Qualche settimana fa rubando un po' di tempo a Marco Coti Zelati, bassista storico della band metal Lacuna Coil che stava trascorrendo le vacanze nelle zone dell'appennino reggiano, e conoscendo la sua passione per i board game ci siamo incontrati e abbiamo cercato di esaminare con lui i vari aspetti legati al gioco da tavolo e alla socialità.
Ne è così nata una bella intervista assieme a Emanuele Canovi, vice presidente dell'associazione La Gilda dei Bardi - Tana dei Goblin Reggio Emilia, sul tema del gioco e di come questa passione sia importante per Marco.
Poi mi è sempre piaciuto dipingere e disegnare, anche se non sono assolutamente bravo come Emanuele, ma ci provo. Purtroppo, unire la musica con i board game è assai complesso, non ho mai abbastanza tempo libero. Magari devo iniziare a fare dei lavori di grafica, dobbiamo iniziare a fare il disco nuovo, dobbiamo partire per il tour, e con tutti questi impegni mi perdo e non ho mai un momento per intavolare una partita.
Anche perché se iniziassi a fare queste cose, poi non mollo più, perché c’è sempre stata la passione. Riesco a giocarci quando vengo qui in associazione, perché ci siete voi, che mi spronate a venire alla Gilda dei Bardi a giocare, che poi non vedo l’ora di provare giochi nuovi e a Milano non conosco molta gente appassionata di "questa roba".E poi c’è sempre il fattore gatti…
È proprio organizzata bene: quando entri dentro, tanta gente potrebbe vedere uno stanzone con un bagno, dei tavoli, e un muro di giochi, invece io l’ho vista proprio come la taverna dell’amico, dove tutti si ritrovano a giocare, ed è una cosa bella, veramente stupenda. Ragazzi fantastici, quelli che ho conosciuto. Per quanto riguarda la scoperta di Horse Fever, al primo impatto (a me piace tanto l’aspetto visivo), ho visto il tabellone: spettacolare, le carte bellissime e i disegni dei cavalli strepitosi.
Poi, il gioco in sé è bellissimo, perché ti diverti di più a fare il brutto ceffo durante il gioco, un po’ come si vede nei film, che a ottenere gli obiettivi finali, che sono poi gli ultimi cinque minuti di gioco. È stata una scoperta fantastica. E questo grazie alla Gilda, perché tu vai lì, vedi, provi dei giochi che, magari, di tuo non proveresti (come al Lucca Comics and Games, o in qualunque fiera, dove tu vedi questi tavoloni con migliaia di giochi da tavolo. Sei lì, vedi tutta sta gente seduta a giocare a "sti giochi", ma rimani lì, perché ce ne sono troppi, e non sai cosa fare). Da voi li guardi, hai la scelta magari fra due giochi nuovi, e dici “proviamo questo, oppure quello”, oppure li provi tutti e due e scopri che sono stupendi.
Poi, il fatto di giocare ed avere il master sul computer è geniale. Ti gestisce tutto, ti velocizza il gioco, ti mostra delle immagini e delle musiche che fanno tanto. Poi, il fatto di poter giocare anche da solo, che sicuramente non è divertente come giocare in gruppo.. però se ami giocare e non hai "amici sotto mano" puoi farlo, ed è una cosa grandiosa. È un gioco bellissimo!
Io, andando a giocare a pallone, stavo in compagnia. Andavo in casa e giocando ai lego usando il cervello, l’ingegno e le mani, e poi andavo a letto. Questo è sicuramente cambiato tanto. Ma ai tempi, essendoci solo Risiko, Monopoli e altre due cose, quel "lato lì" dovevi farlo in compagnia.
E quello non è cambiato, e vedere che ci sono dei ragazzi che al posto di fare mattino cellulare, pomeriggio play e la sera cellulare fanno ancora il "gioco dell’oca", che adesso si chiama Arkham Horror, Le case della Follia o come vuoi, è stupendo. Il fatto che, adesso, ci sono ancora dei ragazzi (e non solo) che fanno i cosplayer e che in tanti considerano come roba da ragazzi, ma invece è una roba stupenda, perché si costruiscono abiti da soli, e li fanno da Dio, usando la testa, le mani e le loro abilità e vanno a queste manifestazioni dove hanno delle interazioni con altre persone è fondamentale.
Ci sono persone che non hanno la possibilità di fare tutte queste cose.. e poi magari arrivano a fare gesti sconsiderati ed addirittura a togliersi la vita perché si sentono soli ed abbandonati.. quindi è una gran fortuna quella della condivisione sociale del mondo ludico.
In questi contesti, tu non vedrai mai risse e c’è un motivo. Tutti dicono “sono dei ragazzini, guardali: hanno vent'anni e si vestono ancora come dei pirla”. Queste sono le frasi delle persone che sono fuori da questo mondo, e vogliono fare le “adulte”. Intanto, queste persone invece sono felici, sprizzano gioia da tutti i pori mentre magari gli altri sono depressi dal mattino alla sera ed arrabbiati con il mondo. E questo non è mai cambiato, in vent'anni, anzi, è aumentato! In generale, anche a Milano, il mondo del gioco sta prendendo sempre più piede, ed è stupendo. Vuol dire che c’è sempre più gente che segue questo al posto di seguire il resto.
O magari li segue entrambi, però sempre usando la testa, perché la vita reale è sempre questa. Io mi auguro che vada avanti così, perché far questo (ad esempio dipingere miniature) richiede del tempo, della pazienza, della tecnica e della calma interiore (altrimenti ti viene una schifezza).