I migliori easter-egg di Mortal Kombat

Scopriamo insieme alcuni dei migliori easter-egg di Mortal Kombat!

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a cura di Domenico Bottalico

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Quali sono stati i migliori easter-egg di Mortal Kombat? Ricordiamo che il film, che ha debuttato ieri 30 maggio anche in Italia in esclusiva e in prima assoluta su Sky Cinema Uno alle 21.15 ed è disponibile in streaming su NOW, è il reboot cinematografico dell'omonimo franchise che si è più volte reinventato con successo dal punto di vista videoludico mentre, partito molto bene con l'omonima pellicola del 1995 (diventata poi un cult fra gli appassionati), subì un clamoroso tracollo sia sul grande schermo che sul piccolo.

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Con una lore vastissima, ed estremamente stratificata, quali oscuri riferimenti e sorprese avranno inserito il regista Simon McQuoid e gli sceneggiatori Greg Russo, Oren Uziel e Dave Callaham in questa nuova pellicola? Scopriamolo insieme con una breve carrellata.

I migliori easter-egg di Mortal Kombat

Sub-Zero

Il primo easter-egg vero e proprio arriva nel confronto fra Jax e Sub-Zero nel primo atto del film. Jax infatti, per propiziare la fuga di Cole e della sua famiglia, affronta Sub-Zero da solo in un capannone abbandonato avendo, sfortunatamente, la peggio. Al netto però del brutale confronto fra i due, dobbiamo aguzzare la vista per scovare una scritta su un muro abbastanza famigliare per i videogiocatori.

Noteremo infatti la scritta  "↓, → and LP" che come ben sapranno i suddetti videogiocatori è la combinazione (rimasta inalterata in tutti i capitoli della saga) che permette di lanciare un dardo di ghiacchio. Nel corso del film Sub-Zero utilizzerà più volte questa tecnica insieme ad altre iconiche come il clone di ghiaccio e il muro di ghiaccio.

Dopo aver portato al sicuro la sua famiglia, Cole rintraccia, come da ordini di Jax, Sonya Blade. L'ex-militare ha trasformato la sua casa in una vera e propria base segreta da cui condurre le sue ricerche sul misterioso torneo Mortal Kombat. Proprio sui muri della base di Sonya ci sono parecchi appunti in cui è possibile rintracciare numerosi easter-egg.

Fra questi spiccano il ritratto di un guerriero nativo americano della tribù Makota che assomiglia a Nightwolf, personaggio che debuttò in Mortal Kombat 3. Compare la fotografia di una scultura che ha le sembianze di Kotal Kahn, personaggio che ha debuttato in Mortal Kombat X come capo degli Osh-Tekk ovvero uan delle tante razze soggiogate da Shao Kahn.

Syzoth

Anche Cole, Sonya e Kano devono fare i conti con un agente inviato da Shang Tsung. Si tratta del rettiliano Syzoth. I videogiocatori sapranno bene che si tratta del "ninja verde" del franchise ovvero Reptile. 

Apparso nel primo storico capitolo videoludico come boss segreto e personaggio non giocabile, Reptile appare in Mortal Kombat nella sua forma sauride ma capace di rendersi invisibile e soprattutto di sputare acido.

La storia del torneo Mortal Kombat

Giunti al Tempio di Raiden, il trio formato da Sonya Blade, Cole e Kano viene erudito sulla storia del millenario torneo Mortal Kombat le cui imprese sono narrate in una serie di affreschi che decorano le pareti del suddetto tempio.

Fra questi affreschi si riescono a riconoscere chiaramente Shao Kahn (con un look ispirato a Mortal Kombat X); Delia e Argus, il dio protettore di Edenia, che donano l'eterno riposo a Taven il quale, sobillato da Daegon, rischia di scatenare l'armaggedon. Si tratta di uno dei passaggi fondamentali della trama di Mortal Kombat: Armageddon. Infine è possibile scorgere il Kung Lao originale prima vittorioso e poi letteralmente squartato da Goro, vittoria che ha diede il via al filotto di 9 vittori consecutive da parte dell'Outworld.

Gli artefatti nel Tempio di Raiden

La permanenza nel Tempi di Raiden mette a dura prova la pazienza di Kano in più di un frangente. D'altronde è difficile per il mercenario rimanere con le mani in mano soprattutto quando è circondato da diversi preziosi artefatti.

Fra questi è facile riconoscere il ventaglio di Kitana e l'amuleto di Shinnok (visto sempre in Mortal Kombat: Armageddon) che permette di teletrasportarsi, controllare gli elementi e se usato impropriamente scatenare la fine del mondo.

Gli Arcana

Nel tempio di Raiden i prescelti si sottopongono ad un duro addestramento affinché sviluppino i loro arcana, ovvero le abilità date dal marchio del drago. Quando Cole mostra tutta la sua frustrazione, Liu Kang inizia a raccontare come ha sbloccato il suo arcana.

Nel racconto Liu Kang cita il suo maestro Bo' Rai Cho, esperto dello stile Zui Baxian Quan, introdotto in Mortal Kombat: Deadly Alliance.

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Spam Moves

In ambito videoludico, soprattutto in quello dei picchiaduro, si definiscono spam moves quelle mosse base (cioè che si possono effettuare senza combinazione di tasti) che permettono, qualora usate ripetutamente, anche a giocatori meno esperti di mettere in difficoltà l'avversario.

In Mortal Kombat ci sono almeno due riferimenti alle spam moves. La prima è la spazzata di Liu Kang (con la quale mette al tappeto ripetutamente Kano nella prima sessione di allenamento) mentre la seconda è all'uppercut che Cole usa per battere Goro su insistenza della figlia.

Gli stage

Gli Stage, o quadri come direbbero i retro-videogiocatori, sono sempre stati uno degli aspetti più affascinanti del franchise grazie al loro look spesso macabro ed inquietante.

Il regista Simon McQuoid ha omaggiato uno degli stage storici del franchise, The Pit. È lì infatti che Jax affronta Reiko e anche se non vediamo il generale finire infilzato nei famosi spuntoni acuminati possiamo goderci il "Gotcha!" dello stesso Jax che conclude di fatto lo scontro.

Noob Saibot

Lo scontro finale fra Cole, Scorpion e Sub-Zero termina come sappiamo con la sconfitta di quest'ultimo tuttavia i videogiocatori avranno rintracciato una doppia sconfitta per il ninja dai poteri di ghiaccio.

A metà circa dello scontro infatti Sub-Zero si spoglia della sua uniforme con inserti blu combattendo completamente in nero. È un riferimento al suo ritorno come Noob Saibot, identità con la quale la sua anima torna dal Netherrealm nei videogiochi per mano Quan Chi dopo essere stato sconfitto da Scorpion.

Verso Los Angeles

Più che un easter-egg, il finale di Mortal Kombat è un vero e proprio cliffhanger in cui si fa riferimento ad uno dei personaggi più iconici della saga.

Quando Cole lascia la sua palestra per dirigersi a Los Angeles in cerca di uno dei nuovi prescelti, viene inquadrato un poster del film Citizen Cage con protagonista Johnny Cage. Sarà davvero il wrestler WWE Mike "The Miz" Mizanin ad interpretarlo nell'eventuale secondo capitolo della saga?

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Le iconiche esclamazioni

Se sarebbe ridonante elencare tutte le fatality che hanno trovato, fortunatamente spazio, in Mortal Kombat invece qualche iconica esclamazione potrebbe essere sfuggita.

Shang Tsung grida "Finish Them!" durante l'attacco al Tempio di Raiden; Liu Kang dice ai prescelti che l'addestramento servirà per "Test Their Might!" [testare la loro forza - NdA] celebre frase con cui il videogiocatore veniva introdotto ai minigiochi presenti nei vari capitoli; Kung Lao dà il via all'addestramento con un sonoro "Fight!", esclamazione che apre ogni round nei videogiochi mentre esclama soddisfatto "Flawless Victory!" dopo aver eseguito la sua fatality su Nitara.

Proprio Liu Kang esclama "Fatality!" dopo aver sconfitto Kabal mentre Shang Tsung, sconfiggendo Kung Lao, esclama "Your soul is mine!". Anche Kano non è da meno autocelebrandosi con un sonoro "Kano Wins!" dopo aver sconfitto Syzoth ed infine, immancabile, il "Get over Here!" di Scorpion durante lo scontro finale con Sub-Zero.

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