Frank Underwood venerdì scorso ha fatto risuonare le nocche sul tavolo a chiosa della sua promessa di portare House of Cards su Netflix. Ma non aveva fatto i conti con Claire, la moglie. Come in una partita a distanza, giocata sul terreno della meta-televisione, Sky pubblica su Twitter la missiva della sua dolce metà.
"Francis, mi sono presa qualche giorno per pensarci", scrive Claire. "Sono stanca delle promesse che non manterrai mai. Sii sincero una volta per tutte con i tuoi sostenitori. Sai bene che House of Cards è e resterà in esclusiva streaming solo su Sky online".

È una partita meravigliosa quella che stanno giocando Sky e Netflix. Come assistere alla scena finale di Blow-Up di Michelangelo Antonioni, dove due mimi giocano a tennis senza palla. È uno scambio divertente a cui gli appassionati della serie non possono resistere. Strappa il sorriso. È sana competizione. Marketing sofisticato e pop allo stesso tempo.
Mai visto niente di simile in Italia. Le aziende da noi non competono così. Si punzecchiano sui giornali, se le dicono grosse in televisione oppure si sfidano nei tribunali. Persino per le campagne pubblicitarie più evolute bisogna andare su Internet.

Il retroscena di tutta questa vicenda è molto meno affascinante dello scambio tra Frank e Claire. Più fonti autorevoli confermano che Netflix abbia concesso i diritti della sua serie di maggiore successo a Sky molto prima di aver anche solo immaginato di sbarcare in Italia. Il suo giocare d'anticipo sui piani di sviluppo internazionali l'avrebbe costretta a questa situazione. Sky ha i diritti non solo su questa stagione ma anche sulla prossima, già confermata dalla stessa produzione.
Claire risponde a Frank @NetflixIT Domani 21.10 e on demand i primi episodi doppiati @HouseofCards 4 su #SkyOnline pic.twitter.com/fjhG2LYijJ
— Sky Online (@SkyOnline) 8 marzo 2016
Insomma, a meno di colpi di scena dell'ultima ora – tipo una nuova contrattazione economica oppure un cavillo legale da portare in tribunale – Claire ha tutte le carte in mano per vincere la partita. E oggi che è anche la festa della donna, a Frank non resta che levarsi il capello.