Gli easter egg all'interno delle serie TV non sono certamente una novità, soprattutto quando la sceneggiatura è stata realizzata da uno degli esponenti più importanti della cultura contemporanea. Neil Gaiman, autore della saga a fumetti di Sandman e del libro American Gods, non ha potuto fare a meno di inserire all'interno della serie Good Omens (tratta dal suo libro Buona Apocalisse a tutti!) riferimenti ad altre colonne portanti della cultura pop britannica, ma analizzando al microscopio ogni puntata possiamo subito rilevare che gran parte degli easter egg presenti, si riferiscono alla serie sci-fi Doctor Who.
Prodotta dalla BBC a partire dal 1963 e attualmente in corso, Doctor Who è una delle programmazioni più longeve mai andate in onda ed è entrata di prepotenza nella cultura britannica e diventando uno vero e proprio simbolo del Regno Unito. Quindi, non è di certo una sorpresa il fatto che Gaiman abbia voluto inserire diversi riferimenti all'interno della sceneggiatura di Good Omens, considerato il fatto che lui stesso ha sceneggiato alcuni episodi di Doctor Who. Noi siamo andati a caccia di questi easter egg e li analizzeremo qui per voi.
Quella cravatta mi è familiare...
Probabilmente i meno attenti o i casual whovian non se ne saranno accorti, anche perché questo particolare viene mostrato solo per qualche istante all'interno della seconda puntata, ma Newton Pulsifer (interpretato da Jack Whitehall) indossa una cravatta con delle texture molto particolari che ricordano un altro indumento.
Questa scelta non è casuale, infatti la disposizione dei colori sulla cravatta è un chiaro riferimento alla sciarpa indossata dal Quarto Dottore, interpretato da Tom Baker.
Torniamo a casa?
Questo riferimento è uno dei più nascosti e probabilmente il più difficile da individuare. Durante il quarto episodio, il demone Crowley di fronte all'imminente apocalisse, decide di abbandonare la Terra e trasferirsi su un altro pianeta.
Le pagine del libro di astronomia che sta consultando iniziano a disporsi a mezz'aria e alle sue spalle appare proprio una pagina dedicata a Gallifrey, il pianeta natale del Dottore. Ciò che rende il tutto più divertente è il fatto che proprio Crowley sia interpretato da David Tennant, ovvero il Decimo Dottore della serie Doctor Who.
"Exterminate!"
Allontanandoci per un attimo dai riferimenti più visivi, andiamo ad individuare una vera e propria citazione all'interno di Good Omens. In una scena, Adam Young e i suoi tre amici stanno discutendo su come potrebbero essere alcune razze aliene e Brian afferma che potrebbero spaventare gli umani dicendo "Exterminate!" ("Sterminare" nell'adattamento italiano).
Questa è un palese riferimento ai Dalek, i nemici più iconici della serie di Doctor Who. La citazione è rafforzata dal fatto che Brian la dice con il tipico tono da loro utilizzato, che i fan della serie conoscono bene.
SID RAT?
SID RAT è la targa dell'automobile guidata da Arthur Young, padre adottivo di Adam, e nel corso della serie è possibile notarla in diverse inquadrature.
E' ovviamente un riferimento al TARDIS, l'iconico veicolo con cui il Dottore si sposta attraverso il tempo e lo spazio, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad una doppia citazione: infatti i SIDRAT erano i veicoli utilizzati dai War Lords, antagonisti del serial della sesta stagione del 1969 The War Games, durante la Seconda Rigenerazione del Dottore.
Amy Pond o Amy War?
Questo riferimento è per occhi davvero attenti. Durante la sua prima apparizione, nella seconda puntata, il personaggio di War, interpretata da Mireille Enos, è vestita con abiti 'civili' per passare inosservata. Ma il suo outfit ricorda moltissimo lo stile di Amy Pond, una delle companion storiche del Dottore, interpretata da Karen Gillan. Il fatto che entrambi i personaggi abbiano i capelli rossi rafforza ulteriormente il rimando alla serie britannica.
Tutte queste strizzatine d'occhio sono una vera e propria dichiarazione d'amore da parte di Neil Gaiman alla serie; persino l'ironia utilizzata all'interno della sceneggiatura in alcuni momenti richiama molto i toni di Doctor Who, soprattutto per quanto riguarda i personaggi di Crowley e Aziraphel. E' noto a tutti che gli autori britannici, soprattutto chi si dedica al genere fantasy o alla science fiction, citano molto spesso le opere dei propri colleghi. Ma ciò che desta molta curiosità è il fatto che ogni scrittore, come ad esempio lo stesso Douglas Adams autore della saga Guida Galattica per Autostoppisti, non possa fare a meno di inserire riferimento proprio a Doctor Who, la quale negli anni si è rivelata una vera e propria istituzione nel Regno Unito e, negli ultimi dieci anni, anche in altre parti del mondo.
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