Scopriamo il mondo del collezionismo di action figure, statue, busti e modelli dedicati a Gundam. Una Action Figure nasce fondamentalmente come giocattolo, infatti fu la Hasbro a coniare per prima questo termine nel 1964 per la linea di giocattoli GI Joe, cercando un termine diverso da Doll (bambola).
Il mercato degli anime è sempre stato legato al fattore commerciale, servivano come vetrina per vendere i giocattoli ai bambini, Gundam non ne è rimasto escluso, uno dei esempi più lampanti è il G Fighter, fortemente voluto nella serie televisiva dalla ditta Clover. Oggi le Action Figures hanno subito un’enorme trasformazione nel mercato, nel corso degli ultimi decenni si è venuta a creare un’enorme spaccatura tra figures dedicate al mondo del collezionismo e mondo del “giocattolo”, non a caso durante la fine del 2018 Bandai stessa si è riformata basandosi su questa distinzione, cambiando il suo logo in blue per il mercato del collezionismo e lasciandolo in rosso per il settore “gioco”.
Cosa differenzia una Action Figure da un Gunpla? Rispetto a un model kit, queste sono pre-assemblate e pre-colorate, ma non mancano di ottimi dettagli e numerosi accessori. Fondamentalmente, anche se a qualcuno potrebbe sembrare strano, la vera differenza tra Gunpla e Action Figures è lo scopo, infatti i Gunpla sono una forma di hobby, di modellismo, mentre le figures sono puro collezionismo, in entrambe le forme si trova di base un amore per la serie di Gundam e da ricordare che l’una non esclude l’altra.
MSiA
La linea Mobile Suit in Action nacque nel 1999 e almeno inizialmente è quella che più di tutte si avvicina all’idea di giocattolo. I Mobile Suit sono presentati in scala simile alla 1/144 e non hanno parti smontabili o troppo delicate, il che li rende perfetti per giocare.
Durante gli anni la linea MSiA ha subito varie “evoluzioni” e sperimentazioni interne, dando origine a dalle sottolinea parallele che spesso e volentieri contengono solo pochi modelli. A dicembre 2001 uscirono sotto il marchio MSiA DX i Gundam GP02 e GP01FP della serie di OAV 0083, mentre ad aprile 2002 escono l’RX-93 e il Sazabi del film Il Contrattacco di Char. Tra il 2003 e il 2004 nacque l’Advanced MSiA, linea dedicata esclusivamente ai modelli di Seed, nella stessa scia nel 2004 prese forma la Extended MSiA, dedicata ai modelli UC. Negli anni questa linea si è andata a staccare sempre di più dal concetto di giocattolo, per andare a ritagliarsi sempre di più uno spazio nel cuore dei collezionisti, cercando di seguire le esigenze del fandom di Gundam, presentando sempre più modelli pieni di dettagli, possibilità di battle damage e sfumature particolari di colore.
FIX Figuration
La Gundam Fix Figuration (GFF) può essere considerata come un binario parallelo alla linea Gundam MSiA (Mobile Suit in Action), ma decisamente più dettagliata e dal design ricercato.
Nasce nel 2001 ed è composta da modelli in scala simil 1/144 basati sul mechanical design di Hajime Katoki e sul suo 'Gundam Fix' illustration artbook. Questa serie eredita dalla MSiA alcune caratteristiche come le parti intercambiabili e l'uso del PVC e della plastica ABS come materiali. Dopo i primi modelli è stata inserita una caratteristica unica dei FIX: nella stessa scatola si trovano i pezzi per avere il modello base e una variante basata su di esso, ecco alcuni esempi delle varie accoppiate F90 / F91, RX-78 / RGM79, MS05B / MS06C e così via.
Questa serie, comunque, offre un livello di dettaglio nettamente superiore tipico della "visione" di Katoki, a questo proposito l'autore nel 'Gundam Fix' illustration artbook dichiara: "La gente si ferma a pensare, come faccio io, a come sarebbe se robot come Gundam fossero davvero presenti nelle strade delle nostre città? Siete sicuri di non limitarvi restando legati alle immagini che ci offrono le serie animate? Una delle ragioni per cui mi sono innamorato di Gundam era che mi eccitava immaginare come sarebbe stato se quelle macchine fossero esistite davvero, e mi dispiace il fatto che altri fan si possano perdere questo."
Nel 2003 nasce la linea Zeonography, una costola dei Fix Figuration dedicata esclusivamente ai MS di Zeon. Il primo modello uscito è stato uno Zaku (come era lecito aspettarsi), ma nessuno si sarebbe immaginato che invece del classico MS verde (o rosso di Char) uscissero quello bianco di Shin Matsuanga e quello rosso di Jhonny Ridden, due dei personaggi più famosi dell'Universal Century nonostante non siano apparsi in nessuna serie animata (appaiono nel videogame per PS2 Encounters in Space e in un manga a loro dedicato).
Col passare degli anni nascono anche la Cosmic Region dedicata ai MS di Gundam Seed e la 00 Region dedicata ai MS di Gundam 00.
Nel 2007 è stato presentato un pezzo unico dell’RX-78-2 realizzato interamente in platino dal valore (stimato) di 250.000 Dollari USA.
Nel 2008 avviene un’ulteriore evoluzione in questa linea, nascono “FIX Figuration Metal Composite”! I modelli proposti da Katoki in questa versione sono generalmente più grandi rispetto ai classici FIX (fatta eccezione per alcuni modelli più grandi), qualcuno afferma che la scala sia 1/100, ma la scala non è mai stata dichiarata ufficialmente da Bandai. Le figures di questa serie sono molto curate nel designe nella cura del dettaglio, oltre la massiccia presenza di metallo, che rendono questa linee una leccornia per i collezionisti non solo di Gundam , ma anche per gli amanti delle action figures robotiche in metallo. Fino a Febbraio 2018 si pensava che la linea Metal Composite fosse dedicata esclusivamente ai modelli della UC, visto che i pochi esemplari usciti riguardavano la timeline classica, ma a sorpresa l’ultimo modello attualmente in catalogo è il Gundam Wing Zero Custom EW, disponibile in ben tre varianti.
In occasione del quarantennale di Gundam, sono state inserite tra le nuove uscite del secondo semestre del 2019 una riedizione del Gundam Origin e la prima incarnazione dello Zaku II di Char da Origin in questa linea.
Gundam Collection
Collezionismo allo stato puro. In scala 1/400 questi piccoli MS sono venduti in scatolette “a sorpresa”, come le nostre figurine, finché non si apre il pacchetto non si sa cosa c’è all’interno.
Dettagliatissimi per la loro dimensione (4 cm!), i “Gundammini” sono stati introdotti dalla Bandai nel maggio del 2002. Da allora sono state prodotte 10 serie, 8 serie DX, dedicate ai Mobile Armor o comunque ai MS più voluminosi (tipo i FAZZ di Sentinel o il God Gundam di G Gundam, e 5 serie Neo. Dopo esser arrivata a 10 con la numerazione standard, la Bandai ricomincia da 1 aggiungendo il suffisso Neo. Molti dei pezzi delle serie NEO hanno una basetta che riproduce un tipo di terreno (deserto, roccia, acqua) o una zona asfaltata con tanto di segnaletica stradale o qualche arto movibile. I pezzi prodotti fin’ora sono centinaia, dove spesso e volentieri lo stesso MS è stato riproposto con un arma diversa (Bazooka piuttosto che Machine Gun o Beam Saber). Ma il vero collezionismo di cui accennavo sopra arriva quando si comincia a collezionare lo stesso identico MS ma con lo stemma differente, generalmente posto sulla spalla o sullo scudo! Esiste anche una serie, la Gundam Collection Complex, in cui compaiono solo i Gundam, mentre è dell’anno scorso (settembre 2007) una dedicata esclusivamente a Gundam 00.
Visto il successo ottenuto, la Bandai negli anni ha prodotto in questa scala anche qualche Mobile Armor di dimensioni “generose” (il Dendrobium della serie di OAV Gundam 0083 e l’Alpha Azieru del film Chars’ Counterattack) e addirittura la White Base (lunga 63 cm!) e il Musai!
Ultimate Operation
Prodotti dalla Fusion Work a partire dal giugno 2003, i Mobile Suit di questa linea sono in PVC, poco o nulla posabili con snodi in genere solo sull’attacco degli arti superiori e sul bacino (per ruotare il torso). Sono alti intorno ai 9 cm, il che dovrebbe corrispondere a una scala 1/220 (ma non è dichiarata). Nonostante le limitazioni di cui sopra, sono molto dettagliati e non di rado hanno dei particolari (sporcature, incrostazioni dovute alla lunga permanenza in mare, armatura rovinata da colpi di armi beam) che ne fanno dei modelli veramente interessanti, soprattutto per l’utilizzo nei diorami. Inoltre in questa linea appaiono anche alcuni MS con colorazioni veramente uniche e generalmente riproducibili solo con l’aerografo, come ad esempio la livrea mimetica subacquea.
Gundam Assault Kingdom
Il dipartimento Bandai Shokugan nel 2013 decide di rinnovare il settore delle trading figures/candy toys con una serie di minifigures dedicate a Gundam con svariati accessori e basette espositive per pose più action e combinabili tra loro; i set di solito sono composti da cinque modelli. La serie è proseguita fino al 2015, annovera anche diverse uscite “Exclusive” di modelli particolarmente grandi o con verniciatura metallizzata.
FW Gundam Converge
Verso la fine del 2015 Bandai Shokugan decide di far partire con coraggio una nuova linea di trading figures di natura mista, la linea Converge si tratta di un Fusion Work tra Super Defermod e real, particolare di questa linea infatti è avere caratteristiche sia di un SD sia dettagli e caratteristiche simili ai FW Ultimate Operation. La serie ha avuto molto successo, tanto da continuare ad uscire anche con modelli Ex, ovvero esclusivi e molto costosi. Nel marzo 2018 è stata rilasciata una White Base in scala con la linea FW Converge, nonostante sia SD è veramente molto bella e super dettagliata, valida alternativa alla vecchia versione dei Gundam Collection. Questa linea è ancora attiva nella produzione di nuovi modelli.
Gundam Universal Unit
Nel 2016 Bandai Shokugan comincia a rilasciare dei set di trading figures dedicati a Gundam con mini figures articolate alte intorno agli 8cm, ciascuna confezione contiene anche una “gomma/caramella” (tecnicamente è quindi una serie di candy toys). I set di solito sono composti da quattro modelli in due colorazioni e armamenti differenti, quindi il set completo di solito è composto da otto pezzi.
Gundam Shokugan – G Frame
Per il settore trading figures, il dipartimento Bandai Shokugan presenta nel 2018 una particolare serie di mini figure dedicate a Gundam.Di solito il set è composto da tre modelli, ciascuno disponibile in due versioni: nel SET A un frame-scheletro non articolato e la relativa armatura del mobile suit, mentre nel SET B è presente un mini busto, un frame-scheletro super articolato e le armi del relativo mobile suit (ma NON l'armatura)Ovviamente l’inghippo da parte di Bandai è quello di far comprare la coppia per poter ottenere un modello più articolato e dettagliato.
HCM Pro
La High Complete Model Progressive è una linea di action figures in scala 1/200. Il primo modello è stato (ovviamente) l’RX-78-2 nel giugno 2004, ma oggi i modelli spaziano un po’ tra tutte le serie: classica, Zeta, Char’s Counterattack, Seed Destiny e 00. Tra i pregi, hanno quello di avere le cosiddette pannellature, ovvero le incisioni dei pannelli sulla corazza. Alcune parti di quest’ultima sono poi rimovibili, in modo da far vedere alcuni meccanismi interni.
Tra i difetti va segnalata una certa “fragilità” d’insieme. Come detto prima alcune parti della corazza si possono rimuovere, così come lo sono anche gli arti (a lor volta composti da più parti). Il continuo “giocarci” porta a un indebolimento degli innesti che alla lunga si rivela fatale.
Nel 2007 la Bandai lancia la linea Super HCM Pro in scala 1/144. A oggi sono usciti solo 3 modelli (indovinate un po’? Gundam RX-78-2 e MS06 Zaku sia verde che rosso) ma sono uno spettacolo per gli occhi, Curati in ogni dettaglio (con giunture finalmente robuste), svariati pannelli incernierati e apribili e un numero spropositato di armi e accessori. Inoltre, nella scatola è presente anche uno stand, una porzione di hangar, con gru poggia armi ecc. In pratica è come disporre di un mini-diorama bello e pronto che raffigura il vostro Mobile Suit in riparazione in un hangar (o addirittura in fabbrica in catena di montaggio).
Tamashii Robot/Robot Spirits
Nell’ottobre 2008 Bandai decise di azzerare tutto il settore delle action figures snodabili dedicata al mondo robotico generale, andando a creare una linea unica dedicata alle figures in plastica preassemblate e precolorate, che avrebbe raccolto in sé tutte le serie mecha. La linea Tamashii Robot, conosciuta in occidente come “Robot Spirits”, ha come caratteristica l’uso di nuovi materiali rispetto ai precedenti Mobile Suit In Action e lo studio del modello in CAD; i materiali usati nella linea principale sono il classico PVC, ABS e POM, differenziando il materiale si crea una maggiore resistenza e allo stesso stabilità del modello a seconda della posizione e dell’utilizzo della componente in questione nella struttura generale del modello. Il primo Tamashii Robot/ Robot Spirits uscito per questa linea è stato il Gundam 00, dalla serie omonima in onda in quel periodo in Giappone; dal 2008 la linea sta uscendo ininterrottamente e abbracciando numerose serie di Gundam e non solo. Il design dei modelli pian piano si sta adeguando alle necessità e ai gusti del pubblico, ma non solo, si sta imponendo per la sempre maggiore snodabilità dei modelli e la ricerca di un giusto equilibrio tra design “animato” ed elementi “real”.
La linea Tamashii Robot / Robot Spirits non ha una scala ufficiale, ma cerca di mantenere una proporzione adeguata tra modeli della stessa serie, per farli interagire con maggior coerenza possibile.
Una variante delle Tamashii Robot / Robot Spirits è la cosiddetta ver. A.N.I.M.E., che sta a indicare l’acronimo “Action New Imagination Memory Emotion of 1st generation”, sottolinea nata nella prima metà del 2016 e che ha come obiettivo il riprodurre il più fedelmente possibile e con una grande interpretazione tecnica le emozioni dei modelli della serie animata, non solo grazie a un design particolarmente fedele e curato verso la parte animata, ma anche grazie a effetti ed elementi dioramici (presenti nella confezione o venduti separatamente) che rendono possibile la trasposizione di scene epiche delle serie animate da cui sono tratte.
Unite alla Tamashii Robot / Robot Spirits si sono sviluppate le linee “Ka Signature” e dei “Metal Robot”, in perfetta scala con la linea principale.
La sigla “Ka signature” sta a indicare un modello disegnato e curato nel design da Hajime Katoki, noto mecha design che ha lavorato su diverse serie di Gundam e a livello di figures sui FIX e i Gunpla ver. Ka. Questa particolare linea è spesso composta da uscite “speciali” (ovvero esclusive per il circuito commerciale “Tamashii Web”), nasce nel primo semestre del 2012 proponendo modelli appartenenti alla UC. Caratteristica propria di questa linea è la cura maniacale di Katoki nella differenziazione dei materiali e nell’attenzione quasi maniacale del design legato alla meccanica del modello, compresa la segnaletica.
L’altra sotto-linea è la “Metal Robot”, che fonde la tecnologia dei Tamashii Robot / Robot Spirits con quella dei “Chogokin”, utilizzando quindi PVC, ABS, POM e metallo. La linea nasce nel 2015, con l’uscita dell’Hi Nu Gundam, ma la vera svolta avviene nel 2018, con l’uscita di più modelli dedicati a serie differenti di Gundam e dal design sempre più ricercato e differente, un giusto connubio tra metallo e plastiche, tra versione animata e versione real. In diverse occasioni la linea Metal Robot e la linea “Ka Signature” si sono andate a incrociare per modelli più importanti e di maggiore valore collezionistico, soprattutto riguardo la serie di Gundam Sentinel e i modelli principali di alcune timeline alternative.
Metal Build
Bandai nel 2011 decide di proporre dei modelli con struttura interna in zama e dalle dimensioni simili alla scala 1/100, nasce la linea “Metal Build”, binario parallelo ai Metal Composite dedicato ai modelli da collezione di fascia alta per il mondo di Gundam e non solo. Caratteristica principale di questa linea è il design particolarmente accattivante e ben curato, in parte lontano da quello visto nella serie animata, ma con una grande mania e attenzione per i particolari di maccanica e di design, anche se bisogna ammettere che le serie inizialmente coinvolte in questo progetto si prestavano bene per queste reinterpretazioni, ovvero i modelli tratti da Gundam Seed, Gundam Seed Destiny e Gundam 00, su cui si rimettono a lavoro Kunio Okawara, Satoshi Shigeta ed Kanetake Ebikawa. Anche se la linea Metal Build aveva cominciato sin da subito a inglobare nel catalogo anche modelli non Gundam, i Metal Build presentati fino al 2017 provenivano da timeline alternative, a marzo 2017 invece Bandai presentò a sorpresa il Gundam F91 in questa linea e non in Metal Composite, aprendo la strada all’uscita nel 2019 del Gundam Crossbone X 1.
Formania EX
I Formania EX sono dei busti in metallo e plastica che nascono dalle ceneri della linea Formania del 2010. Nel 2017 Bandai decide di riprendere in mano la linea, ristampando i due già usciti Nu Gundam e Sazabi a cui aggiunge parti in metallo e faretti led. I busti hanno un’altezza media intorno ai 17 cm, hanno numerosi pannelli apribili e parti dell’armatura scomponibili. Il terzo modello della serie, uscito nel 2018, è il GP01 e presenta un sistema di led integrato che mette in maggiore risalto l’aspetto tecnico del modello disegnato originariamente da Shoji Kawamori. Pare che la dicitura “EX” aggiunta al nome vada a indicare il termine inglese “Exclamation”, Bandai cerca di far esclamare il pubblico per la meraviglia del modello, anche se probabilmente il risultato sulle esclamazioni è su un fronte differente, visto che siamo su una fascia di prezzo intorno alle 21000 e le 32000 yen.
Gundam Universe
Nella seconda metà del 2019 parte, in occasione del quarantennale della serie classica, la produzione di una nuova linea di action figures denominata “Gundam Universe”. Le action figures saranno più alte rispetto alle classiche Tamashii Nation, avranno infatti un’altezza intorno ai 6 pollici, ovvero intorno ai 15cm, un design riproporzionato e con vari dettagli dedicati alla pannellatura e alla posabilità, ma scarni dal punto di vista degli accessori. Questi Gundam Universe usciranno in “ondate” di tre modelli a set, sistema di vendita più vicino mercato occidentale e meno appartenente al mercato nipponico, il prezzo è intorno ai 3000 yen a modello.
Bandai Kikan Taizen
Bandai nel 2017 comincia a dedicarsi a una serie totalmente dedicata alle navi da guerra tratte da serie mecha, cavalcando l’entusiasmo nato dalla nuova serie di Yamato 2199 e Yamato 2202, da cui sono tratti i primi modelli di questa linea. Durante il Tamashii Nation nel novembre 2018 ha stupito la presentazione di una White Base in scala 1/1700, circa 16cm di lunghezza, composta da PVC e ABS e con sistema Led integrato. La notizia è stata accolta dal pubblico cn grande entusiasmo, tanto che Bandai non si è lasciata sfuggire l’occasione di aprire da lì a poco i preordini per questo modello in uscita a marzo del 2019. Allo stato attuale non è ancora dato sapere se sia la prima di molte o l’eccezione in occasione del quarantennale della serie classica.
Megahouse Cosmo Fleet Special
Nel 2014 la Megahouse decise di far ripartire il suo vecchio cavallo di battaglia di minifigures dedicato al mondo delle corazzate delle serie mecha, ma questa volta non più come serie di trading figures, ma come prodotti singoli e decisamente più grandi e più dettagliati, ecco perché l’aggiunta dello “Special”, in quanto i modelli viaggiano sui 17 cm di lunghezza, contro i 5/6 cm della vecchia serei di trading figures uscita negli anni precedenti. La linea ovviamente annovera al suo interno non solo Gundam ma anche altre serie molto amate in Giappone come Yamato, Harlock, Macross e altro (da segnalare che per la vecchia serie Cosmo Fleet erano comprese anche navi delle serie di SRW). Fino al 2019 i titoli di Gundam coinvolti nella linea sono quasi esclusivamente legati alla UC, fatta eccezione per la Ptolemaios di Gundam 00 del 2018, la Isaribi da Gundam Iron Blood Orphan (G Tekketsu) del 2015 e la Megafauna da G no Reconquista dello stesso anno.
Megahouse RAH/ RAH DX /G.A. NEO
Questa linea di figures statiche di Megahouse fa il suo debutto nel 2003, non si tratta di una linea totalmente dedicata a Gundam, è un contenitore per una tipologia di Figures sotto la quale si producono soggetti di varie serie. Gundam viene coinvolto sin dall’inizio della nascita della serie nel 2003 con soggetti maschili e femminili di Gundam Seed, per poi pian piano sfornare varie eroine di Gundam provenienti da timeline differenti, mentre sono pochi e secondari i soggetti maschili prodotti.
Tra il 2017 e il 2019 Megahouse ha deciso di ristampare alcuni modelli ormai difficilmente reperibili, in scala 1/8, per affiancarli e abbinarli alle nuove iniziative della linea GGG.
Megahouse GGG (Gundam Guys Generation / Gundam Girls Generation)
Serie di figures statiche che nasce nel 2015, inizialmente dedicata alle sole rappresentazioni delle eroine di Gundam Build Fighters, la prima a essere rilasciata fu Aila Jyrkiainen, dal 2017 vennero inseriti personaggi maschili con la prima versione di Char Aznable. Si tratta di figures statiche già assemblate e colorate, all'interno della confezione di solito si trovano alcuni accessori per una posa leggermente differente (di solito c’è una testa di ricambio con un volto differente e un braccio con/senza un’arma o un accessorio proprio del personaggio), di grande fascino visivo e curate nei minimi particolari, come la serie G.E.M. e P.O.P. sempre edite da Megahouse. La prima sfornata di soggetti è in scala 1/10, da Char Aznable in poi si porta la scala a 1/8, divenendo compatibile con la vecchia serie di figures statiche di Megahouse denominata RAH DX, di cui sta pian piano prendendo il posto per quanto riguarda i prodotti dedicati a Gundam.
Considerazioni finali
Questa è una carrellata, lunga ma tutt’altro che esaustiva, sul mondo dei modellini di Gundam. In quaranta anni ne sono state prodotte talmente tante tipologie che è impossibile elencarle tutte. Anche perché internet è un’invenzione recente e più si va indietro nell’era pre-digitale e più diventa difficile recuperare informazioni (soprattutto in lingua occidentale). Va detto poi che non sempre le ciambelle riescono col buco, questo significa che è anche capitato che serie lanciate sul mercato non hanno avuto successo e sono cadute nel dimenticatoio (come ad esempio è successo con la Robust Silhouette Collection in scala 1/300).
La svolta per il mercato delle action figures è sicuramente segnato dalla nascita nel 2008 del dipartimento Bandai Tamashii Nations e la creazione di un’unica linea dedicata alle action figures di Gundam, ovvero la Tamashii Robot o Robot Spirits. A quel punto la Bandai ha pensato bene di puntare molto su linee collegate con altri settori produttivi per cercare di mantenere un buon compromesso design – qualità – prezzo, ma anche interazione tra esse, infatti le Ka signature, Metal Robot e Tamashii Robot sono nella stessa scala e invogliano maggiormente il collezionista medio a comprare il prodotto, senza però stravolgere “l’armonia” della propria collezione, infatti si può ottenere una bella esposizione, magari con i modelli principali in metallo o nello stile Katoki e al loro fianco, nella stessa scala, altri modelli della loro serie anime, manga o novel di origine.
Questa guida non può comprendere tutto ciò che è uscito su Gundam in figures, alcuni modelli usciti sono leggende sussurrate solo in "angoletti sudici" del web, ma ora sapete un po’ più come muovervi nello sconfinato universo collezionistico di Gundam.
Lo sapete che esiste un club italiano completamente dedicato al mondo di Gundam? Si chiama GIC - Gundam Italian Club e raccoglie appassionati da tutto il paese.