Fra Tenebra e Abisso è una serie di librogame davvero ben scritti, bilanciati e intelligenti la cui storia, che non ho intenzione di rivelare, offre colpi di scena e sotto trame molto soddisfacenti. Aristea sceglie di pubblicare i primi due libri di questa serie scritti da Dario Leccacorvi: Il Marchio (volume 1) e La Megera (volume 2) ed entrambi risultano una ottima scelta destinata a rilanciare, si spera, la passione per i librogame nel vasto pubblico. Entrambi i libri sono inoltre scaricabili gratuitamente tramite l’omonima app di Android. I lettori potranno poi a pagamento sbloccare contenuti premium e paragrafi extra (presenti nella versione cartacea). Letti i due libri online vorrete sicuramente acquistare il cartaceo o giocare i paragrafi aggiuntivi!
Una sfida coraggiosa
“La luce guardò dentro di sé e vide la Tenebra; dall’orrore che ne provò nacque l’Abisso.”
Il Marchio
Fra Tenebra e Abisso è una serie che già dal titolo mostra il suo debito ai librogame “grandi classici” pubblicati da E.ELLE negli anni ’90. La struttura narrativa e il regolamento in effetti ricordano esattamente i migliori libri editi in quella ormai mitica collana. In questo dettaglio sta il valore dei due libri scritti per ora da Leccacorvi: Fra Tenebra e Abisso non teme il confronto e anzi risulta un prodotto estremamente godibile, ben bilanciato e interessante che da adulti saprà farvi tornare alla vostra adolescenza, da adolescenti vi abituerà fin troppo bene rispetto al panorama dei librogame attualmente disponibili.
La storia del Marchio
La serie "Fra Tenebra e Abisso" è un tipico fantasy con tanto di mappa a inizio libro che vi permetterà di immergervi nelle gesta del giovane eroe (o eroina) di turno grazie all’ottimo modo in cui è stata scritta. La scrittura di Leccacorvi è curata, misurata, attenta a mantenere coerenza logica all’interno dei diversi alberi narrativi. La lunghezza del primo volume (Il Marchio) mi ha permesso di esplorare tutti i bivi possibili, permettendo di avere una idea dell’affresco completo proposto dall’autore. Un ottimo lavoro, davvero, che vi saprà regalare un intero pomeriggio di avventure. Il fantasy di Leccacorvi, pur non brillando di particolare originalità, è una miscela sapiente di aspetti oscuri e classici. Per chi sa di cosa sto parlando ricorda il Vecchio Mondo di Martelli da Guerra (quando ancora esisteva un “Vecchio Mondo”) o una avventura “cupa” scritta sul parimenti compianto Kaos. Nostalgia a parte, che i libri comunque soddisfano pienamente, il prodotto è davvero valido proprio per l’attenzione al dettaglio e le decisioni causa-effetto con cui è costruita la trama.
Ne Fra Tenebra e Abisso non verrete uccisi per aver semplicemente scelto il paragrafo sbagliato. Invece la trama ha la sua logica e le scelte avventate si pagano, come giusto che sia. Dimenticatevi paragrafi casuali de “la tua avventura e la tua vita terminano qui” e soprattutto ne La Megera siate pronti a raccogliere esattamente quello che avrete seminato, paragrafo dopo paragrafo, scelta narrativa dopo scelta narrativa. La Megera è un tomo impressionante dato che conta ben più di 600 paragrafi. Mantenere una storia sensata e godibile nonostante un così elevato numero di paragrafi è una sfida vinta appieno da Leccacorvi che offre al lettore il vantaggio di un librogame ancora più lungo, ancora più complesso, del Il marchio.
Lo stile scelto dall’autore è lineare e scorrevole seppure non banale. La scelta di alcuni termini desueti o l’utilizzo sempre molto corretto della sintassi ne mostrano la cultura letteraria e l’amore per la scrittura. Leccacorvi non si improvvisa scrittore, pratica purtroppo abbastanza comune anche nel moderno panorama ludico italiano, ma sa scrivere per davvero.
Le regole del caso
Se la storia, pur nel solco di una tradizione fantasy consolidata, stupisce per i colpi di scena e incuriosisce per gli aspetti più “oscuri”, il sistema delle regole risulta davvero una copia carbone di quelli già noti e classici del passato. Il vostro eroe avrà diverse caratteristiche che gli serviranno per superare determinate sfide ma su tutte il “fato” è il valore a cui maggiormente dovrete prestare attenzione. Anche la scelta delle abilità speciali risulta tutto sommato classica, con la possibilità però nella lettura-gioco di raccogliere punti esperienza e quindi di potenziare, purtroppo solo a fine avventura, il proprio eroe. Il combattimento si risolve tirando i tipici due dadi da sei, che per comodità, sono anche stampati in cima alle pagine. Anche nella sequenza di combattimento non si riscontrano particolari originalità: il vantaggio è che prima ancora di leggere le regole, se avete giocato a dei librogame nella vostra vita, saprete come giocare! Personalmente esistesse un sistema di regole base per tutti i librogame non me ne rammaricherei affatto! Durate la lettura del libro emergono invece meccaniche più interessanti seppure ancora una volta non molto innovative: keywords da spuntare, l’effetto del passare del tempo, o l’esistenza di paragrafi chiave randomizzatori, come quelli presenti ne “La megera” che se da un lato aumentano la longevità del titolo, alla lunga possono diventare frustranti.
Un aspetto che ho apprezzato molto è la progressione del personaggio offerta tramite la spesa dei punti esperienza guadagnati finendo con successo il primo libro. Anche alcune keywords o determinate “ricompense” possono essere ereditate nel secondo volume garantendo non solo la continuità narrativa ma anche la soddisfazione di vedere i risultati dei propri sforzi mantenuti da un titolo con l’altro. Lo svantaggio di questa scelta è intrinseco alla meccanica stessa: non aver ottenuto una determinata ricompensa, magari solo per sfortuna, pesa moltissimo dato che nel secondo volume non sembrano esserci dei modi per recuperare tale “gap”. Uso il condizionale dato che non mi è stato possibile esplorare tutti i bivi narrativi de La megera e quindi non posso essere davvero sicuro di questa affermazione. Se Dario Leccacorvi leggerà questa recensione e vorrà commentare o correggermi ne sarò ovviamente lieto.
La godibilità dell’app
Poter giocare a Fra Tenebra e Abisso sul proprio tablet e cellulare, gratis, è davvero molto comodo. L’app è ben fatta e molto intuitiva e persino le illustrazioni dei libri sono state impreziosite con delle piccole animazioni. Il testo è ben leggibile e la scheda del personaggio digitale una vera manna. Avrei però preferito un sistema di combattimento automatico. Nel modo attualmente disponibile tutti i tiri di dado e le modifiche delle caratteristiche stanno al lettore dandogli quindi grande libertà (anche di imbrogliare) ma complicando a mio parere inutilmente una procedura che l’app avrebbe potuto gestire in un lampo.
Il valore dell’acquisto
Stampati in brossura ma ben rilegati con colla a caldo nel tipico formato compatto da librogame, copertina flessibile ma satinata a grana media, avere fra le mani questi due volumi è davvero soddisfacente. La costa color giallo panna, il carattere scelto e le copertine non sfigureranno di fianco a libri più tradizionali o ai vostri librogame da collezione. Le immagini presenti nei libri invece non risultano particolarmente memorabili, asservendo alla funzione di accompagnare la storia in modo egregio ma non spiccando per originalità del tratto. Le copertine all’apposto sono molto accattivanti, “adulte”, ben ambientate e ben lontane da alcuni prodotti artistici imbarazzanti che ancora si vedono nel panorama dei Giochi di Ruolo.
Librogame indicato per
Fra Tenebra e Abisso è perfetto per tutti. I vecchi ed esperti lettori di librogame saranno travolti dalla nostalgia ma ne ammireranno la cura e le trovate intelligenti, i nuovi e giovani lettori interessati al prodotto avranno un elevato standard da cui partire e pretendere. Personalmente non vedo l’ora di poter leggere e giocare i prossimi libri della serie.