Al giorno d’oggi è difficile non aver mai sentito parlare de Il Trono di Spade (o Game of Thrones). Tutto nasce dalla penna di George R. R. Martin, lo scrittore americano che con Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ha conquistato, in più di vent'anni, milioni di persone. La storia, in Italia pubblicata da Mondadori, narra le vicende che travolgono i Sette Regni, un continente immaginario sotto il governo di Robert Baratheon, la cui morte scatena la guerra per la successione: ecco che comincia il “gioco del trono”, tra passioni, intrighi, guerre e tradimenti.
Tante le Case Nobili che ambiscono al potere: gli stoici Stark, gli spietati Lannister, i nobili Baratheon, i ricchi Tyrell, i feroci Greyjoy e gli orgogliosi Martell… chi riuscirà a conquistare il dominio sui Sette Regni? I fan attendono ancora la risposta (i romanzi di Martin sono tutt’ora incompiuti), che arriverà grazie a HBO: il grande successo internazionale dei primi capitoli ha convinto il canale americano a realizzarne una colossale serie televisiva, intitolata appunto Game of Thrones. Dal 2011 le stagioni hanno vinto numerosi premi e hanno conquistato fan anche in Italia, grazie a Sky che ha prontamente localizzato le puntate; quest’anno l’attesa conclusione sarà portata sul piccolo schermo.
Non ci sono uomini come me
Le grandi saghe fantastiche, come quelle di Lovecraft e Tolkien per esempio, sono spesso protagoniste di trasposizioni ludiche, quindi non stupisce vedere giochi da tavolo griffati Trono di Spade. Piuttosto diffuso l’omonimo gioco di carte prima collezionabile poi living (ovvero espandibile con “pacchi” a contenuto fisso, senza casualità, a uscita mensile) giunto ora a una seconda edizione. Il prodotto più rappresentativo per rivivere gli scontri della serie è però Trono di Spade: il Gioco da Tavolo, di Christian Petersen, giunto anch’esso alla seconda edizione pubblicata in origine da Fantasy Flight e localizzata prima da Giochi Uniti e ora da Asmodee Italia.
Il titolo è un successore spirituale del Risiko! (da non confondere con Risk: il Trono di Spade) da tre a sei giocatori, incentrato sulla conquista territoriale. La complessità strategica e diplomatica lo rende decisamente appagante, se siete giocatori esperti: l’assenza del fattore “fortuna” e la durata prolungata delle partite (programmate almeno tre ore) ce lo fanno sconsigliare a giocatori occasionali attirati dal celebre tema. Sul tabellone, che mostra la geografia dei Sette Regni, prendete la guida di una delle nobili Case: i “lupi” degli Stark, i “leoni” dei Lannister, i “cervi” dei Baratheon, le “rose” dei Tyrell, i “kraken” dei Greyjoy e i “serpenti” dei Martell.
Per ottenere la vittoria occorre conquistare sette fortezze, o quantomeno controllarne il maggior numero alla fine del decimo round. Per raggiungere l’obiettivo servono uomini, cibo e influenza, ma soprattutto pianificazione, strategia, intrigo, bluff e capacità di leggere correttamente il campo di battaglia: qui non si tirano dadi, la vittoria o la sconfitta sono solo nelle vostre mani.
Mi piacerebbe vedere un drago
Grazie alle sue caratteristiche, Trono di Spade: il Gioco da Tavolo ha avuto fin da subito successo tra gli amanti della strategia militare, che sono notoriamente giocatori molto esigenti. Per questo motivo, già dalla prima edizione, la scatola base è stata ampliata con tre espansioni, purtroppo però attualmente inservibili, perché non compatibili con la seconda edizione attualmente in commercio; la seconda edizione ha però il pregio di includere nella confezione principale le migliori varianti che prima erano da acquistare separatamente.
Gli amanti della saga di Martin però hanno sempre lamentato una grave lacuna, l’assenza di Casa Targaryen, protagonista della vicenda anche se in esilio dal continente dei Sette Regni. Per questo l’uscita de La Madre dei Draghi, nuovissima espansione del Trono di Spade: il Gioco da Tavolo, ha suscitato molto interesse: la confezione promette inoltre di aumentare il numero dei giocatori fino a otto (non più sei), introducendo oltre ai “draghi” dei Targaryen anche i “falchi” degli Arryn, Casa che ha comunque avuto peso nei libri e nella serie televisiva.
La guerra si vince con l'oro
La scatola dell'espansione La Madre dei Draghi nonostante non sia molto grande, contiene parecchi componenti: un tabellone aggiuntivo che riproduce Essos, il continente oltre il mare orientale; 2 schermi; 48 pedine di plastica; 3 tessere di cartone sagomate per modificare il tabellone della scatola base; 160 segnalini di cartone; 45 carte standard e 12 di piccolo formato e ovviamente il regolamento di dodici dense pagine di regole.
Tutti i componenti sono magnificamente illustrati attingendo sapientemente alla vasta galleria che l’editore ha creato per l’omonimo gioco di carte. Ovviamente per poter utilizzare questa espansione è necessario possedere la scatola del gioco base, oltre al fatto che è consigliabile anche conoscerlo bene, sia nelle regole che nelle strategie. Tra gli elementi, oltre a dotare le due nuove Case con tutto il necessario, questa confezione introduce diverse cose nuove il cui impiego deve essere assimilato: segnaliamo i segnalini Ordine Marittimo, tre per ogni Casa, che implementano Ordini che possono essere assegnati unicamente a unità navali. Come ci ha insegnato il buon vecchio George, avere delle navi è davvero importante!
Spetta a te e a nessun altro
Tra i tanti componenti de "La Madre dei Draghi" svettano per originalità le carte dei Vassalli che subentrano ogni volta che si disputa una partita in meno di otto giocatori (il massimo ora consentito). L’obiettivo degli autori era ripristinare il migliore equilibrio che veniva minato, a favore di una Casata piuttosto che un’altra, in base a quanti giocatori si contendevano la sfida. Con i Vassalli, oltre a rispettare meglio la saga, le Casate non controllate attivamente partecipano alla disputa mettendosi a disposizione per essere scelte in ordine di “trono”.
Un’opzione sagace questa introdotta in "La Madre dei Draghi" che permette a ogni round di ridistribuire la forze in campo tra tutti i protagonisti così da rendere ancora più incerta la vittoria finale. A ogni round i giocatori, in base all’ordine dell’influenza del Trono di Spade, scelgono e prendono il controllo di una delle Case “neutrali” che diventano così suoi Vassalli, fino a che non vengono assegnate tutte. Durante la successiva fase di Pianificazione ciascun controllore di Vassalli assegna ordini anche ai propri alleati, scegliendoli da una riserva di segnalini aggiuntivi introdotti da questa espansione. I Vassalli rappresentano un aumento effettivo e sostanziale delle proprie forze militari, rinnovando l’interesse dei giocatori a contendersi le prime posizioni dell’ordine di gioco. Questa introduzione ci ha fatto preferire la partita a sei (con l’uso di due Vassalli) alla sfida a otto giocatori.
Il fuoco non può uccidere un drago
L’introduzione di Casa Targaryen, dato che i figli del Drago superstiti sono stati mandati in esilio, richiede che al tabellone principale si aggiunga uno secondario che rappresenta il continente orientale di Essos. L’obiettivo di gioco per vincere la partita è differente per il giocatore che controlla la Casa del Drago a tre teste, rispetto agli avversari: lui dovrà ottenere sette segnalini Fedeltà (invece delle sette Fortezze) che entrano in gioco sul tabellone principale durante la partita grazie alle nuove carte Continente Occidentale. Questo obbliga i Targaryen a oltrepassare il mare e andare nel vecchio continente a scontrarsi con le altre Case per recuperare i segnalini.
Gli Arryn hanno fatto letteralmente il “nido” nel cuore di Westeros, e la tessera sagomata della loro città in cima alla montagna arricchisce la valle del tabellone del gioco base. Giocare con gli Arryn è complesso perché sono letteralmente circondati a nord dagli Stark, a ovest dai Greyjoy e i Lannister e a sud dai Baratheon, ma proprio per questo si rivelano un’ottima Casa da usare come Vassalli “neutrali”. Nonostante non sia perfettamente aderente alla trama, la capacità navale degli Arryn può risultare fondamentale per mettere sotto scacco tutte le altre Case che solcano i mari dell’Est.
La Banca di Ferro è sempre lieta di essere al vostro servizio
Sul tabellone aggiuntivo introdotto in "La Madre dei Draghi" si trova l’importante Banca di Braavos che offre ai giocatori l’opportunità di acquistare potenziamenti estremamente vantaggiosi tramite segnalini Influenza (a caro prezzo, come ogni banca che si rispetti): Unità aggiuntive da schierare, segnalini Influenza, risorse, oppure penalità da infliggere agli avversari. A ogni round, viene rivelata una carta nell’area della Banca a costi elevati (7 segnalini Influenza!), per venire deprezzata turno dopo turno (fino a un minimo di 1): aspettate oppure acquisite subito a prezzo pieno? È importante sapere che, dopo l’acquisto, queste carte sono soggette anche a “tasse” di mantenimento che affliggono i vostri risparmi per il resto della partita. Questi maledetti strozzini vi chiedono un segnalino Influenza tutti i round, pena l’eliminazione di una vostra Unità!
Su questo tabellone non potevano mancare i draghi, i tre “figli” di Daenerys: le tre pedine esclusive di Drogon, Viserion e Rhaegal oltre ad avere la capacità di volare, efficace nel gioco quanto un teletrasporto, cominciano la partita cuccioli (per fortuna degli avversari) per crescere fino ad arrivare a essere dei mostri devastanti per gli ultimi round. Questa crescita avviene nei turni “pari” grazie ai segnalini Forza che sono esposti nell’apposita area di questo tabellone.
Tu non sai niente, Jon Snow
I giocatori che amano i giochi di conquista territoriale, per intenderci da Risiko! in avanti, se adeguatamente esperti o disponibili a imparare regole complesse in cambio di sopprimere l’aletorietà dei dadi con la capacità strategica e diplomatica, con il Trono di Spade: il Gioco da Tavolo hanno uno dei prodotti più validi in circolazione. Se avete investito consapevolmente in questo titolo tanto tempo, risorse e amici, l’acquisto dell’espansione La Madre dei Draghi è la scelta corretta: non tanto per avere l’opportunità di giocare in otto, esigenza rara vista la durata e la complessità del titolo, ma per avere disposizione tutti gli strumenti per bilanciare la partita indipendentemente dal numero di giocatori e aggiungere scelte strategiche e decisioni intriganti. L’introduzione dei Targaryen è interessante ma, per creare la giusta rappresentazione tematica, all’inizio della partita si ha la sensazione di giocare una partita poco coinvolgente e guidata da scelte obbligate. Attenzione allo spazio: l’area di gioco che ora occorre per disputare comodamente la partita è davvero estesa. La Madre dei Draghi non è certamente un prodotto per tutti, ma se siete davvero fan de il Trono di Spade: il Gioco da Tavolo è per noi da considerarsi un acquisto praticamente obbligato.