La pre-produzione dell'inedito, misterioso, film del conturbante regista M. Night Shyamalan ha reclutato di fresco un nuovo set di celebrità da integrare nel già ricco cast. Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird e Ken Leung si uniscono infatti ai già annunciati Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Alex Wolff e Vicky Krieps, offrendo una forza di fuoco recitativa di tutto rispetto, per quanto tutti gli attori siano innegabilmente dei pesci piccoli, per gli standard di Hollywood.
Abby Lee è una supermodella abituata a recitare la "bella che sta sullo sfondo" (Mad Max: Fury Road, The Neon Demon), il ruolo di più alto profilo di Nikki Amuka-Bird è stato in Jupiter Ascending e Ken Leung è perlopiù riconoscibile per aver vestito i panni dell'uomo-porcospino in X-men - Conflitto finale. Anche gli attori precedentemente confermati non mostrano un pedigree con grandi nomi: i più riconoscibili sono Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti nella giugnla) e Thomasin McKenzie, la quale sta di fatto iniziando ora la sua carriera grazie alla sua performance in Jojo Rabbit.
Popolarità e talento non sono fortunatamente sinonimi e M. Night Shyamalan è di certo uno dei pochi registi statunitensi che ha imparato a sfruttare al meglio il budget sei suoi film, se non altro perché se li paga di tasca propria. Anche il nuovo lungometraggio vedrà infatti Shyamalan nei panni di regista, autore e produttore, un trend che consolida la norma instaurata con i precedenti The Visit, Split e Glass.
Lanciata da The Sixth Sense - Il sesto senso, la carriera di M. Night Shyamalan è partita venti anni fa con un brio scoppiettante per poi imboccare una parabola fortemente discendente, fino a sfociare nel cinema trash. Affossato da abomini quali Lady in the Water e L'ultimo dominatore dell'aria, la traiettoria del regista ha raggiunto il suo abisso infame nel 2013, quando l'intera Hollywood faceva di tutto per evitarlo e per nasconderne il nome. Divenuto indesiderabile, Shyamalan ha abbandonato il genere blockbuster per convertirsi sul cinema indipendente, ottenendo in risposta un discreto successo. I suoi ultimi tre film hanno incassato complessivamente 600 milioni di dollari su un costo di "solamente" 35 milioni. Non solo, Split è anche stato in grado di riaccendere la passione di critici e cinefili, offrendo un'esperienza godibile e accattivante che ha dato il via a un rinascimento artistico del regista.
Il nuovo lungometraggio non ha ancora un nome, una trama nota o una data d'uscita, ma attorno all'opera si sta formando una cappa di morbosa curiosità, con molti che sono ansiosi di vedere se Shyamalan sia destinato a tornare a essere lo zimbello di Hollywood. Quello che sappiamo è che la pellicola verrà distribuita da Universal Pictures, uno dei molti studios la cui calendarizzazione si trova sconvolta dalle norme sanitarie imposte in reazione alla pandemia di coronavirus. A causa della quarantena non è quindi possibile sapere con certezza quando M. Night Shyamalan possa mettersi all'opera, ma tutto e pronto e l'inizio delle riprese è previsto entro la fine dell'anno.
Thriller sorprendentemente accattivante, Split è l'elemento virtuoso che offre un barlume di speranza per il futuro di Shyamalan. Lo potete recuperare in blu-ray su Amazon.