Gasha, recensione: il primo gioco da tavolo sui Gashapon

Gasha è un party game che riprende una delle tradizioni più curiose del Giappone. Ecco a voi la nostra recensione!

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a cura di Giovanni Arestia

Siete amanti del Giappone e della sua cultura? Allora avrete almeno una volta sentito parlare dei Gasha e dei Gashapon. Qualora non vi fosse capitato di vederlo o non ricordaste di cosa si tratta, un Gashapon è un giocattolino acquistabile tramite delle macchinette distributrici e il nome è una sorta di unione di due onomatopee derivanti da Gasha che è il rumore delle macchinette e PON che è il suono che fa la pallina quando cade nel vano. I Gasha, quindi, sono degli oggettini molto carini e ancora in voga nel Sol Levante, mentre in Italia hanno smesso di avere successo da qualche decennio. Nonostante ciò, grazie a Studio Supernova, arriva in Italia un gioco da tavola della categoria filler che riprende esattamente il suddetto tema. Il suo nome è, appunto, Gasha ed è ideato da Jason Levine, alla sua prima esperienza in assoluto da autore, e illustrato dai francesi Christine Alcouffe e Miguel Coimbra. Vediamo insieme come si presenta in questa nostra recensione.

Gasha: unboxing e materiali

Gasha si presenza come una piccola, ma robusta e coloratissima, scatola di appena 14 centimetri per 5 centimetri di profondità al cui interno vi sono 75 carte Gasha, 35 carte Premio, 16 segnalini Bonus e un regolamento. La qualità dei componenti di gioco è ottima, a partire dai segnalini in cartoncino per arrivare alle carte retinate resistenti anche a numerosi mescolamenti (per comodità Studio Supernova ha indicato le misure delle carte già dal retro della scatola così aiutare con facilità chi volesse comunque acquistare le bustine protettive). Ciò che spicca, tuttavia, sono le meravigliose e brillanti illustrazioni che riprendono i principali elementi della cultura giapponese come per esempio Gundam, il sushi o la volte a nove code. Il regolamento, infine, è molto breve ma anche molto semplice da comprendere grazie alla presenza di esempi e suggerimenti e a una suddivisione in colori che semplifica la suddivisione delle varie regole.

Pescare o tentare la sorte? A voi la scelta che potrebbe condurvi alla vittoria

Gasha è un party game dai 2 ai 6 giocatori di età superiore ai 7 anni e dalla durata media di circa 20 minuti. Prima di iniziare a giocare vanno prese le carte Gasha e devono essere distribuite a ogni giocatore affinché ne abbiano 4 ciascuno. Le restanti vanno separate in 4 mazzetti da mettere al centro del tavolo e di altezza suppergiù identica in modo tale da lasciarli a disposizione dei giocatori. In seguito vanno mescolate le carte Premio (se si gioca da 2 a 4 giocatori si devono togliere le carte 5+) e 4 si posizionano scoperte al centro del tavolo. Infine si mescolano i segnalini Bonus e si mettono coperti in una quantità variabile a seconda del numero di giocatori (si possono anche scegliere qualora si preferisse un gioco meno casuale).

Da questo momento ha inizio la partita e ogni giocatore, nel proprio turno, può effettuare solo una tra due azioni: pescare due carte Gasha o scambiare carte Gasha per carte Premio. Le carte Gasha, sul retro, hanno indicato il relativo Gasha che si può trovare girando la carta. Pertanto è possibile scegliere due carte dallo stesso mazzo o da mazzi diversi a seconda delle proprie preferenze. Qualora, invece, si preferisse prendere una carta Premio, basta scartare le carte Gasha richieste dalla carta Premio che si vuole tra le quattro disponibili e posizionarla di fronte a sé. L'importante è ricordarsi che a disposizione dei giocatori ci devono essere sempre 4 carte Premio. Quest'ultime danno sempre punti vittoria a fine partita e a volte anche mezzo biglietto. Qualora si possedesse già mezzo biglietto in un'altra carta Premio, si può reclamare un segnalino Bonus e se i mezzi biglietti sono di colore uguale si vince anche una carta Gasha bonus da uno dei quattro mazzi.

I segnalini Bonus consentono, a seconda di quale si pesca, di giocare immediatamente un nuovo turno, spenderlo per completare una collezione valendo come due Gasha di qualsiasi tipologia o conservarlo fino alla fine della partita per aggiungere 3 punti alla somma complessiva dei punti vittoria. Quando termina l'ultimo segnalino Bonus, il mazzo di carte Premio è vuoto o nel raro caso in cui non si possano ricreare 4 mazzi Gasha, la partita termina e ovviamente chi ha più punti viene decretato vincitore (in caso di pareggio, vince chi ha il maggior numero di segnalini Bonus).

Rapido e semplice, ma niente tatticismi

Come potete capire già dalle meccaniche di gioco, Gasha non è un gioco complesso né tantomeno un titolo che richiede una chissà quale arzigogolata tattica. È, tuttavia, un filler che potrebbe far comodo in ogni casa per riempire brevi tempi morti magari tra un gioco complesso e un altro. Si gioca in poco tempo, si impara immediatamente e la sua leggerezza diverte anche i giocatori più esperti. Se poi doveste avere anche dei bambini, allora è il gioco ideale per giocarlo insieme a loro o da regalare per essere giocato con gli amichetti.

L'aspetto più interessante di Gasha è comunque l'ambientazione e le illustrazioni che catturano letteralmente i partecipanti e rappresentano il vero fulcro del gameplay per acquisire punti e vincere la partita. Non c'è un'interazione diretta tra i giocatori, ma recuperare per primi una carta Premio di interesse comune regala già qualche momento di tensione e di suspense. Nonostante la sua natura di pesca e scarto, si tratta comunque di un gioco molto tranquillo senza possibilità di compiere colpi bassi agli avversari e questo aspetto deve esservi chiaro per capire se può fare o meno al caso vostro (eventualmente, se doveste cercare un titolo simile, ma più tattico e strategico, potremmo consigliarvi Procioni Puzzoni sempre di Studio Supernova).

Conclusioni

Gasha, quindi, è un gioco molto semplice e rapido che cattura sia per la sua estetica che per un gameplay che diverte grandi e piccini. Il piccolo elemento di rincorsa nel cercare di essere i primi a recuperare una carta Premio vantaggiosa porta i giocatori all'effetto "facciamo un'altra partita" e questo è certamente un aspetto positivo di ogni gioco da tavolo. Non aspettatevi grandi strategie o tatticismi particolari, Gasha non è stato progettato per avere queste caratteristiche. Insomma non vi resta che tentare la fortuna con il primo Gashapon di carte sperando che possiate vincere il vostro preferito e sfoggiarlo pacificamente ai vostri avversari.

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