La prima trilogia di Peter Jackson ha ormai una decina d'anni ma le versioni in alta definizione, con un bel televisore e un buon impianto audio, sono ancora del tutto spettacolari. L'adattamento cinematografico del libro sollevò e solleva qualche discussione, ma ne vale senz'altro la pena.
È invece nelle sale proprio in questi giorni il terzo film de "Lo Hobbit", che i distributori italiani hanno colpevolmente intitolato "La battaglia delle cinque armate", mentre la traduzione del libro che conosciamo riporta "dei cinque eserciti". A ben guardare questo adattamento ha anche altri difetti, evidenti però più a chi ha amato il libro. Se si guarda al film come prodotto a sé stante non è affatto male, sebbene con qualche chiaroscuro.