Nell’universo dei fumetti di The Amazing Spider-Man Hasbro Green Goblin è semplicemente il nemico giurato di Spider-Man. Ma chi c’è davvero dietro a questo super cattivo? Nel nostro caso, visto che stiamo parlando dell’originale creato da Stan Lee e Steven Ditko altri non è che Norman Osborn, magnate dell’industria chimica e padre di Harry, uno dei migliori amici di Peter “bimboragno” Parker.
Potenziato dai composti chimici sviluppati dalla sua azienda, la Oscorp, impazzisce e inizia a terrorizzare New York a bordo di una specie di hoverboard e lanciando zucche di halloween esplosive... un classico nell’universo dei fumetti.
Follia o potere?
Norman Osborn appare nella serie di albi di Spider-man nel 1964, precisamente nell’albo numero 14. Il suo carattere è dispotico, ossessivo, malvagio e disposto a tutto. Come capo della Oscorp, una delle più grandi multinazionali dell’universo di Spider-man, ha contatti con moltissime aziende che lo portano a sperimentare su se stesso vari sieri che gli potenziano l’intelletto portandolo però alla follia.
Sfruttando brevetti militari crea una tuta particolare, un hoverboard armato innovativo e delle armi molto originali Osborn si crea un alter-ego che gli permettesse di avere ancora più potere: Green Goblin. Arcinemico di Spider-man, si scontra con lui parecchie volte e in una di queste Norman perde la memoria.
La ritroverà qualche tempo dopo per ricominciare con i crimini fino al rapimento di Gwen Stacy, la figlia di un capitano della polizia di New York nonché fidanzata di Peter Parker. Il rapimento termina con la morte di Gwen per mano di Osborn e Spider-man, traumatizzato dall’evento inizia a dare la caccia a Green Goblin.
Dopo averlo trovato ingaggia con lui una battaglia all’ultimo sangue che termina con l’uccisione del Goblin con il suo stesso hoverboard. Tuttavia il fattore guarigione del sangue tossico del Goblin lo farà rinascere dando vita a una nuova era di malvagità.
L’action figure
Rompendo la scatola di Hasbro Green Goblin (se riuscite ad aprirla senza danneggiarla meritate un Oscar, un David o qualsiasi altro premio vi aggradi), vi troverete in mano la figure di Green Goblin (ovvio) e alcuni accessori: l’hoverboard, una bomba-zucca, una tracolla e la testa opzionale di Norman Osborn da sostituire a quella di Green Goblin.
Una dotazione di tutto rispetto per l’ultima (in ordine di tempo) figure della serie Hasbro dedicata a Spider-man. Come tutte le creazioni Hasbro anche Green Goblin si avvale di una scultura eccellente e materiali molto robusti.
I colori sgargianti del costume di Green Goblin e le scaglie che rivestono le forme della nostra figure sono perfetti per riprendere il costume originale del nemico numero 1 di Spider-man; se a questo aggiungiamo una mobilità eccellente e una posabilità tra le migliori dell’intera linea ci troviamo di fronte a una delle migliori realizzazioni di sempre, a prescindere dalla linea di prodotto.
Scultura
Le proporzioni, le forme e i volumi di una figure Hasbro sono precise e accurate. Anche Green Goblin non deroga a tutto ciò. Il corpo è atletico, con muscoli di grandi dimensioni interamente coperti da scaglie verdi e un tronco rivestito da quello che ricorda una tela viola.
Il panneggio di quest’ultima, accompagnata da guanti e stivaloni dello stesso colore e texture, ma a stupire sono le scaglie verdi che ricoprono gli arti. La struttura e la disposizione, oltre alla colorazione, fanno si che il loro aspetto sia quasi iridescente con la luce che ne varia la tonalità e le ombre a ogni movimento.
Ottime le teste, a prescindere che si decida di utilizzare quella “di serie” con gli occhi spiritati, le orecchie e punta e il cappuccio, o quella di Norman Osborn. In entrambi i casi la scultura esprime una personalità unica e trasmette pazzia o decisione a seconda di quella scelta.
Lo stesso può dirsi degli accessori che sono inclusi nella confezione. L’hoverboard è perfettamente corrispondente alla prima versione così come la bomba-zucca. Anche qui notiamo la passione per i dettagli degli scultori Hasbro che hanno riprodotto perfettamente quanto creato dalla mente e dalle matite dell’accoppiata Lee/Ditko. Tutti gli extra, infatti, sono curati e dettagliati non solo nelle forme ma, anche, nei colori.
Posabilità
Concentrandoci sulle pose a disposizione non possiamo che apprezzare la tecnologia Hasbro Pinless, che utilizza i perni integrandoli all’interno dei materiali e delle articolazioni della figure invece che inserirli e basta. Le 30 articolazioni presenti consentono ad Hasbro Green Goblin di assumere ogni tipo di posa e mantenerla per molto tempo senza perderla.
La superficie d’appoggio fornita dagli stivali è eccellente e consente al Goblin di bilanciarsi anche nelle pose più ardite ma il meglio arriva sfruttando un perno o, meglio, un piedistallo che permette di bilanciare l’hoverboard così da simularne il volo.
Questo permette di integrare la figure di Hasbro Green Goblin in molte situazioni che vanno dallo scontro singolo al “volo di ricognizione” in attesa di colpire Spider-man appeso a qualche ragnatela
Conclusioni
Con Hasbro Green Goblin ci troviamo di fronte a una figure eccellente. I colori, i materiali, gli accessori sono perfetti e rispondono perfettamente a quanto descritto nei primi fumetti degli anni ’60 e siamo sicuri che questo piccolo capolavoro non mancherà di far bella mostra nelle collezioni degli appassionati dell’arrampicamuri più amato dal popolo dei fan dei fumetti Marvel.