Diversamente dalla sua nemesi Harry Potter il personaggio di Voldemort (Ralph Fiennes) ha perso buona parte della sua complessità nella trasposizione cinematografica. Forse i produttori ritengono che un cattivo non debba suscitare alcuna empatia nel pubblico per funzionare, ma non per questo hanno dato vita a un avversario noioso.
Voldemort è un esempio di determinazione e attaccamento alla vita sin dal primo film: rifiuta ostinatamente la sconfitta dove molti avrebbero gettato la spugna e riesce a risorgere grazie soprattutto a una forza di volontà e a un esemplare spirito di abnegazione.
Le idee di Voldemort non si possono condividere in alcun modo, perché troppo crudeli e contro ogni morale, ma è ammirevole il modo in cui questo mago decide di costruirsi una fede per poi abbracciarla, e perseguendo poi fino alle estreme conseguenze il sogno della sua realizzazione. Se non è altro è leale a sé stesso – e a nessun altro.