Geppetto - Storia di un Padre è un Graphic Novel che vede ai testi Gianmarco Fumasoli, alle illustrazioni Francesco Dossena (attaualmente in edicola con un altro progetto di Bugs Comics, Samuel Stern) e ai colori Francesco Segala. L'opera, introdotta da una prefazione di Susanna Raule, è una storia delle origini e trae liberamente ispirazione da Pinocchio, una delle fiabe che ha visto, nel corso del tempo, diverse e molteplici interpretazioni. Proprio come sostiene la Raule, Pinocchio è una storia che si presta alla riscrittura proprio perché assurge ad una universalità di valori senza tempo e Fumasoli lo sa bene. Il plot racconta le origini di una paternità, quella di mastro Geppetto, voluta e contrastata.
Geppetto, le origini di un padre
La storia di Geppetto nella fiaba tradizionale di Collodi è esplorata fino a un certo punto ed è, però, sempre funzionale alla storia di Pinocchio. Nel graphic novel targata Bugs Comics, invece, assistiamo ad una vera e propria storia delle origini, una esplorazione della psicologia e dell'interiorità di Geppetto a cui mai avevamo dato troppo peso. Nella storia di Fumasoli, Geppetto diviene il vero protagonista di quella storia che tutti conosciamo ma che ora assume delle tonalità diverse. Personaggi come Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe dettano quelle che sono le prerogative per la costruzione della complessa psicologia di Geppetto.
Ma, se da un lato la storia offre delle riflessioni molto interessanti e la morale di fondo è ben evidente in tutta la struttura narrativa, il comparto dialogico è ridotto all'osso e spesso molto semplificato. Di sicuro valore, la tecnica narrativa utilizzata offre una mimesi totale tra l'uomo e la natura. Quest'ultima diviene protagonista insieme a Geppetto di un avvincente rapporto do ut des che diventa centrale in tutta la storia. La natura nel fumetto è dipinta come una madre pronta a donare vitalità. Il legno si identifica come linfa vitale che dona alle opere di Geppetto quella scintilla che rende uniche le sue opere propedeutiche alla realizzazione di quello che sarà Pinocchio, il figlio tanto voluto e amato anche prima della sua "nascita".
Il comparto artistico di Geppetto
Il tratto distintivo di Dossena rende unico questo breve graphic novel. L'artista riesce a creare la sintesi perfetta tra narrazione ed espressività figurativa donando complessità all'opera che può essere, quindi, ridefinita e interpretata sotto diversi punti di vista.
Sicuramente l'elemento interpretativo più evidente è l'espressività dei soggetti scelti che fanno da cornice e contenuto della novel stessa. Mangiafuoco, come nell'opera principale, è una delle caratterizzazioni più interessanti fatte da Dossena. L'imponenza e la quasi extraterrenità della sua figura è la naturale trasposizione del male, dell'arrivismo e dell'essere umano senza scrupoli. Anche qui, il suo personaggio, sia per la caratterizzazione visiva sia per le scelte narrative legate a Mangiafuoco, diventa universale, racchiude in sé tutte le prerogative dell'antagonista. Un nemico evidente, non troppo meditato, la chiara antitesi di quello che è Geppetto stesso.
Geppetto, d'altro canto, viene mostrato come un uomo leggero, magro, sofferente, povero. Un uomo che lavora non solamente per poter vivere ma per donare la vita. Il suo aspetto scarno, scavato è perfetto per il tratto stilistico unico e riconoscibile di Francesco Dossena. La ricerca dell'aspetto del protagonista, lo studio per realizzarlo è molto evidente e nulla è lasciato al caso. La svolta gotica, che diviene centrale nell'opera, viene resa quasi alla perfezione sia da Dossena sia dai colori di Segala che da neutri divengono sempre più scuri, cupi, anticamera della perdizione che sarà la protagonista dell'epilogo. Una perdizione che Fumasoli rende logica conseguenza della narrazione, con un plot twist, forse troppo sbrigativo, che cambia totalmente le carte in tavola e rende la storia ancor più travolgente, soprattutto a livello emotivo.
Conclusioni
Geppetto - Storia di un Padre è certamente un'opera interessante. Riesce con originalità a ridefinire le origini di uno dei personaggi più amati del mondo delle fiabe, inserendolo in un contesto nuovo, più dark e psicologico, diverso da quello che era stato il tentativo della DC Comics nella serie Fables. Una nuova visione delle origini di quella che è una delle fiabe più lette e riscritte della storia della letteratura, del cinema e dei fumetti che merita di essere letta e che serve da cartina di tornasole per interpretare la realtà che i circonda, sempre più spesso costituita da mostri inconsapevoli e da incubi che diventano realtà.
Genuino e apprezzabile è il comparto figurativo, che offre alla graphic novel quella marcia in più, la rende fruibile da un pubblico adulto e consapevole. Le illustrazioni pregevoli e funzionali rimangono, allo stesso tempo, indipendenti, in una dinamica che riesce a confezionare un'opera di pregio. Interessante è anche la scelta editoriale di inserire come appendice del volume le varie fasi lavorative dell'opera, dalla costruzione dei personaggi alla tavola ultimata. Unica pecca si potrebbe riscontrare nei dialoghi, sbrigativi e semplici, ma d'altronde la storia raccontata deve arrivare a tutti, fungendo da monito per quegli incubi sottaciuti e spesso incomprensibili.