Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1, magiche curiosità

A dieci anni dalla prima proiezione di Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1, scopriamo i magici retroscena che hanno reso unico il film.

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a cura di Martina Mazzei

Harry Potter è una delle più grandi saghe cinematografiche di tutti i tempi. Adattati dai libri di J. K. Rowling, sono stati pubblicati ben otto film, ultimo dei quali Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2, per raccontare gli avvenimenti raccontati dall’autrice nei suoi sette libri.

L’ultimo libro, nonché film, infatti, è stato diviso in due pellicole diverse, a causa della lunghezza del copione, che superava le 500 pagine, che si sarebbero tradotte in circa cinque ore di film. Sono quindi nati i film Harry Potter e i Doni della Morte parte uno e due, il secondo dei quali ha totalizzato l’impressionante incasso al botteghino di un miliardo 341 milioni 693 mila e 157 dollari. A dieci anni dalla prima proiezione di Harry Potter e i Doni della Morte parte 1, uscito in Italia il 19 novembre 2010, andiamo, quindi, a scoprire gli interessanti retroscena che hanno reso magico questo film.

La magia della produzione

Sebbene Harry Potter e i Doni della Morte sia stato suddiviso in due parti, i film sono stati girati come un’unica grande produzione. Questo accavallarsi di scene ha portato il cast a essere molto confuso. L’attrice Helena Bonham Carter, durante un’intervista, ha, infatti, affermato che, durante le riprese, non riusciva a ricordare in quale dei due film fosse una delle sue scene preferite di Bellatrix Lestrange.

Il settimo film di Harry Potter è anche il primo che vede l’autrice J. K. Rowling nei panni di produttrice. La scrittrice ha, in seguito, continuato a ricoprire questo ruolo per la saga di Animali Fantastici e dove trovarli, per il quale si è anche occupata in prima persona della sceneggiatura. Il regista, originariamente, sarebbe dovuto essere M. Night Shyamalan, che si era dichiarato ansioso di poter partecipare alla produzione. J. K. Rowling, invece, scelse David Yates, che in seguito divenne il regista più longevo del mondo magico, avendo diretto tutti i film da Harry Potter e L’ordine della Fenice in poi, che rese Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1, il terzo film con il più alto incasso del 2010. Il film, inoltre, sarebbe dovuto approdare nei cinema in 3D, scelta su cui poi la produzione fece marcia indietro poiché rendere il film in 3D avrebbe richiesto troppo tempo di post produzione.

Il film, concentrato sul viaggio di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger alla ricerca degli Horcrux di Lord Voldemort, artefatti che contengono un pezzo dell’anima del mago che li ha creati, è stato definito dal regista David Yates un vero e proprio Road Movie. La definizione appare calzante dato che, oltre a svolgersi on the road, Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 è anche un cammino attraverso l’anima dei personaggi. Harry, Ron e Hermione, infatti, usciranno da questa avventura profondamente cambiati, superando innumerevoli difficoltà e riuscendo, sostenendosi l’un l’altra, a giungere alla meta.

Harry Potter e i Doni della Morte tra scene tagliate e riprese da record

Uno degli aspetti più sorprendenti di Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 è sicuramente la difficoltà di ripresa. Alcune scene, come ad esempio quella della battaglia dei Sette Potter, hanno richiesto numerosissimi ciack. Nelle prime scene del film, vediamo l’Ordine della Fenice recarsi da Harry Potter al numero 4 di Privet Drive, per scortarlo e metterlo al sicuro dai Mangiamorte che stavano per attaccare la cittadina di Little Whinging. Per poter confondere i Mangiamorte i membri dell’Ordine della Fenice assumono la pozione Polisucco, trasformandosi in Harry Potter.

Per poter rendere la scena al meglio e far si che in scena ci fossero sette Harry, Daniel Radcliffe ha dovuto recitare nei panni di ognuno dei propri sosia. Questo processo ha richiesto più di settanta riprese prima di poter proseguire con il montaggio della scena. Quello che, però, i fan non hanno avuto occasione di vedere sullo schermo è una delle scene più commoventi del libro, e del film, ovvero il pentimento di Dudley Dursley, che prima della partenza di Harry Potter verso la battaglia finale a Hogwarts, si scusa con il cugino per le angherie al quale lo ha sottoposto negli anni. La scena è stata, tuttavia, inserita dei contenuti speciali del DVD di Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1.

Una delle scene del film che, invece, ha subito più tagli è stata quella del matrimonio tra Bill Weasley e Fleur Delacour, campionessa del Torneo Tremaghi dell’Accademia di Magia Beauxbâtons in Harry Potter e il Calice di Fuoco. I Potterhead (come si chiamano tra loro i fan di Harry Potter) che hanno letto i libri sapranno che, al ricevimento, i due sposini hanno invitato tutti i campioni del torneo Tremaghi (per lo meno quelli ancora vivi). Nel film, quindi, sarebbe dovuto comparire anche Viktor Krum. L’attore Stanislav Ianevski, infatti, ha partecipato alle riprese, per poi vedere la propria scena tagliata nel montaggio finale.

Il matrimonio di Bill Weasley e Fleur Delacour, nel libro di Harry Potter e i Doni della Morte, è anche scenario della rivelazione della gravidanza di Tonks, moglie di Remus Lupin. È proprio durante il ricevimento che Ninfadora Tonks rivela a Molly Weasley, matriarca della famosa famiglia dai capelli rossi, di essere rimasta incinta del figlio Teddy. Sebbene questa scena sia stata tagliata, gli osservatori più attenti si saranno accorti che, durante la scena dei festeggiamenti, Tonks indossa un abito prémaman.

Oggetti di scena, Cast e altri incantesimi

Per rendere un film come Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 davvero magico sono necessari moltissimi piccoli accorgimenti. I primi ad assicurarsi che tutto sia reso al meglio sono gli addetti agli oggetti di scena e i truccatori.

Per rendersi conto dell’impegno di questi reparti di produzione basta pensare al fatto che la caratteristica cicatrice di Harry Potter, iconica sia nei film sia nei libri, è stata applicata dai truccatori circa 5800 volte. Anche gli iconici occhiali del maghetto sono stati sostituiti spesso. Sembra, infatti, che Daniel Radcliffe abbia indossato oltre 160 paia di occhiali soltanto sul set di Harry Potter e i Doni della Morte. Altro oggetto di scena che è stato spesso sostituito sono state le bacchette dei maghi. Le fonti riportano che, durante le riprese dell’ultimo film, ne siano state create circa cinquecento. La bacchetta più sostituita del film? Quella di Daniel Radcliffe che, tra scene di combattimento e comportamenti poco responsabili (la troupe ha, infatti, raccontato che l’attore giocava spesso con la propria bacchetta utilizzandola come se fosse una bacchetta da batteria) ha rotto ben ottanta bacchette durante le riprese dei film finali.

A rendere speciale una produzione, oltre agli oggetti di scena, sono i membri del cast. Evanna Lynch, attrice che interpreta Luna Lovegood, è uno splendido esempio di dedizione al lavoro. L’attrice, infatti, non solo ha scelto per tutta la saga i vestiti e gli accessori da indossare nei panni di Luna, ma ha anche coreografato personalmente il ballo che Luna e il padre Xenophilius hanno fatto durante il matrimonio di Bill Weasley e Fleur Delacour. Evanna Lynch ha dichiarato di aver creato quei movimenti dopo aver riletto il capitolo del libro in cui si dice che i movimenti di Luna ricordavano a Harry qualcuno che cercasse di levarsi da attorno alla testa dei Gorgosprizzi. Per i babbani che ci stanno leggendo (persone non dotate di poteri magici) i Gorgosprizzi sono delle creature magiche che, simili a degli insetti, si insinuano nelle orecchie delle persone confondendole.

Non sempre, però, le riprese vanno lisce come dovrebbero. Durante i lavori per Harry Potter e i Doni della Morte, infatti, è avvenuto un tragico incidente. Il 29 gennaio 2009 durante la ripresa di un’acrobazia aerea particolarmente complicata, la controfigura di Daniel Radcliffe, David Holmes, di appena venticinque anni, si ritrovò sbattuto contro un muro dopo essere stato trascinato violentemente da un cavo, rottosi a causa dell’esplosione, della propria imbragatura. Il giovane stuntman ha, quindi, perso la mobilità del corpo dal collo in giù. Il cast si è riunito attorno a David Holmes e Tom Felton e Daniel Radcliffe gli hanno spesso fatto visita durante la degenza in ospedale e durante la riabilitazione. La cosa veramente straordinaria di questa vicenda è stata lo spirito del giovane stuntman che ha affermato:

C'era sicuramente un senso di tragedia in me, ma anche un senso di pura determinazione per batterlo e migliorare la mia condizione.
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