Harrow County, un horror imperdibile: la recensione dei volumi 1-6
Un horror brillante da non perdere, Harrow County di Cullen Bunn e Tyler Crook: la nostra recensione dei volumi da 1 a 6 editi in Italia da ReNoir Comics.
Advertisement
a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
Orrore e magia si mescolano nel capolavoro horror di Cullen Bunn e Tyler Crook: la nostra recensione di Harrow County, nei volumi 1-6.
Chi dice “profondo sud” dice anche “magia e folklore”: un binomio inscindibile che trova un’eccellente collocazione tra le pagine di Harrow County, serie a fumetti di Cullen Bunn e Tyler Crook. È nelle foreste paludose di questa contea che si annidano infatti creature terrificanti, spiriti misteriosi, poteri oscuri, tenuti a bada solo dalla magia che da lungo tempo viene praticata da streghe come la protagonista, Emmy. Edito in patria da Dark Horse Comics e giunto a noi con ReNoir Comics, di Harrow County sta per arrivare il settimo volume, ma nell'attesa di proseguire la lettura delle “terrificanti avventure di Emmy”, scopriamo qui insieme i volumi da 1 a 6.
Harrow County, finora
Nella ridente Harrow County, piccola cittadina nel sud degli Stati Uniti, il grano è dorato, le mucche pascolano felici e le streghe mangiano bambini. Hester Beck, la strega della Contea, viene impiccata perciò a una quercia quando gli abitanti del posto scoprono le malefatte della donna, che per tanto tempo aveva fatto credere loro di essere solo una brava guaritrice e un’amica.
Diciotto anni dopo, senza sapere alcunché di tali eventi, Emmy inizia a manifestare strani sintomi: comunica con gli spiriti senza difficoltà, può guarire sé stessa e gli altri, riesce a piegare la volontà altrui. Se diventare amica di un bambino scuoiato e della sua pelle parlante non era già un chiaro segnale, il tentativo di assassinio ai suoi danni da parte degli abitanti e del suo stesso padre, chiarisce a Emmy quanto sta avvenendo. Suo malgrado, lei è Hester Beck rinata, partorita da quello stesso albero che le aveva dato la morte.
La diffidenza nei suoi confronti è tanta e la paura ancor di più, ma Emmy sa di non essere malvagia e sente di voler usare i suoi poteri per aiutare tanto la popolazione umana di Harrow County, quanto quella sovrannaturale che abita le foreste e le paludi della Contea. Tra gemelle cattive, serpenti che tentano di infestare il villaggio con la loro malvagità, famiglie di maghi e streghe che tentano di distruggere la Contea e persino la migliore amica di Emmy, Bernice, tesa a scacciarla via da Harrow: la giovane strega dovrà fare i conti con il nuovo universo magico che le si è spalancato dinanzi scoprendo i suoi poteri. Mentre cercherà di aiutare gli abitanti e salvare Harrow da poteri antichi. A dispetto delle dicerie sul suo conto e del timore che suscitano.
L’apoteosi del grottesco
Quando negli anni ’20 dello scorso secolo negli Stati Uniti la rivista Weird Tales faceva sfoggio delle sue bizzarre copertine e delle sue storie grottesche, si potrebbe dire che aveva ufficialmente vita sulla carta stampata al gusto per l’orrido e il macabro che negli anni sarebbe diventato il substrato di tanto materiale della pop culture. Una vena aurifera divenuta un vero filone a cui attingere ancora oggi con risultati più o meno riusciti.
L’Harrow County di Cullen Bunn e Tyler Crook fa sicuramente parte di quell'insieme che comprende le opere riuscite: questa serie a fumetti potrebbe avere infatti viaggiato su una macchina del tempo da tale periodo fino a oggi, perché è davvero una weird tale coi fiocchi, in grado di ricreare le atmosfere horror delle origini con illustrazioni dal sapore retrò e una trama sempre a cavallo tra grottesco e spaventosa innocenza.
Un salto nel passato che nel panorama fumettistico attuale è una vera boccata d’aria fresca, Harrow County non teme di creare un proprio universo folkloristico attingendo al contempo a materiali collaudati (la strega il cui potere infetta ancora il suolo su cui è morta, la giovane protagonista amica di creature spaventose, la gemella cattiva tesa a eliminare la sorella e a prenderne il posto).
Non teme nemmeno di presentare elementi talmente fuori dall'ordinario da non trovare riscontri analoghi in altre opere dello stesso genere: un albero “gravido” che partorisce una strega o un ragazzino che va in giro senza pelle, mentre questa può comunicare ciò che il corpo vede e sente, sono probabilmente due degli esempi più eclatanti. Una serie a fumetti sui generis, capace di osare e di prendersi il proprio spazio all'interno di un’intera categoria, sapenso al contempo come maneggiare la materia più attuale traendone il meglio.
Non si farà certo un torto nel dire, ad esempio, che leggere Harrow County significa trovarvi all'interno una probabile ispirazione alle atmosfere oscure e ricche di strane mostruosità cui ci ha abituati Guillermo Del Toro. Ma anche il cupo pessimismo che avvolge la vita dell’eroina protagonista, sempre tesa a testa bassa contro il male nonostante sulla carta sia una strega malvagia: fattore che non può non richiamare alla mente l’Hellboy di Mike Mignola, con il suo lottare costantemente a difesa degli umani a dispetto della sua natura infernale, mentre il resto del mondo gli punta il dito contro. Non è un caso, forse, che lo stesso Mignola abbia definito Harrow County
qualcosa di raro, meravigliosamente affascinante e genuinamente inquietante.
Cullen Bunn e Tyler Crook hanno creato difatti un’opera a fumetti di cui difficilmente si potrà trovare un analogo: pescare dalla tradizione non si traduce necessariamente nel proporre qualcosa di già visto e nel caso di Harrow County si può dire senza dubbio di essere di fronte a un diverso tipo di grottesco. Originale, spaventoso quanto basta da poter essere letto senza distogliere lo sguardo per l’orrore, non privo di quella semplicità e di quel candore dati dalla giovane età della protagonista che trasferiscono all'intera storia un’atmosfera sempre a metà tra il terrificante e il brillantemente ingenuo.
Della costruzione di un mondo
Ci sono tanti ottimi motivi per rimanere affascinati da Harrow County. Pubblicata negli Stati Uniti a partire dal 2015 e fino al 2018, possiamo leggere questa serie a fumetti adesso in Italia grazie alla pubblicazione da parte di ReNoir Comics, che sta per giungere adesso al settimo volume brossurato. Nonostante l’edizione italiana non sia quindi ancora effettivamente conclusa, si può dire fin da ora che la costruzione di Harrow County gioca sicuramente a favore della serie a fumetti firmata da Cullen Bunn e Tyler Crook.
La costruzione di un microcosmo che si fa sempre più approfondita via via che la trama si snoda nei diversi volumi, presentandoci un mondo con una propria popolazione fatta sia da umani che da spiriti ed entità d’incubo; proprie leggi, che siano scritte o tacite e accettate all’unanimità; fenomeni che lo governano in profondità, in questo caso la magia artefice persino della vita e della morte su Harrow County.
Gli autori non si sono limitati quindi a narrare una storia di magia e foklore, ideando invece una tessitura folkloristica propria ispirata alla location in cui la serie è ambientata, fatta di bambini senza pelle, serpenti demoniaci, un enorme mostro irsuto chiamato Old Buck e fantasmi scheletrici che vengono fuori dalle tombe avvolti tra le fiamme. Erigere una struttura simile non deve essere semplice.
Tuttavia Bunn riesce a realizzare la sua sceneggiatura andando per gradi, ampliando quindi la nostra conoscenza di questa strana Contea in cui una (mica tanto) giovane strega potrebbe annientare tutti ma sceglie di creare legami basati sulla convivenza pacifica, e perdersi in un campo di grano o addentrarsi troppo tra le frondose paludi significa rischiare di non tornare mai più a casa. A poco a poco, scopriamo quindi in maniera sempre più profonda i segreti su cui si fonda questo microcosmo, restiamo intrappolati nel loro intrico e perdersi in queste terre rurali popolate da spiriti diventa sempre più avvincente.
La sceneggiatura inciampa e accenna a zoppicare nel terzo volume, Harrow County - Il Dottore dei Serpenti, nel momento in cui le vicende di Emmy vengono messe temporaneamente da parte in favore di quelle dell’amica Bernice, salvo poi essere riprese in calcio d’angolo sul finire del volume. È un escamotage utile ad approfondire il discorso sulla figura di Bernice, personaggio che avrà da questo momento una caratterizzazione ben costruita e capace di prendere una piega piacevolmente inattesa. Tuttavia stacca in maniera netta e francamente anche un po’ confusionaria, presentandoci diversi nuovi personaggi all’apparenza slegati tra loro e fornendo a Emmy uno spazio tanto ristretto da sembrare quasi una figura secondaria e riempitiva.
Testi e disegni, un insieme armonico
Stesso discorso per le illustrazioni. Tyler Crook è il disegnatore principale di questa serie horror, tuttavia nei 6 volumi finora pubblicati in Italia non è raro trovare diversi capitoli disegnati da artisti differenti tra le pagine dei volumi 3 e 5. E se il talento di Carla Speed McNeil, Hannah Christenson e Jenn Manley Lee è innegabile, ci troviamo qui di fronte a uno di quei casi in cui affidare la realizzazione delle illustrazioni ad artisti diversi crea un distacco (persino affettivo) inequivocabile.
Sin dal primo momento prendiamo infatti tra le mani Harrow County facendo la conoscenza di Tyler Crook (autore, tra le altre cose, dei disegni di B.P.R.D. Inferno sulla Terra): l’artista imprime un design unico a questa serie a fumetti, con disegni morbidi e pieni, uno stile che sa di vintage e porta sulle tavole le atmosfere degli anni in cui si svolgono i fatti, acquerelli brillanti e armoniosi che contrastano con i soggetti raffigurati creando un maggiore senso di inquietudine. Crook dà forma al grottesco, rappresenta il sangue, il bambino senza pelle, il sorriso agghiacciante di Hester Beck e tante altre mostruosità con forme che, se all’inizio sembrano collidere, risultano al contrario sempre perfette nel provocare l’irrequietezza desiderata. È chiaro così che trovarsi di fronte a illustratori differenti interrompe in qualche modo il legame che si crea tra il lettore e la storia che si sta leggendo.
In Harrow County, i testi di Cullen Bunn e i disegni di Tyler Crook sembrano essere insomma un unico inscindibile, un insieme armonioso che crea orrore e inquietudine: un unione fatta quindi solo in apparenza del contrasto dato dalle forme e dai colori di Crook, ma che rappresenta invece uno sposalizio unico nel suo genere. Ciascuno dei volumi pubblicati raccoglie inoltre, al termine di ogni serie di racconti, gli sketch e le tavole preparatorie di Tyler Crook, piccola perla aggiuntiva per gli appassionati di illustrazione e non che fornisce un'ulteriore idea del talento di quest'artista. Per i successivi volumi auspichiamo, insomma, una maggiore presenza di Tyler Crook tra le tavole di Harrow County.
Voto Recensione di Harrow County
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- Un horror in cui il grottesco raggiunge la sua apoteosi;
-
- Potrebbe essere una vera weird tale dei vecchi tempi;
-
- Una costruzione per gradi che amplia l'universo di Harrow County in maniera sapiente;
-
- Magia e folklore unici nel loro genere;
-
- Illustrazioni che nel loro contrasto suscitano una maggiore inquietudine;
-
- Testi e disegni si uniscono armoniosamente
Contro
-
- La scelta di aggiungere illustratori diversi da Tyler Crook non sempre è azzeccata;
-
- Alcune scelte di sceneggiatura potrebbero risultare confusionarie e creare distacco
Commento
Un must have per gli amanti dell'horror. Una vera calamita anche per chi di questo genere non ne mastica contenuti e linguaggi. Difficile non rimanere avvinghiati nell'intrico magico di Harrow County, serie a fumetti di Cullen Bunn e Tyler Crook brillante, inquietante al punto giusto, grottesco in maniera affascinante. Una weird tale a regola d'arte dal sapore vintage, che riesce a catturare il meglio della tradizione horror e dei nuovi maestri, dando forma a un'opera originale con un folklore proprio. In Harrow County la parola scritta e il segno grafico si uniscono in un unico armonico, grazie ai testi di Cullen Bunn e alle illustrazioni acquerellate solo in apparenza contrastanti di Tyler Crook. La pubblicazione dei prossimi volumi sarà sempre troppo lontana.