Gossip Girl 2, recensione: una guerra persa all'ultimo minuto

A partire dal 2 dicembre arriva Gossip Girl 2 su Sky e NOW. Il revival dello storico teen drama prometteva bene, ma delude le aspettative.

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a cura di Livia Soreca

Un nuovo semestre sta per cominciare per gli studenti della Constance Billard di Manhattan... E per la misteriosa "ragazza del gossip" pronta a sconvolgere le loro vite. Il tanto chiacchierato revival di Gossip Girl, una delle più note serie televisive targata The CW del 2007, torna su Sky Serie e in streaming su NOW con un'intrigante seconda stagione a partire dal 2 dicembre.

Distribuita da HBO Max negli stati uniti, la serie Sky Exclusive ideata e scritta da Joshua Safran vuole accattivare il proprio pubblico con 10 corposi episodi, in onda ogni venerdì sera con doppiaggio in italiano. Le promesse dei primi capitoli, tuttavia, non sembrano affatto mantenute fino alla fine.

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Gossip Girl 2: dove eravamo rimasti?

Otto anni dopo il racconto della serie primaria, alcuni insegnanti della Constance Billiard a New York decidono di far rinascere Gossip Girl con un account Instagram, per dare una dura lezione ai loro studenti: il pericolo dei social media. Prendono di mira Julien Calloway (Jordan Alexander), nota influencer della scuola conosciuta come JC, e la sua sorellastra Zoya Lott (Whitney Peak), nuova studentessa grazie ad una prestigiosa borsa di studio. Le due ragazze dal rapporto complicato non sono gli unici bersagli: tra triangoli amorosi e scandali ben più grossi, la misteriosa identità cambierà irreparabilmente i rapporti tra i personaggi, in bene o in male.

Gossip Girl 2 si collega esattamente agli ultimissimi eventi della prima stagione, pur partendo con un rinnovato inizio. Proprio come è successo per Serena e Blaire quasi dieci anni prima, e così come i nuovi insegnanti hanno cercato di fare per le due sorellastre, ora è il turno di JC e di Monet de Haan (Savannah Smith), un tempo spalla e PR di Julienne e ora sua acerrima rivale. O quantomeno, questo è ciò che i primi episodi vogliono far credere. In realtà, la rete di antagonismi si intreccia sempre di più, fino ad un punto in cui nessuno può fidarsi nemmeno della spalla più vicina. Intanto Gossip Girl incontra sempre più difficoltà: fino a quando riuscirà a passarla liscia?

Così come la prima stagione, i nuovi episodi sono fortemente legati alla società attuale, meno bigotta e giustamente più inclusiva grazie agli standard più permissivi di HBO Max. Il cast è variegato in termini di etnia e orientamento sessuale, tant'è che non mancano numerose frecciatine alla serie originale, con interpreti quasi esclusivamente bianchi, protagonisti legati ad una classe sociale abbiente, e in cui era assente una vera rappresentazione queer. Certo, non si tratta affatto di una novità assoluta nel panorama odierno, per cui è più facile del previsto accomunare una serie come Gossip Girl ad altri drammi adolescenziali. Si pensi ad Élite, serie spagnola di Netflix in cui importanti tematiche sociali sono "insaporite" da una lunga serie di intrighi.

Un terreno che già conosciamo

La scelta narrativa dell'intera serie di svelare sin da subito l'identità di Gossip Girl sta a simboleggiare una sorta di "indagine al contrario" che sicuramente toglie un po' l'effetto sorpresa; d'altra parte, a poco sarebbe servito offrire allo spettatore la stessa struttura della serie originale, quindi la trama del revival necessita di un intreccio ancor più accattivante.

A differenza della prima stagione, Gossip Girl 2 gode chiaramente di una serie di agevolazioni che riguardano la conoscenza pregressa dei personaggi. Mentre i primi episodi dovevano attirare lo spettatore cercando di farlo affezionare al cast e alle loro storie, i nuovi possiedono già un fedele pubblico che non aspetta altro se non essere sorpreso nuovamente. Allora, nonostante riesca a giocare facile, lo show ha comunque un arduo compito: quello di mantenere alta l'asticella. Proprio per questo motivo, il nuovo racconto ci mostra lati inediti dei vecchi personaggi e dunque la loro evoluzione - o devoluzione. Non solo: l'arricchimento del cast mette in moto nuove dinamiche, addirittura ripescando un voto già noto nell'universo di Gossip Girl (non vi sveleremo quale).

Le scelte stilistiche ritrovate in Gossip Girl 2

Gossip Girl 2, a livello visivo, luccica proprio come la prima stagione, all'insegna di quel mondo social "tutto glitter" ma con scarsa sostanza. Tra costumi sfarzosi e cene eleganti, gli studenti e gli insegnanti della Constance Billiard continuano la propria vita apparentemente da sogno, fatta eccezione per quella piccola controparte che vuole mostrare l'altra faccia della medaglia. Torna una sceneggiatura così fitta di dialoghi da non lasciare quasi mai posto al silenzio. Copioni pieni di riferimenti alla moda, allo spettacolo e all'arte, ma così veloci da sembrare meri paroloni con cui riempirsi la bocca, con quel tono pungente degno delle eredi di Regina George in Mean Girls.

Una particolarità puramente stilistica dell'impianto visivo di Gossip Girl 2 è la scelta di adoperare la macchina da presa puntando su due elementi: centralità e soggettività. Quasi sempre, in un dialogo tra due personaggi, avviene un'alternanza di inquadrature in cui ciascuno di loro - secondo la dinamica di "shot + reverse shot" - si ritrova in una posizione perfettamente centrale, guardando dunque nell'obiettivo che rappresenta il punto di vista dell'interlocutore (la cosiddetta ripresa soggettiva).

Tale espediente appare il più delle volte abusato e superfluo, in quanto dovrebbe avere un significato preciso e non solo una valenza estetica, ma in un'occasione particolare si rivela una trovata funzionale e geniale. In una scena in cui più persone organizzano una cena, i rispettivi interlocutori si fondono tra loro, come se a rispondere fosse sempre qualcun altro in un altro luogo, fino a creare comunque un discorso unico e valido per tutti, simpaticamente frammentato tra i diversi personaggi.

Una discesa rovinosa per Gossip Girl 2

L'ultima costante del revival di Gossip Girl è la quantità immane di avvenimenti e vicende che ne caratterizzano la trama. La prima stagione, con i suoi 12 episodi di un'ora ciascuno, ha lasciato pochi attimi di respiro. Allo stesso modo, Gossip Girl 2 si rivela sin da subito l'ennesimo frenetico susseguirsi di accadimenti, per una guerra alla Constance Billiard più forte di prima. O almeno questa è la prima impressione, smentita nell'ultima manciata di episodi.

Questa frenesia tra una avvenimento e un altro finisce con il disperdere interessanti snodi di trama proprio sul più bello. Negli ultimi capitoli, ci si sofferma inutilmente su intrecci protratti fino allo stremo, mentre alcuni spunti sono liquidati in breve tempo. Il finale di stagione avrebbe dovuto essere decisivo, invece sembra un'improvvisa toppa ad un arco narrativo che sembrava annunciare un'esplosione. E quando negli ultimi minuti si accende finalmente una nuova scintilla, è qui che viene annunciata la cancellazione di Gossip Girl, e questo rende il finale ancor più privo di qualsiasi senso.

In conclusione

Gossip Girl 2 sembra a prima vista un forte ritorno, in cui nuove rivalità e nuovi segreti sono pronti a scatenare una lotta ancora più spietata. Nel tentativo di spiccare tra gli show televisivi odierni, la serie Sky Exclusive tende per il momento a mantenere le classiche caratteristiche di un teen drama qualunque, che porti sullo schermo delle tematiche sociali con quel pizzico di intrigo utile ad attirare la curiosità dello spettatore. Mentre i primi episodi della nuova stagione coltivano un terreno fertile per intrighi ancor più sconvolgenti, la sezione finale rovina la stessa identità della serie, abbozzando un finale poco degno del tenore incontrato finora.

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