His Dark Materials, recensione: la fine della profezia di Lyra

Dal 21 dicembre Lyra e il suo daimon Pan tornano per l'ultima stagione di His Dark Materials su SKY e NOW per concludere la loro avventura.

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a cura di Francesca Borrello

Alla fine degli anni Novanta, la trilogia His Dark Materials di Philip Pullman è riuscita a riscuotere un discreto successo tra gli amanti del drama fantasy pieno di avventure. Spinte probabilmente anche dal successo della saga di Harry Potter uscita più o meno nello stesso periodo, le avventure di Lyra per salvare l’amico Roger hanno fatto breccia nei cuori dei lettori, tanto da spingere la New Line Cinema a realizzarne un film. Il cast della pellicola La Bussola d’oro comprendeva nomi celebri come Nicole Kidman e Daniel Craig (visto recentemente in Knives Out - Glass Onion), ma non si può dire che la serie di HBO sia da meno. Dal 2019 Lyra è interpretata da Dafne Keen, la X-23 di Logan, mentre i genitori della protagonista hanno nientemeno che i volti di Ruth Wilson (Luther, Omicidio nel West End) e James McAvoy (Split, It, Le Cronache di Narnia). Dopo uno stop forzato a causa del COVID dal 2020 al 2022, la serie His Dark Materials è ora tornata con la terza stagione su HBO e SKY dal 21 dicembre, pronta a riprendere il viaggio di Lyra e il suo daimon attraverso fantastici e pericolosi mondi paralleli.

His Dark Materials: dove eravamo arrivati

Lyra è un’adolescente che vive in un mondo parallelo dove ogni anima umana esiste al di fuori del proprio corpo sotto forma di animale, chiamato daimon. La ragazzina è anche la protagonista di una profezia che cambierà le sorti del mondo e ha un’inspiegabile abilità nell’interpretare l’aletiometro, un rarissimo artefatto capace di rispondere ad ogni domanda. Vissuta come orfana nel Jordan College di Oxford, scopre di essere il frutto di una relazione extra coniugale tra colui che credeva suo zio, Lord Asriel, e una facoltosa donna molto pericolosa di nome Marisa Coulter. L’uomo è un esploratore i cui esperimenti con la misteriosa sostanza chiamata Polvere che circonda gli adulti, l’hanno portato a essere un nemico del Magisterium, il regime religioso che controlla tutto in questo mondo parallelo e che crede che la Polvere sia una conseguenza del Peccato Originale, dunque da eliminare.

Coulter invece lavora proprio per il Magisterium e guida un gruppo di persone che portano avanti esperimenti crudeli sui bambini per scinderli dal proprio daimon ed eliminando così la Polvere, finendo con ucciderne molti e lasciare i sopravvissuti in uno stato catatonico. Con l’aiuto delle streghe, di un aeronauta e un orso corazzato, Lyra assieme al gruppo nomade degli gyziani irrompono nella stazione di ricerca di Coulter e liberano i bambini sopravvissuti. Riunita al suo amico Roger, parte alla ricerca del padre che però sacrifica l’amico per aprire un portale in un altro mondo. Lyra decide di seguirlo per vendicarsi, mentre Coulter si rifiuta di aggregarsi, nonostante l’amore provato per la figlia e per Lord Asriel.

Contemporaneamente nel nostro mondo, un adolescente di nome Will cerca di sfuggire alla polizia dopo aver ucciso un agente di Lord Boreal, un funzionario del Magisterium sulle tracce di suo padre per trovare la Lama Sottile. Trovato il portale che l’uomo ha usato per raggiungerlo, lo attraversa, finendo per incontrare Lyra. I due quindi si uniscono nella ricerca di informazioni sulla Polvere che li porta dalla fisica Mary Malone: collegando Lyra ad un computer quantico, scoprono così che gli Angeli sono fatti di Polvere e che alcuni angeli ribelli hanno guidato per secoli le scoperte umane per vendicarsi dell’Angelo tiranno conosciuto come l’Autorità (il dio venerato dal Magisterium).

Lord Boreal ruba l’aletiometro di Lyra e Will, costretto a recuperare la Lama sottile per riaverlo indietro, vince l’arma in una lotta e viene dichiarato il Portatore successivo della Lama, imparando come usarla per aprire e chiudere le finestre sui mondi. Lyra e Will quindi rubano l’aletiometro, ma vengono scoperti e riescono a fuggire alla ricerca del padre di Will grazie a Pan che combatte contro il daimon di Coulter per fargli guadagnare tempo. La madre della ragazzina, reprimendo la sua umanità per non farsi attaccare, usa uno spettro per torturare una strega per farsi dire della profezia che vede Lyra come la nuova Eva. Realizzando che il Magisterium avrebbe cercato di uccidere la figlia, decide di rapirla e drogarla per tenerla al sicuro lontano da loro.

La terza stagione: i primi due episodi

Ed ecco quindi che ritroviamo Will, cresciuto, dopo mesi passati ad aver cercato Lyra attraverso vari mondi paralleli, in cui viaggia grazie alla Lama Sottile che gli permette di aprire e richiudere varchi a suo piacimento. Sfortunatamente per lui però, la madre della ragazzina, Coulter, la tiene segregata in una vecchia casupola ormai abbandonata tra le scogliere, sedandola in modo da non avere problemi nel tenerla sotto controllo. Nei rari momenti di dormiveglia, Lyra confessa a Pan di volersi liberare e andare alla ricerca del suo amico perduto Roger che scopre essere nella Valle dei Morti.

È proprio durante questi momenti che possiamo vedere come la madre sia combattuta nella relazione con la propria figlia: pur avendo cercato di ucciderla, ora è quasi spaventata dal doverle parlare per timore di ciò che potrebbe pensare di lei. Lord Asriel invece, è impegnato nella propria missione di radunare quante più persone possibile e formare un esercito, preparandolo così a dichiarare guerra all’Autorità. Questa sua spasmodica ricerca di alleati però, finisce con l’oscurargli il grande ruolo che sua figlia Lyra ricopre in realtà, in grado di ribaltare gli equilibri del potere. E quando il Magisterium riesce finalmente a rintracciare Coulter, Will trova Lyra e si adopera per liberarla, mentre il campo militare di Lord Asriel viene sconvolto da alcuni visitatori inaspettati.

Ritmo, aspettative e sguardo generale

A due anni dalla messa in onda della seconda stagione, c’è da dire che ci si aspettava un qualche incespicamento, specialmente a livello di continuità. In fin dei conti i due protagonisti, Dafne Keen e Amir Wilson, erano in piena adolescenza quando hanno preso parte a His Dark Materials nel 2019. Nonostante però la loro crescita sia evidente e a livello visivo potrebbe sortire un leggero impatto negli spettatori, i panni di Lyra e Will non sembrano certo andare stretti ai due giovani attori, che sono riusciti a riprendere ognuno il proprio ruolo senza grossi problemi. E se i due ragazzi assieme a Ruth Wilson, James McAvoy e il resto del cast danno prova delle proprie capacità per sostenere la storia, sul lato narrativo sembra esserci una sorta di stallo: il ritmo risulta forse un po’ troppo rallentato e non riesce a mantenere del tutto l’attenzione degli spettatori.

Le differenze con il libro però, cominciano già a farsi vedere sin dai primi due episodi: se le spie Gallivespiane nei libri sono delle piccole creature umanoidi con un carattere forte e deciso, che cavalcano delle libellule, nella serie His Dark Materials sembrano essere solo personaggi di contorno, persino blandi, che hanno perso i propri insetti guadagnando un paio di ali. Un’altra grande differenza, indubbiamente dovuta al budget per realizzare la serie, riguarda gli Angeli e la loro rappresentazione. Nello show, vengono sì mostrati nella loro forma originale, lucente e trasparente, ma più spesso sono interpretati (e visti) con la loro forma corporea, andando così a smentire la loro gelosia per i corpi degli esseri umani.

Non delle buone notizie quindi, per i puristi dell’opera originale, che indubbiamente storcono il naso dati gli impatti che queste caratterizzazioni hanno dato alla trama principale nella trilogia scritta da Philip Pullman. Chi però non ha letto i libri da cui è tratta His Dark Materials, potrebbe non soffrire di queste mancanze, visto che i ruoli dei vari personaggi rimangono invariati, seppur diminuiti di importanza generale. Si può dunque notare un’attenzione maggiore alla visione d’insieme, specie verso i protagonisti, piuttosto che cercare di riportare ogni singolo dettaglio alla perfezione nella trasposizione televisiva.

In conclusione

Dunque i primi due episodi della terza stagione di His Dark Materials sembrano essere piuttosto cauti nel riportarci nel bel mezzo delle avventure di Lyra. L’andamento costante ma pur sempre lento della trama fa un po’ fatica nel mantenere alte le aspettative degli spettatori, che potrebbero rimanere un po’ delusi da questo inizio di stagione. C’è solo da sperare che questi siano solo la quiete prima della tempesta, per costruire al meglio la tensione e la battaglia che attende i nostri protagonisti.

Agli appassionati del genere e della trilogia da cui è tratta non resta quindi che seguire pazientemente gli episodi di His Dark Materials che usciranno su SKY nelle prossime settimane per sapere se Lyra compirà la propria profezia.

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