Il Tesoro di Atlantide di Roméo Hannion e con i disegni di Jade Mosch è un libro gioco illustrato per bambini della collana “La mia prima avventura”, edita da dV Giochi e dedicata ai bambini di età prescolare dai 4 anni in su, che comprende anche il libro Alla Ricerca del Drago, di cui potete leggere la nostra recensione.
Con una storia lineare ma divertente e grazie alle belle illustrazioni e all’ottimo game design che fa un ingegnoso utilizzo della cartotecnica, Il Tesoro di Atlantide consentirà ai giovani lettori di immergersi letteralmente in un’avvincente avventura interattiva negli abissi marini di cui saranno i protagonisti.
Il Tesoro di Atlantide, sinossi
Il Tesoro di Atlantide ha una trama lineare, ma le cui scelte rappresenteranno sfide tutt’altro che banali per i giovani lettori. Fin da subito, infatti, il piccolo esploratore dovrà prendere una decisione fondamentale, scegliere con quale dei tre sottomarini a disposizione lanciarsi all’avventura. Questi sono l’affusolato e veloce “Pescespada”, l’agile ed elegante “Manta” e il grande e robusto “Capodoglio”.
Ognuno di questi sottomarini ha quindi delle caratteristiche particolari che lo contraddistinguono e che lo renderanno migliore per superare determinate prove, rispetto agli altri due. Per superare i vari ostacoli e completare il libro con successo, quindi, occorrerà ragionare e scegliere l’opzione migliore per il sottomarino scelto.
I sottomarini, inoltre, potranno essere potenziati o subire dei danni durante l’avventura. Questa componente, che in un normale librogame per un pubblico più grande andrebbe annotata sulla classica scheda del personaggio, ne Il Tesoro di Atlantide viene brillantemente gestita dall’ingegnoso utilizzo della cartotecnica.
Il libro
I libri gioco della collana “La mia prima avventura” presentano una struttura molto particolare che si focalizza principalmente sulla manipolazione delle pagine, caratteristica assolutamente di pregio, trattandosi di volumi pensati principalmente per bambini di età prescolare.
Il libro è di formato cartonato con angoli smussati e presenta una rilegatura a spirale metallica, mentre le pagine sono realizzati in una carta dalla robusta grammatura, trattata con un’ottima finitura plastificata, che le rende particolarmente resistenti e difficili da strappare o rovinare.
Come anticipavamo, il volume permetterà la fruizione dei contenuti interattivi in maniera innovativa grazie all’intelligente cartotecnica e al game design che ne fa uso. All’interno della copertina sono posizionati quattro dischi colorati che serviranno a tenere traccia delle migliorie apportate al sottomarino scelto, nonché degli eventuali danni da quest’ultimo riportati.
Ottima anche la particolare impaginazione utilizzata che va a influire molto positivamente sulla componente interattiva. Ogni volta che la storia propone una scelta, questa sarà tra tre possibili opzioni, che occuperanno ognuna un terzo della pagina, che è stata opportunamente tagliata: sarà possibile quindi sfogliare solo la sezione corrispondente alla scelta operata, così da procedere nella lettura senza svelare il risultato delle altre scelte, così da poter rigiocare il tutto senza inopportune rivelazioni.
Il Tesoro di Atlantide è un libro gioco di facile comprensione, le regole di utilizzo e la spiegazione di come navigare tra le diverse scelte sono spiegate con chiarezza all’inizio del libro e non saranno di alcun ostacolo alla semplice fruizione dell’opera. Nonostante la linearità della storia, pensata specificatamente per un target molto giovane, la possibilità di sfogliare la sezione di libro corrispondente alla scelta è una piacevole sorpresa, in grado di divertire fin da subito.
Dal punto di vista visivo, inoltre, risulta fin da subito piacevole allo sguardo, grazie alle belle ed evocative illustrazioni a colori che sapranno catturare e far immergere il giovane lettore nella storia interattiva che sta vivendo.
Tre scelte per tre finali
A differenza dei librigame classici, in cui spesso la storia viene interrotta ancor prima della fine per la morte o defezione del protagonista, ne Il Tesoro di Atlantide l’avventura viene portata a termine in ogni caso con il tipo di finale, che sia buono, discreto o pessimo, che riesce comunque a far passare sempre un messaggio positivo, così da non risultare frustrante al giovane pubblico a cui il volume si rivolge.
Conclusioni
Alla luce di quanto è emerso dalla nostra analisi, Il Tesoro di Atlantide risulta essere un buon prodotto per il target di giovanissimi a cui si rivolge e riesce senza problemi a centrare il proprio obiettivo, quello di intrattenere i più piccoli, invogliarli alla lettura e introdurlo al mondo dei racconti interattivi e dei librigame.
Materiali di qualità e illustrazioni accattivanti lo rendono un perfetto regalo sia per i propri figli sia per quelli di amici e parenti. I libri della collana La mia prima avventura donano ai bambini un nuovo modo di approcciarsi ai libri e una nuova esperienza legata alla lettura, in grado di stimolare interesse e curiosità verso il mondo del fantastico.
A voler essere particolarmente pignoli, l’unico nota stonata di questa sinfonia libro ludica altrimenti perfetta è la lunghezza del libro stesso. Qualche snodo di storia e scelta in più non avrebbero sicuramente fatto male e avrebbero donato al volume un pizzico di rigiocabilità in più.
Un prodotto adatto a…
Con le sue caratteristiche e il suo stile semplice, Il Tesoro di Atlantide è un libro indicato soprattutto per i bambini più piccoli, che siano guidati nella lettura da un adulto o che siano già in grado di leggere autonomamente.
I libri della collana La mia prima avventura rappresentano un punto di partenza ideale per introdurre i bambini, anche molto piccoli, nell’universo della narrazione interattiva, che potrebbe sfociare in un secondo momento nel mondo dei librigame più strutturati o dei giochi di ruolo. I bambini che invece hanno già avuto modo di misurarsi con una narrazione con scelte meno guidate e vincolanti di quelle presentate in questo volume, potrebbero non apprezzare la rigidità delle scelte proposte, giudicando l’esperienza globale troppo limitante.