Scienziati, musicisti, giornalisti, scrittori, ricercatori, registi, climatologi e artisti di ogni sorta ci parlano dei pericoli legati all'inquinamento da decenni, ma le loro voci spesso sono rimaste del tutto inascoltate. In molti per tutto questo tempo che stessero esagerando, che la situazione non fosse così drammatica come la descrivevano e, soprattutto, quegli scenari apocalittici sembravano davvero solo materiale per opere di fantascienza. E invece...
Al 2021 i fenomeni atmosferici estremi sono diventati sempre più frequenti, manifestandosi anche in luoghi del pianeta dove fino a qualche tempo fa si ritenevano impensabili. Inoltre, il surriscaldamento globale st accelerando inesorabilmente il declino dei ghiacciai del nostro pianeta, da cui si staccano pezzi sempre più grandi sempre più spesso. Ora, stiamo iniziando già da qualche anno a vedere le prime conseguenze di un comportamento da parte nostra a dir poco scellerato. Ma non è ancora finita, anzi, siamo solo agli inizi.
Con il suo Il Nostro Ultimo Avvertimento. Sei Gradi di Emergenza Climatica Mark Lynas prospetta scenari ancor più apocalittici e desolati, se non faremo in tempi brevi qualcosa per cercare di invertire la rotta e allontanarci dal baratro senza fine in cui ci stiamo gettando a capofitto.
Il Nostro Ultimo Avvertimento: chi è Mark Lynas
L'autore di questo incredibile e disastroso resoconto di ciò che ci aspetta se la temperatura media della Terra dovesse continuare ad aumentare è un giornalista e attivista britannico particolarmente interessato ai cambiamenti climatici, che studia da diversi anni. I suoi articoli sono presenti su diverse riviste britanniche, fra cui The Observer e The Guardian.
Mark Lynas ha all'attivo diverse pubblicazioni, di cui Il Nostro Ultimo Avvertimento è solo l'ultima. Nei suoi scritti, Lynas si impegna a sensibilizzare sulle tematiche ambientaliste, trattando argomenti che spaziano dalla necessità dell'energia nucleare anche all'interno di un'economia verde all'analisi dei mutamenti del pianeta all'emergenza climatica.
Il Nostro Ultimo Avvertimento: struttura del testo
Il Nostro Ultimo Avvertimento. Sei Gradi di Emergenza Climatica è un volume dalle dimensioni considerevoli di ben 423 terrificanti pagine. Nonostante questo, l'edizione italiana del libro, curata da Fazi Editore, non ha un peso eccessivo, anche per via della copertina flessibile e della scelta di una tipologia di carta leggera e porosa, non patinata.
Il testo risulta scorrevole, rivelando quindi una buona traduzione dall'originale inglese da parte di Michele Zurlo. L'indice si trova all'inizio del volume e ci mostra fin da subito la sua struttura. Il Nostro Ultimo Avvertimento. Sei Gradi di Emergenza Climatica racchiude, fra una breve prefazione e un capitolo conclusivo, sei capitoli. Come suggerisce lo stesso sottotitolo del libro, lo stesso descrive cosa potrebbe molto verosimilmente succedere se la temperatura media del pianeta Terra dovesse aumentare di 6°. Ogni capitolo è dunque dedicato alle conseguenze di questo aumento un grado alla volta.
Ogni capitolo è quindi suddivisi in sottocapitoli che analizzano separatamente conseguenze differenti e i cui titoli spiegano già in maniera sintetica quanto efficace gli argomenti in esso trattati. Le inondazioni imprevedibili, Lo sbiancamento dei coralli, Il collasso della Corrente del Golfo, I rifugiati del caldo sono solo alcuni esempi di titoli che trattano degli scenari da fine del mondo descritti con dovizia di particolari scientifici all'interno del ricchissimo volume. E ci stiamo riferendo a conseguenze derivanti dall'aumento di un solo grado. Vi lasciamo solo immaginare di cosa possa parlare l'ultimo capitolo...
A chiusa del tutto, ben 53 pagine di note, che costituiscono anche una ricchissima bibliografia di testi scientifici a cui Mark Lynas fa rimandi continui per tutto il corso del suo impressionante racconto.
Così pochi gradi, così poco tempo
Se magari sei gradi potrebbero già sembrare tanti, sembra difficile pensare che l'aumento delle temperature medie della Terra di un solo grado possa avere conseguenze gravi. E invece...
Basta un aumento all'apparenza quasi irrisorio a innescare tutta una serie di azioni a catena che potrebbero portare la situazione già drammatica in cui ci troviamo a un inevitabile collasso senza alcuna via di uscita. Se dovesse fare sempre più caldo i ghiacciai si scioglierebbero più in fretta, riversando negli oceani impressionanti quantità di acqua, la desertificazione prenderebbe ancora più piede, i fenomeni atmosferici estremi sarebbero ancora più presenti e ci sarebbero estinzioni di massa. A coronare il tutto, un caldo asfissiante acuito da un effetto serra che porterebbe il nostro pianeta a essere molto più simile a quella che Lynas chiama "la gemella cattiva della Terra": Venere.
Il titolo Il Nostro Ultimo Avvertimento non è stato scelto a caso: resta ancora poco tempo a nostra disposizione per cercare di avere un minore impatto sull'inquinamento e l'emissione di gas serra e per salvare il nostro pianeta e le forme di vita che ne caratterizzano la così ricca biodiversità.
È tardi, ma non è troppo tardi
Nonostante il contenuto di Il Nostro Ultimo Avvertimento dipinga scenari apocalittici degni di una serie catastrofica di Netflix l'intento del suo autore non è di certo quello di far sentire i lettori impotenti di fronte a tanta devastazione. L'obiettivo di Mark Lynas è infatti far giungere chiunque legga questo testo a una presa di coscienza, a un nuovo livello di consapevolezza del fatto che ad ogni azione corrisponde un'azione uguale e contraria: le nostre azioni hanno delle conseguenze sul nostro ecosistema, e ora ci troviamo a doverle affrontare.
Tuttavia, il messaggio finale di Mark Lynas non è di disperazione, ma di voglia di vivere.
"Se necessario, continuerò a lottare per anni e decenni, con infinita determinazione e amore smisurato, finché il calore non smetterà di aumentare e i nostri figli non avranno un futuro".
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