles (Marvel, 1976 series) #1
- The Marvel Family (Fawcett, 1945 series) #23
- Mickey Mouse (IDW, 2015 series) #1
Infine, riguardo alle altre opere editoriali, sono state stampate Independence Day: The Official Collector's Magazine (1996) e The Art and Making of Independence Day: Resurgence (2016). Independence Day: The Official Collector's Magazine è una rivista di 68 pagine di MVP Licensing, Inc. La rivista contiene interviste esclusive, informazioni sulla produzione e dietro le quinte, complete di foto a colori. La rivista è divisa in 5 sezioni principali, concentrandosi su diversi aspetti della produzione cinematografica. The Art and Making of Independence Day: Resurgence è un artbook basato sulla realizzazione del film.
Giochi da tavolo
Ebbene sì, il giorno dell'Indipendenza si celebra anche attraverso i giochi da tavolo. Tra questi non possiamo non citare Timeline: American History dove i giocatori, a turno, tentano di posizionare gli eventi storici nell'ordine corretto nella linea temporale in crescita, 1775: Rebellion dove assumerete il ruolo dell'esercito continentale americano o dell'esercito britannico e Fortress America, uno strategico molto lungo dove potete assumere il ruolo degli Stati Uniti e difendervi dagli invasori stranieri di tutto il mondo o cercare di abbattere l'America come una delle tre fazioni opposte.
Musica
Tra le citazioni più celebri al giorno dell'Indipendenza c'è certamente Born in the USA di Bruce Springsteen. Questo brano è stato una pietra miliare nel panorama musicale e cattura non solo l'America del 1984, ma anche quella del passato, presente e futuro. Dal titolo della traccia potrebbe sembrare una celebrazione dell'America e un brano patriottico, ma in realtà nelle parole riecheggiano gli inferni del ritorno dalla guerra. Un dolore universale che colpisce indipendentemente dai colori della propria bandiera. Insieme a Born in the USA vi è anche Glory Days che celebra il meglio dei tempi passati e dei giorni felici degli Stati Uniti.
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