Household, anteprima: in giro per la Casa in compagnia dei Piccoli Popoli

Household in anteprima, un gioco di ruolo fantasy molto interessante in cui si narra la storia dei Piccoli Popoli che abitano la Casa.

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a cura di Davide Vincenzi

In questi giorni ci sono giunte in redazione le prime venti pagine di quello che si prospetta essere un prodotto tutto italiano di primissima qualità: Household.

Le abbiamo lette avidamente e tutto d’un fiato e siamo qui a parlarvene, in attesa di metterci su le mani a Modena Play 2019.

L’essenziale

Iniziamo dalle cose fondamentali: cos’è Household?

Household è un gioco di ruolo fantasy di Riccardo Sirignano e Simone Formicola, da un’idea di Riccardo Sirignano, magistralmente illustrato da Daniela Giubellini e pubblicato da Raven Distribution. I protagonisti di questo gioco saranno degli “omini”, ovvero i membri di quattro Piccoli Popoli caratteristici del folklore europeo: Fate, Boggart, Sprighi e Slaugh.

Household sarà presentato e lanciato in anteprima presso lo stand Raven DistributionModena Play 2019

Una piccola idea geniale

La prima cosa che ci ha colpito, leggendo la prefazione, è il metagaming attuato dagli autori fin dalla prima pagina del manuale, con l’asserzione di aver rinvenuto un minuscolo libricino intitolato Household, scritto da un omino, e di esserne rimasti talmente affascinati da aver voluto pubblicarlo a loro volta, trasformandolo in gioco di ruolo.

È così che facciamo dunque la conoscenza di Herasmo J. Hemingway, uno storico Boggart, autore del libricino stesso. Quindi, in una seconda prefazione, questo omino ci racconta come Household sia di fatto un trattato storico che racconti le vicende che si sono susseguite negli anni all’interno della Casa. Ma non vuole essere un trattato storico normale, bensì un’opera condivisa e corale, i cui scritti non sono altro che le storie di tutti quei personaggi di cui la Storia non parla, narrate per mano di chi questi fatti li ha vissuti o ne è stato testimone o ne ha semplicemente sentito parlare.

Un gioco di ruolo fatto di ricordi

Household, pur configurandosi di fatto come un gioco di ruolo old school, non va inteso come un normale GDR in cui i giocatori vivono in prima persona le avventure dei propri personaggi. In questo titolo, infatti, i giocatori, chiamati Testimoni, non interpreteranno i personaggi stessi, ma degli omini che, riunitisi tra loro, cercano di ricostruire nel modo più fedele e completo possibile la Storia.

Ci si trova, quindi, di fronte a due tempi di gioco, uno è quello in cui la Storia viene raccontata e uno, che poi è quello che viene realmente giocato, è quello della Storia stessa, ovviamente antecedente e in cui i fatti si svolsero.

L’ambientazione

Le poche pagine di Household che abbiamo potuto leggere ci raccontano, quindi, di come esistesse un solo Piccolo Popolo che si differenziò nei quattro Piccoli Popoli che abbiamo poc’anzi menzionato nel momento in cui la Casa finì di essere costruita e gli omini dovettero decidere come comportarsi.

Ma che cos’è la Casa? Da quanto abbiamo letto, sembra essere un normale (ma confidiamo ci sia dietro qualcos’altro) edificio umano il cui Padrone è visto come una sorta di divinità. In questa Casa abitano i Piccoli Popoli, le cui varie razze hanno creato nelle varie stanze dei veri e propri reami. Non vi è traccia, comunque, di alcun incontro tra omini e umani che sembrano quasi essere dipinti come creature leggendarie.

Ovviamente, nemmeno i Piccoli Popoli sono immuni al rancore, all’odio e a tutto il ventaglio di sentimenti ed emozioni ed è normale che nella loro Storia si siano susseguiti guerre e conflitti di cui sarà necessario raccontare gli episodi.

Le ultime pagine a nostra disposizione, infine, ci hanno introdotto a uno di questi Piccoli Popoli: le Fate. Siamo dunque venuti a conoscenza che esse abitano la Sala da Pranzo e che la capitale del Reame risiede nel lampadario di cristallo che la adorna.

Le nostre impressioni

Household ci ha davvero piacevolmente colpiti: è qualcosa al tempo stesso di innovativo, fiabesco, fanciullesco e profondo e davvero avremmo voluto proseguire la lettura alla scoperta di tutto ciò che concerne i Piccoli Popoli.

Le meravigliose illustrazioni ci hanno dato la sensazione di trovarci di fronte a un’ambientazione che potrebbe ricordare l’Europa a cavallo tra 1700 e 1800, con uniformi che ricordano molto quelle teutoniche e russe del periodo.

Impaginazione ed editing, per quanto visto finora, sono eccellenti e lo stile narrativo è fluido e di piacevole lettura. Vi invitiamo caldamente, dunque, a recarvi allo stand di Raven Distribution durante il Modena Play 2019 per poter toccare con mano questo prodotto davvero promettente e magari fare qualche partita di prova.

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