Giocare a Heroquest in tre dimensioni: come costruirlo

Heroquest, pietra miliare del genere dungeon crawler, edito dalla Milton Bradley (MB) in collaborazione con la Games Workshop. Grazie agli stampi in silicone di Hirts Arts è possibile giocare a Heroquest in tre dimensioni (3D)

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a cura di Japo Orbo

Heroquest è una pietra miliare del genere dungeon crawler. Ideato da Stephen Baker, Heroquest porta nel mercato non specializzato e generalista un gioco di combattimenti ed esplorazione, ambientato nel “vecchio mondo” di Warhammer. Il muscoloso protagonista sul box della scatola, il Barbaro, riecheggia Conan il Cimmero. Il tratto grafico realista delle illustrazioni e delle carte lo inserisce all’interno di un filone sword & sorcery meno comune oggi, dove i protagonisti dei giochi fantasy sono invece più simili ai personaggi di un videogames.

L’investimento che fece la Milton Bradley pubblicando Heroquest e facendo scolpire le miniature alla Games Workshop venne ripagato dal grande successo del prodotto ad oggi un’icona per i collezionisti e gli amanti del genere. Heroquest verrà presto ristampato (QUI il sito ufficiale della Hasbro e della Avalon Hill), ma nel frattempo il mondo dei fan ha espanso l’universo, creato avventure, aggiunto mostri e incantesimi.

Poweruppare Heroquest

Heroquest è il perfetto sandbox non solo nei confronti delle regole ma anche rispetto ai componenti. Il colpo d’occhio del gioco è spettacolare di base (si ricorda che il gioco venne pubblicato nel 1989) ma dipingere le miniature e i mobili lo rende una vera gemma. Se poi la qualità della pittura rivaleggia quello del team della Citadel Heavy-metal, allora la scatola può essere venduta anche a cifre con tre zeri.

Power-uppare il tabellone

Se è possibile dipingere le miniature, migliorare le regole, aggiungere nuove carte, scrivere nuove Quest, perché non migliorare anche il tabellone? E cosa di meglio può essere fatto se non ricreando il dungeon in tre dimensioni? Il gioco offre porte e mobili: è giunta l’ora di portare a nuova vita anche i muri delle segrete…

Già pronto o da castare

La più famosa casa che offre muri e stanze per ricreare un dungeon in tre dimensioni (3D) è la Dwarven Forge: clicca QUI per il loro sito ufficiale. I pezzi sono in resina e il costo è decisamente elevato, seppure i prodotti siano bellissimi e spesso out of range.

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Il vantaggio di acquistare Dwarven Forge è che i pezzi sono già pronti, hanno un range vastissimo e i tiles, oltre ad essere molto resistenti, possono essere utilizzati per giocare ad Heroquest o anche per giocare a D&D in un tempo di preparazione minimo.

Opzionalmente, se si possiede spazio e doti modellistiche (servirebbe anche qualche esame di architettura fantasy nel curriculum vitae) gli stampi in silicone di Hirts Arts permettono (QUI il sito ufficiale), con una spesa contenuta, di produrre tutti i mattoncini, piastrelle e porte necessarie per un dungeon di grandi, grandi, grandissime dimensioni. Se comprare la polvere di gesso e stampare cuocendo nel vostro forno di casa i pezzi può essere considerato un hobby time consuming, alcuni venditori offrono i pezzi già precotti, montati in stanze o ancora da montarsi.

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Un dungeon modulare ed infinito

La scelta di chi scrive è stata quella di acquistare le stanze già pronte (comprese di istruzioni) chiedendo però che non venissero pre-assemblate. Il pacco che arriva a casa è composto da numerosi mattoncini in gesso, ovviamente guarinto di colonne, capitelli etc etc. Dopo qualche tentativo costruttivo con le stanze standard è facile abbandonare le istruzioni e allargare la possibilità costruttiva a tutto quello che l’immaginazione suggerisce.

Le regole di Heroquest sono perfette per disporre le miniature nel dungeon 3D componibile così ideato. Dipingerlo e arredarlo è stato il successivo passo per rendere il tutto decisamente realistico, così come appropriato per un gioco da tavolo sword & sorcery.

La lista della spesa

Una breve guida aiuterà il novello architetto di dungeon. In primis è necessario acquistare da Leroy Merlin una tavola di poliuretano espanso. Attenzione non si tratta del polistirolo semplice ma di quel materiale isolante, di norma giallo, che tagliato con il cutter non si sbriciola (foam in inglese).

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In primis è necessaria un’accurata progettazione delle stanze e delle dimensioni adeguate degli ingressi e delle svolte affinché il dungeon sia componibile e riutilizzabile nelle future partite. Qualcuno aggiunge anche i magneti  per rendere il tutto più stabile, ma è un dato di fatto che i pezzi in gesso pesano a sufficienza e quindi il dungeon è comunque solido anche senza ulteriori provvedimenti.

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Si ricorda che una colla vinilica è altamente suggerita. La migliore è la colla per legno Axton trovabile sempre da Leroy Merlin o la Pattex vinilica, acquistabile online.

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Come prima cosa si incolleranno le piastrelle del pavimento alla base in poliuretano. Ogni singolo piastrellone (3 cm di lato) formerà la base del tile.

Montaggio

Costruire un dungeon richiede non solo progettazione, dedizione e spazio ma anche qualche pezzo LEGO. I famosi mattoncini sono utilissimi come parete per mantenere le mura delle vostre stanze o dei corridoi perpendicolari, “a piombo” rispetto i pavimenti.

La costruzione avverrà livello dopo livello fino al completamento della stanza. I pezzi mostrati appartengono agli stampi del dungeon classico, ma nel tempo sono stati acquistati anche i pezzi del dungeon gotico, maggiormente a tema con Ranvenloft o gli interni di un castello. In questo articolo verranno mostrati solo i pezzi del dungeon classico. Le istruzioni per alcune stanze sono disponibili online nel sito di Hirts Arts, altre sono state inventate ex-novo.

Torre circolare

Nonostante il pavimento irregolare e in parte poco utilizzabile nelle partite a Heroquest, la torre offre un fantastico colpo d’occhio. Lungo una gradinata sono stati aggiunti resti umani per ricordare agli avventurieri gli orribili mostri erranti che imperversano in questi corridoi.

Catacombe

La camera misura 5x3 e si suggerisce di magnetizzare i pilastri al fine di allargarla all'occorrenza. Nelle tombe a muro qualche teschio ghignante viene illuminato dalle torce degli eroi.

Crocevia

La stanza non solo offre uno spazio sufficiente per predisporre un bel combattimento ma avendo quattro uscite è utile per rendere più intricato il dungeon. Le statue con le candele sono miniature in piombo della Ral Partha.

Ingresso

Le scale simulano l’ingresso a scala a chiocciola del classico Heroquest. La stanza è piccola ma l’anfratto sotto l’ingresso permette di organizzare dei tiri mancini contro gli eroi.

Camera delle torture

Come suggerito dal nome il “tile” mostra uno spettacolo orrendo ai poveri eroi costretti ad attraversarlo. Nel pozzo sono state messi resti umani, picche e lance, teschi, il tutto condito con resina effetto acqua e sangue.  

Balconata

I corridoi caratterizzano un dungeon quasi più delle sue stanze. Quello fotografato sotto, con balconata, offre lo spazio per un piccolo combattimento contro un mostro errante.

T-junction

I passaggi a due uscite sono perfetti per ramificare il dungeon e proporre nuovi percorsi e nuovi tranelli al party.

Chiostro

Tiles con elementi architettonici rendono il dungeon più vario e ogni passaggio rischiarato dalla luce delle torce più emozionate. Dalle finestre del chiostro si possono scagliare dardi e frecce contro eventuali altri spazi dall’altra parte della parete.

T-junction & door

Aggiungere ad un passaggio a T una porta permette di creare un incrocio originale risparmiando materiale costruttivo.

Incrocio con doorway

Alcuni incroci con ingressi monumentali possono essere utilizzato come punto di partenza per la quest al posto delle più ingombranti scale a chiocciola.

Corridoio con colonnato o statue

I corridoi lunghi (5 o 4 caselle) hanno sempre una parete alta per rendere il dungeon più dinamico e bello da vedere. Sono un’occasione per poter arredare il muro con colonne, architravi, statue, anfratti etc..

Corridoio con trappola

I corridoi lunghi sono altresì perfetti per i “pozzi trabocchetto” o qualsiasi altra delle malvagie trappole presenti nell’espansione “L’orda degli Ogre” di Heroquest.

Dead-end

Non bastano mai i percorsi ciechi in un dungeon, utilissimi per costringere gli avventurieri a tornare sui propri passi e a cercare magari una porta segreta.

Segmenti porta

Le porte oltre a dividere aree specifiche del dungeon, misurando solo una piastrella, sono utilissime per parificare il percorso e riconnettere i corridoi o le stanze.

Stanze generiche

L’obiettivo è arredare il dungeon con i mobili di Heroquest, pertanto sarà utile avere delle stanze generiche, abbastanza larghe per essere popolate dal party e dai gruppi di nemici.

Esplorare il dungeon

La luce delle torce illumina un segmento alla volta. Tanto più i giocatori avanzano tante più stanze rivelano. Le foto mostrano come un paio di tiles arredano già il tavolo da gioco in modo completamente immersivo.

Particolari e dettagli

Le miniature più vecchie o più brutte possono diventare delle splendide statue, corrose dal tempo e dagli anni. Con i pezzi di avanzo degli stampi è un paio di listarelle di legno da modellismo navale è possibile creare degli elementi scenici a tono con il resto del sotterraneo. Nelle foto di mostrate di seguito è possibile apprezzare librerie, scansie con cibo e barili, rovine, armerie, cumuli di tesori.

I mobili

Se è vero che i mobili di Heroquest sono ottimi per arredare il dungeon ormai in tutta europa sono numerose le compagnie che vendono mobili in resina. Un esempio QUI. Fornace, librerie, parete dell’alchimista, credenze ed armadi sono pronti per essere saccheggiati dal party.

Con questa carrellata di foto si conclude questa prima ricognizione nei dungeon fantasy. Beware eroi! I nemici aspettano solo dietro un altra svolta…

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