Qualche settimana vi riportavamo l'indiscrezione secondo la quale l'etichetta di Robert Kirkman (Invincible, The Walking Dead), Skybound, fosse interessata ad acquisire le licenze di Transfomers e GI Joe che anni in mano alla volenterosa IDW. Nella tarda serata di ieri è arrivata una conferma parziale a questa indiscrezione ovvero che IDW perderà effettivamente le licenze dei due storici franchise anni '80 alle fine del 2022. La notizia è stata ufficializzata dalla casa editrice durante la nota di fine anno ai suoi azionisti.
IDW dice addio alle licenze di Transformers e GI Joe: i piani futuri
IDW ha confermato di aver concluso l'anno in positivo, almeno per quanto riguarda la sua divisione editoriale che ha guadagnato 25.3 milioni di dollari (contro i 23.9 dell'anno precedente). In calo invece la divisione Entertainment con il solo Lock & Key (diventato una serie Netflix) che ha fruttato 4.2 milioni di dollari pur avendo venduto i diritti della serie Surfside Girls ad Apple TV Plus.
La casa editrice ha concluso la sua nota confermando che pur mantenendo la licenza di My Little Pony perderà le licenze di Transfomers e GI Joe. Nel corso dell'anno giungeranno a conclusione la serie Transformers: Beast Wars mentre la storica GI Joe: A Real American Hero taglierà il traguardo dei 300 albi con una importante storyline e con le celebrazioni del 40° anniversario del rilancio della serie di action figures.
IDW acquisì la licenza di Transformers nel 2005 e successivamente quella di G.I. Joe nel 2008. Precedentemente le licenze erano in mano alla, ora defunta, Dreamwave Productions mentre la seconda alla Devil's Due Publishing che pubblicava proprio come etichetta in seno alla Image. Originariamente entrambe le serie a fumetti dei franchise vennero lanciate da Marvel negli anni '80.
È lapalissiano che un passaggio di diritti da IDW a Skybound muterebbe notevolmente il panorama delle pubblicazioni negli Stati Uniti ma anche in Italia. I due franchise infatti non hanno mai goduto di una esposizione ottimale neanche in tempi recenti e un passaggio delle pubblicazioni per l'etichetta di Robert Kirkman, oltre a garantire un eventuale rilancio con un sempre apprezzabile numero 1, aprirebbe le porte anche per una pubblicazione italiana più organica con saldaPress, editore "esclusivista" di Skybound nel nostro paese.