
Dell'ultimo film di Danny Boyle, celebre regista di Trainspotting, vi parlammo già in occasione dell'anteprima.
Nonostante sia un film con pochi personaggi, tutto girato in interni ed esclusivamente basato sugli scoppiettanti dialoghi di Aaron Sorkin (West Wing - Tutti gli uomini del preidente, The Newsroom), è una storia coinvolgente, che riflette sulla capacità degli artisti di manipolare menti e coscienze di chi gli sta attorno. Una capacità unica indubbiamente, che possiedono solo i geni, ma che li rende anche molto soli. L'interpretazione di Jobs offerta da Fassbender, così lontana dal classico stereotipo della somiglianza fisica, è assai efficace.