Mezzosangue, Purosangue e Nati Babbani, perchè si è creata tanta confusione?
Della saga di Harry Potter sono state realizzate diverse traduzioni in italiano. In pochi ricordano la primissima versione, dove la casa Ravenclaw fu tradotta in Pecoranera e che successivamente fu modificata in Corvonero. Oggi quelle primissime edizioni hanno un valore economico e collezionistico non indifferente. Poi venne la traduzione che conosciamo tutti, quella ufficiale a cura di Marina Astrologo, Beatrice Masini, Luigi Spagnol, che è stata presa come riferimento anche per i film.
Gli adattamenti della vecchia traduzione
Harry Potter non è stata una saga semplice da tradurre. Nonostante sia un'opera ufficialmente dedicata al pubblico infantile, sappiamo benissimo che non è così: ha sottotrame importanti, adulte, e ha molti riferimenti che rimbalzano da un volume all'altro, cosa che inizialmente il traduttore non poteva sapere dato che durante la traduzione del primo libro, il secondo era in fase di scrittura.
Dal sito di Salani: "La traduzione di un libro, normalmente, va dalla prima pagina all’ultima. La traduzione della saga di Harry Potter non ha funzionato così. Non ha potuto: quando è stato tradotto il primo volume, il secondo non era stato ancora scritto e così i successivi. Soltanto al momento di affrontare il settimo, il traduttore ha conosciuto l’opera nella sua interezza. Nella pratica questo ha significato non avere la possibilità di scegliere con la necessaria ponderazione. L’editore ha così deciso di restituire ai lettori una traduzione che tenesse conto dell’evoluzione della saga, rivedendo, anche profondamente, i libri esistenti."
Questo è il commento che si può trovare online sul sito della casa editrice come apertura alla presentazione della nuova traduzione a cura di Stefano Bartezzaghi.
La prima versione eseguita, come abbiamo detto, in corso d'opera, adatta quasi tutto: nomi dei personaggi, delle case, degli oggetti, dei luoghi e delle magie. Si ritiene che, essendo un libro "per bambini", i nomi debbano essere evocativi e contenere suoni familiari. Per fare un esempio, il negozio di magia Borgin & Burke diventa Magie Sinister, per richiamare un luogo dove si trovano artefatti oscuri, sinistri, appunto.
Non può essere considerato un errore, dal momento in cui i traduttori non avevano di fronte l'opera completa. Hanno fatto un ottimo lavoro col materiale che avevano a disposizione.
Mezzosangue, l'unico errore che ha creato davvero confusione
Per capire questo problema, dobbiamo fare una premessa legata agli stati di sangue. Nel mondo magico esistono tre stati di sangue chiamati:
- Pureblood: Purosangue, ovvero coloro che hanno in famiglia solo Maghi. La reputazione del Purosangue è mantenuta con le unghie e con i denti da chi fa della purezza di sangue un vanto, nascondendo dall'albero genealogico e disconoscendo membri che si sono uniti a Babbani o Nati Babbani. Si dice che in Inghilterra le famiglie Purosangue siano 28, chiamate appunto Le Sacre 28. Tra queste si annoverano i Malfoy, i Black, i Gaunt, ma anche i Paciock e i Weasley.
- Half-Blood: Mezzosangue, coloro che hanno nelle loro famiglie sia componenti Maghi che componenti Babbani. Harry Potter stesso è un mezzosangue.
- Muggleborn: i Nati Babbani, coloro che non hanno i genitori o ascendenze magiche. Come Hermione o come fu la madre di Harry, Lily Evans.
Nella prima versione hanno tradotto tutte le sfumature di non-purosangue come Mezzosangue. La Rowling però, era stata più specifica distinguendo gli half-blood dai mudblood, ovvero il termine dispregiativo con cui vengono chiamati i Muggleborn. Questa imprecisione ha creato molti fraintendimenti nella versione italiana, film compresi, dato che si rifanno alla prima traduzione.
In Harry Potter e la Camera dei Segreti, Draco Malfoy chiama Hermione "Sudicia Mezzosangue", e capiamo subito che si tratta di un insulto molto pesante. Ma precedentemente abbiamo sentito parlare degli studenti in sottofondo che si raccontano serenamente "Io sono metà e metà". Quindi qual'è la verità? Mezzosangue è un insulto o no?
No. Mudblood è l'insulto vero. Reso con Sanguesporco, Sanguemarcio nella nuova traduzione.
La nuova traduzione a cura di Bartezzaghi
L'arduo compito di rielaborare la traduzione italiana della saga fantastica più amata in assoluto è stato affidato a Stefano Bartezzaghi.
Questa versione inizialmente è stata accolta male dai fan, ma la ragione è molto semplice: a nessuno piacciono i cambiamenti, specialmente se si tocca qualcosa di sacro, come il proprio fandom. Ma se si fa lo sforzo di andare a fondo della questione, si capiscono sia le motivazioni che hanno portato a questa scelta coraggiosa, che il senso della nuova traduzione nella sua interezza.
"All’inizio sembrava una bellissima storia per ragazzi; alla fine del settimo volume, era un’opera diversa, i cui personaggi erano cresciuti assieme ai loro lettori. Neville Paciock era il nome giusto per il ragazzino pasticcione dell’inizio, non certo per il coraggioso eroe del settimo volume, nonché futuro professore di Erbologia… Fare questi cambiamenti mi è perciò parso come restituire al testo qualcosa che gli era dovuto".Stefano Bartezzaghi
In questa avventura, Bartezzaghi è stato affiancato dalle traduttrici Marina Astrologo, Beatrice Masini e altri collaboratori molto competenti. Ha collaborato l'editor Viola Cagninelli, le due editor che hanno curato i sette volumi per Salani, Serena Daniele e Daniela Gamba.
Inoltre hanno portato il loro contributo anche l’ex curatrice del sito di Harry Potter, Maria De Toni, nonché la presidente della Società Nazionale Harry Potter, Laura Faggioli e l'autore dello studio Harry Potter e la filosofia, Simone Regazzoni; il tutto supportato dal presidente di Salani, Luigi Spagnol e dal direttore editoriale, Mariagrazia Mazzitelli.
In questa traduzione molti nomi tornano ad essere quelli originali sia per i personaggi che per luoghi e creature. Si abbandonano le facili assonanze in favore di una versione più autentica, anche se non si capisce con che criterio sia stato deciso, dato che praticamente tutti i professori hanno riavuto il loro nome inglese tranne Snape, che continua ad essere Piton.
Il Platano Picchiatore diventa il Salice Schiaffeggiante, Whomping Willow in origine; Magie Sinister resta Borgin & Burke come in inglese; Pix il poltergeist dispettoso resta Peeves, come nella versione inglese, che ha senso dato che il significato sarebbe simile ad “indispettire”. Nomi, oggetti, magie e creature sono stati rielaborati da cima a fondo e questo potrebbe creare disorientamento, ma si tratta in realtà di un avvicinamento all'opera originale, non di un "tradimento", come verrebbe facile pensare.
L'unico adattamento imperdonabile probabilmente è quello relativo alla casa Hufflepuff, Tassorosso nella prima traduzione, che ora diventa Tassofrasso. Inutile dire che i più inorriditi dal cambiamento sono proprio i fan smistati in Tassorosso dal Cappello Parlante sul sito Wizarding World (ex Pottermore).
In questo modo è l'unica casa a non avere un colore nel nome tradotto, e soprattutto è l'unica casa ad aver cambiato nome. In molte traduzioni, come la versione spagnola, le case sono state lasciate coi nomi originali, e per quanto non fosse indispensabile lasciarle in inglese, era sicuramente necessario lasciare ai poveri tassi un colore. Tassogiallo ad esempio. Come il colore che svetta sul loro stemma. Se non altro per coerenza. Gryffindor, Hufflepuff, Ravenclaw e Slytherin non hanno niente a che fare con i colori, ma una volta che crei uno schema casa-colore, forse è il caso di mantenerlo.
In ogni caso, per gli amanti delle traduzioni fedeli all'originale, vale la pena leggere la saga con la nuova traduzione, anche se in un primo momento si può sentire la nostalgia per la versione storica.
Ecco l'ultima versione della saga tradotta da Stefano Bartezzaghi, edita da Salani, con le nuove illustrazioni di Brian Selznick.