Gli Anelli del Potere Episodio 4, di cui trovate qui la nostra recensione, ci ha mostrato tutta una serie di eventi e presagi che stanno preparando molto lentamente il terreno per ciò che verrà in futuro. Alcune informazioni sono ancora un mistero, come la vera identità dell'Uomo Meteora e di Adar, ma attraverso alcune visioni è possibile già intuire alcuni eventi futuri. In questo articolo, ci occuperemo di raccogliere tutte le informazioni più importanti di Gli Anelli del Potere Episodio 4.
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ATTENZIONE L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER!Da questo punto in poi saranno presenti alcuni spoiler su Gli Anelli del Potere, per cui vi invitiamo a procedere con la lettura con cautela.
Voci misteriose, un Palantír e altre curiosità su Gli Anelli del Potere Episodio 4
- La rinnovata alleanza fra elfi e nani
- La spada spezzata di Theo e gli orchi
- I presagi del Palantír e di Isildur
La rinnovata alleanza fra elfi e nani
Dopo aver ricevuto il sostegno dei nani grazie al suo vecchio amico Durin, Elrond e Celebrimbor osservano la costruzione di una forgia, che è parte della rinnovata alleanza degli elfi con i nani. Tuttavia, Elrond intuisce che Durin e sua moglie Disa gli stanno nascondendo qualcosa; la sua ricerca della verità porta così Elrond a scoprire a Khazad-dum una miniera segreta in cui i nani hanno trovato un nuovo metallo, incredibilmente lucente e resistente, ma anche ultraleggero: il mithril.
Durin aggiunge, però, che l'estrazione di questo nuovo minerale è molto rischiosa, e a dimostrazione di questo di lì a breve si verifica un crollo accidentale, per cui diversi minatori rimangono temporaneamente intrappolati in un pozzo minerario. In seguito, vediamo Durin mentre si prepara ad accompagnare Elrond a Lindon per incontrare l'Alto Re degli elfi Gil-galad.
La spada spezzata di Theo e gli orchi
Nell'episodio 3 della serie abbiamo incontrato per la prima volta Adar, il quale afferma di essere il creatore degli orchi e libera Arrondir, in modo che possa portare all'esterno un suo messaggio. Intanto, le scorte tra i rifugiati umani nella torre degli Elfi Silvani iniziano a scarseggiare, per Theo si offre volontario per recuperare ciò che può dai territori abbandonati, facendosi anche accompagnare nell'impresa da un suo amico. Mentre afferra la lama morgul spezzato che ha nascosto a casa sua, Theo viene attaccato dagli orchi, che riconoscono immediatamente l'elsa della spada. Il ragazzo riesce a mettersi in salvo nascondendosi nel pozzo del villaggio, prima di essere salvato da Arondir e Bronwyn.
Theo e gli altri riescono a tornare al sicuro nella torre e Theo, ancora in possesso della sua lama morgul, incontra un uomo anziano che porta sul suo braccio il marchio di Sauron, e che lo avverte di una minaccia in arrivo, alludendo al fatto che la meteora sia un presagio legato a Sauron. Tornato alla base degli orchi, Adar è visibilmente soddisfatto di apprendere che i suoi sottoposti hanno scoperto dove si trova la spada spezzata e che i suoi sinistri piani iniziano a prendere forma.
I presagi del Palantír e di Isildur
Míriel, la regina reggente di Númenor, ha avuto un incubo terrificante: ha visto la sua Númenor devastata da un'improvvisa inondazione. Intanto, la notizia dell'arrivo di Galadriel si è diffusa, il che sta generando agitazione e tensione fra il popolo dell'isola. Approfittando del subbuglio generale, il consigliere di Míriel, Pharazôn, implora la sua gente di riporre la propria fiducia in lui, giurando che non permetterà mai a Númenor di cadere sotto l'influenza degli elfi.
Intanto, però, Galadriel avverte Miriel del ritorno di Sauron e si offre di rinsaldare l'alleanza tra l'umanità e gli elfi, chiedendo, però, di parlare con la regina reggente, ma con il vero re di Númenor. In tutta risposta, Míriel fa imprigionare Galadriel, che si ritrova in gattabuia insieme al suo nuovo amico Halbrand. Galadriel riesce però a evadere grazie a mirabolanti acrobazie e irrompe nel palazzo, dove trova Míriel al fianco di suo padre sul letto di morte. Míriel rivela di possedere un Palantír e permette a Galadriel di guardarlo; nel Palantír, l'elfa assiste alla visione di una fine apocalittica di Númenor, la stessa che Miriel aveva avuto in precedenza.
Míriel sostiene che la caduta della sua Númenor sia stata innescata proprio dall'arrivo di Galadriel. Così, la manda via, ma l'unico risultato visibile di questo atto è la caduta dei petali dall'albero bianco di Númenor, avvenimento che definire "cattivo presagio" è un mero eufemismo. Sapendo che questo evento è legato alla caduta di Númenor, Míriel cambia immediatamente idea riguardo le sue decisioni più recenti, e invia il suo esercito a liberare le Terre del Sud, una missione per la quale Isildur si offre volontario.
Proprio mentre è in mare, anche il giovane Isildur è protagonista di alcuni misteriosi presagi: una voce femminile che chiama insistentemente il suo nome e la visione del tramonto a ovest dell'isola di Númenor. Per scoprire quali significati potrebbero avere le premonizioni di Isildur, vi invitiamo alla lettura di questo nostro articolo.
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