Si tratta di un titolo ambientato nell'era, appunto, dei Mangiamorte dove i giocatori dovranno provare a contrastare questo terribile male cercando di fermare in tutti i modi l'ascesa di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Immergiamoci insieme in questa lotta del bene contro il male con la recensione del gioco ideato da Patrick Marino e Andrew Wolf e pubblicato da The Op Games.
Harry Potter: l'Ascesa dei Mangiamorte - Unboxing e qualità dei materiali
Il gioco mostra tutta la sua qualità e bellezza fin dalla scatola. Questa, di dimensioni alquanto generose, è realizzata in cartone spesso di grande resistenza e colpisce soprattutto per l'estetica grazie a una colorazione che unisce l'opaco al lucido e alla sovraccoperta che fa assomigliare tutta la copertina a un quadro. Una volta aperta, impossibile non osservare la meravigliosa miniatura di Voldermort alta 13 centimetri posizionata proprio al centro del contenitore di plastica che spicca per qualità realizzativa e cura nei dettagli.
Insieme, ai lati, sono conservate 44 Carte Personaggio (33 carte Mago, 10 carte Mangiamorte e 1 carta Voldemort), 1 Scheda Malvagio, 1 Plancia rotonda dei Luoghi, 6 schede Quartier Generale (2 per ognuna delle 3 fazioni), 6 Gettoni Missioni (2 per ogni fazione), 6 carte Luogo, 14 Dadi Mago a 6 facce suddivisi per 4 colori, 1 Dado Voldemort a 8 facce, 24 Gettoni Incantesimo, 60 Cubetti rossi Danno, 15 Segnalini neri Corruzione e un Regolamento. Tutti i materiali sono di ottima manifattura, con intagli ben fatti e di facile comprensione. La suddivisione in colori è utile anche per comprendere al meglio le varie tattiche da seguire e la suddivisione in fazioni. Le carte, infine, non presentano alcuna telatura, ma sono ugualmente robuste anche perché non necessitano di chissà quali mescolamenti continui.
Preparazione e regole base
Harry Potter: l'Ascesa dei Mangiamorte è un gioco cooperativo di tattica e strategia con elementi aleatori consigliato a un pubblico di età superiore agli 11 anni e le cui partite durano circa 60 minuti. Il numero di giocatori può variare fra 2 a 4 e il setup di gioco è alquanto rapido. Si posiziona la plancia dei luoghi sul tavolo con la statuina di Voldemort al centro orientata casualmente e per ogni settore della plancia si posizionano due carte luogo in ordine casuale.
Ogni giocatore sceglie una delle tre fazioni e prende la relativa scheda Quartier Generale con un personaggio iniziale. Dopodiché si prende il mazzo di pesca, si posizionano 3 carte davanti a ogni settore del tabellone, si posiziona la carta Voldermort al centro del mazzo, si colloca la Scheda Malvagio in un posto visibile e comodo (è una sorta di cimitero dei buoni, dei cattivi e dei luoghi) e si può iniziare il gioco.
Ogni fazione (Hogwarts, Esercito di Silente e Ordine della Fenice) ha due abilità speciali che si attivano grazie al relativo simbolo presente sui dadi. Quest'ultimi vengono segnati proprio sulla Scheda Fazione e rappresentano i dadi di partenza che vanno lanciati in ogni turno. Le carte Mago e Mangiamorte, invece, sono divise in diverse sezioni: sotto l'immagine del personaggio sono presenti i simboli necessari per aggiungerlo a una squadra o fargli danni quando si trova attorno al tabellone mentre nella parte finale si possono trovare descritte le abilità del personaggio che possono essere sempre attive o attivabili in determinate condizioni.
Dadi e quattro fasi di gioco
Tutto il gioco si basa sul concetto di fare squadra, sconfiggere i Mangiamorte e difendere luoghi e alleati. Per tale ragione entrano in gioco i dadi che rappresentano il cuore pulsante della meccanica di Harry Potter: l'Ascesa dei Mangiamorte. Questi sono suddivisi in colori e ognuno di essi spicca per la presenza di tre simboli specifici su tre facce su sei. I dadi di colore rosso, ad esempio, hanno tre facce con le fenici (di cui una con una doppia fenice) e una faccia per ciascun altro simbolo, mentre i dadi di colore blu hanno tre facce con i cappelli (di cui una con doppio cappello) e una faccia per ciascun altro simbolo e i dadi di colore viola hanno tre facce con le bacchette magiche (di cui una con doppia bacchetta) e una faccia per ciascun altro simbolo.
I dadi di colore giallo, i più rari perché di fatto ce ne sono solo due mentre degli altri dadi ce ne sono quattro, hanno tre facce con le spade (di cui una con doppia spada) e sempre una faccia per ciascun altro simbolo. A partire dal primo giocatore, in ciascun turno vi sono 4 fasi: viaggiare verso un luogo, Voldemort e i Mangiamorte, fase del giocatore e fine del turno.
Le regole sono più facili a farsi che a dirsi: nella fase del viaggio, il giocatore attivo sceglie un luogo del tabellone dove spostarsi, questo significa che potrà interagire con i maghi presenti, ma anche con eventuali Mangiamorte. Nella fase di Voldermort e i Mangiamorte, si lancia il dado verde a 8 facce: 3 faranno girare la miniatura nel luogo di destra in base alla posizione iniziale, 3 a sinistra e 2 rappresentano il marchio nero che la fanno stare ferma, ma al contempo consentono al malvagio di attivare tutti gli effetti speciali dei Mangiamorte e di eventuali luoghi corrotti, ovvero che hanno superato il limite di 5 segnalini neri Corruzione.
Quest'ultimi si posizionano nel luogo in cui Voldemort è presente e insieme ad essi si darà un danno ai Maghi, anche a quelli del giocatore o dei giocatori presenti nel medesimo ambiente e si attiveranno eventuali abilità dei Mangiamorte presenti nel settore.
Nella fase del giocatore si passa all'attacco o alla difesa lanciando i 4 dadi di partenza indicati nella Scheda Quartier Generale più eventuali altri dadi bonus da gettoni incantesimo o abilità dei personaggi presenti nella squadra. Una volta lanciati si possono assegnare i diversi simboli alle varie carte affinché si prendano delle differenti decisioni: fare danni ai Mangiamorte, reclutare Maghi nella squadra o attivare una o più abilità del Quartier Generale.
I dadi possono essere rilanciati fino a tre volte (salvo abilità speciali) fatta eccezione per quelli già assegnati per eventuali abilità o danni. Il turno termina quando il giocatore assegna tutti i suoi dadi o finisce il numero massimo di tiri e prima di passare al giocatore successivo si risolvono tutte le assegnazioni. Reclutare un Mago o attivare un'abilità del Quartier Generale sono azioni abbastanza telefonate, mentre quando si danneggia un Mangiamorte bisogna sempre ricordare di prendere un gettone Incantesimo che può essere attivato in qualsiasi momento anche durante il turno degli altri giocatori per aiutarli.
Il gioco finisce con la vittoria dei giocatori o con la loro sconfitta. La prima si ha solo quando i giocatori riescono a danneggiare per 5 volte Voldemort (4 nella modalità semplice, 6 o più in quella avanzata). La seconda, invece, avviene quando qualcuno rimane senza maghi nella propria squadra, vengono sconfitti dagli 8 ai 12 maghi a seconda del numero di giocatori, quattro carte luogo o più vengono corrotte o un settore del tabellone viene corrotto per 3 volte.
Riuscirete a battere Tu-Sai-Chi? Forse no!
Harry Potter: l'Ascesa dei Mangiamorte è un gioco dalle regole facili e immediate, ma è tutt'altro che banale. Non pensate di poter vincere con semplicità o di poter studiare una strategia vincente poiché il fattore aleatorio è fortemente presente e la natura punitiva del titolo finirà per farvi perdere numerose partite. L'unica meccanica che permette di arginare quantomeno parzialmente questa casualità è la collaborazione con gli altri giocatori e la possibilità di creare con loro e con i Maghi delle varie squadre delle combo molto potenti. Bisogna, però, stare sempre attenti alle azioni da compiere e serve anche non poca fortuna affinché escano le giuste carte nel momento propizio perché basta avere qualche Mangiamorte di troppo intorno al tabellone e vincere diventa quasi impossibile.
I dadi differenziati danno la possibilità ai giocatori di bilanciarsi ed organizzarsi come più preferiscono in base alle possibilità di uscita di determinati simboli. A questo si aggiungono anche gli incantesimi che in determinate situazioni complicate sono proprio una manna dal cielo. In poche parole la forza del gioco sta proprio nella collaborazione con gli altri giocatori e nella scelta delle giuste strategie, ma a volte purtroppo non basta.
In una bilancia dove su un piatto c'è la strategia e sull'altro l'aleatorietà, purtroppo la più pesante è proprio quest'ultima. Tutto parte già dal setup, poiché ci possono essere partite con più Mangiamorte nella fase iniziale o meno a seconda della fortuna nella pesca dal mazzo e si prosegue proprio con il lancio dei dadi che spesso e volentieri obbliga a compiere delle scelte anche azzardate pur di non sprecare un turno di gioco.
Conclusioni
In conclusione il consiglio spassionato che possiamo darvi è di non cercare di salvare tutti e di pensare principalmente a potenziarvi così da non rischiare di perdere la partita perché rimasti senza squadra. In questo modo, dopo esservi potenziati, potete fare morire qualcuno per trovare Voldemort il più velocemente possibile e sconfiggerlo prima di raggiungere il punto di non ritorno. La presenza, poi, di soli due luoghi per settore potrebbe a lungo andare rendere il gioco abbastanza ripetitivo, ma nel complesso si tratta di un titolo che anche per la voglia di vincere il prima possibile si fa giocare bene e si fa anche amare nonostante gli evidenti difetti. Se poi siete degli amanti del mondo di Harry Potter questo gioco fa assolutamente al caso vostro anche solo per l'estetica e la statuina di Voldermort.