Gli Stagisti: la generazione Google contro i bacucchi

Gli Stagisti esce il 26 settembre e ci racconta la storia di due uomini che ignorano il mondo moderno, ma si troveranno loro malgrado a cercare lavoro in Google. Una commedia brillante che fa leva sulle difficoltà di alcuni e sull'elitarismo gratuito di altri.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

È appena uscito il trailer italiano de "Gli Stagisti", film nel quale Owen Wilson e Vince Vince Vaughn interpretano due venditori di orologi che, rimasti senza lavoro, dovranno reinventarsi. Finiranno in qualche modo nei famosi e avveniristici uffici di Google in California.

Il film è diretto da Shawn Levy, che si è già distinto per alcune commedie di successo quali Una Notte al Museo (i due usciti finora e il futuro terzo), o "The Rocker, il Batterista Nudo". Almeno per il pubblico che ama il genere, quindi, ci sarà da divertirsi per una pellicola che ripropone lo scontro generazionale tra i due "dinosauri" e la nuova generazione di giovani ultramoderni, sempre connessi, ipertecnologici che si trovano a competere con loro per un posto di lavoro.

"La gente nutre profonda sfiducia verso le macchine. Hai visto Terminator?", dice Wilson nel trailer. Una battuta che caratterizza il personaggio, che si troverà alienato e fuori posto insieme al suo collega, quando cercheranno di ottenere uno stage presso Google, che potrebbe anche trasformarsi in un posto di lavoro.

In qualche modo ce la fanno, e si trovano in mezzo ad altri giovani, giovanissimi aspiranti. "Voi siete stagisti? Siete così vecchi, vi credevo persone importanti" si sentono infatti dire i due intraprendenti disoccupati. Andranno avanti, faranno squadra con i loro compagni, e saranno presi in giro. Niente male la scena in cui i loro colleghi li mandano dal Prof. Xavier, un uomo in sedia a rotelle che insegna presso una vicina università.

"Gli Stagisti" non è quindi solo un film di giovani contro anziani per quanto i due protagonisti abbiano solo 43 e 45 anni. È anche un'opera che strizza l'occhio agli amanti del mondo tecnologico, ai lettori di Tom's Hardware e a quelli di Wired, ma anche a chi in generale guarda con un sorriso (e una certa aria di superiorità) le persone che non padroneggiano il Web e la tecnologia.

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